In tanti credono che viaggiare low cost sia impossibile, e questo è esattamente il motivo per cui molte persone vorrebbero viaggiare di più ma vedono nella mancanza di denaro un ostacolo insormontabile. Pensano che senza avere un conto in banca sopra la media non potranno mai esplorare il mondo e così uomini e donne di ogni età si convincono di non potersi permettere niente oltre alla settimana in pieno agosto in un villaggio turistico.
Un tempo anche io avevo una visione di questo tipo. Pensavo che viaggiare fosse da ricchi e ricordo bene che anche dopo aver vissuto in Australia e in Canada mi era rimasta una piccola traccia di quel modo di ragionare. Pensavo che l’idea di “viaggiare low cost” fosse una trovata pubblicitaria, un’illusione bella e buona.
Ricordo che per il mio primo viaggio nel sud-est asiatico mi ero assicurato di mettere da parte una cifra spropositata, perchè ragionavo ancora secondo vecchi schemi (anche a causa dell’esperienza in Australia, nazione carissima dove, come racconto nel mio libro, avevo rischiato di ritrovarmi completamente al verde).
Quando poi tornai a casa dopo tre mesi in Asia, scoprii di aver speso circa un quinto di quello che pensavo.
Viaggiare low cost vuol dire viaggiare di più
Sono tornato in Asia ogni anno dopo quella prima volta e ora vivo qui (attualmente mi trovo sull’isola thailandese di Koh Chang, ma solitamente faccio base a Bali), non solo per una questione economica ma perché mi sono innamorato di questa parte del mondo.
Quello che ho scoperto in questi anni è che spesso le nazioni economiche esistono sono anche quelle più autentiche e interessanti. Ho trovato molta più bellezza girovagando tra Thailandia, Laos, Malesia, Cambogia, Vietnam, Indonesia e via discorrendo rispetto a quelle mete “prestigiose”, carissime e considerate da tutti “imperdibili”.
Con la vita che mi sono costruito, posso lavorare viaggiando e quindi vivere in qualsiasi parte del mondo, eppure continuo a prediligere quelle zone dove la vita costa meno. Perché? In parte perché mi trovo molto a mio agio a vivere in maniera semplice, a stretto contatto con persone che (come me) non hanno bisogno di molto per essere felici.
Però è anche per una questione pratica: se una settimana a Londra mi costa la stessa cifra che spenderei vivendo e viaggiando per un mese e mezzo in Thailandia, perché dovrei scegliere di viaggiare di meno? Per avere qualche comfort in più? Viaggiare è una questione di avventura, non di sicurezze!
7 modi per viaggiare low cost e vivere alla grande
E sì, è vero, io sono innamorato della Thailandia, è inutile negarlo, ma resta il fatto che se hai bisogno di un lungo viaggio per staccare da tutto e tutti, ritrovare le coordinate della tua felicità, ci sono nazioni che ti permettono di farlo indipendentemente dalla tua condizione economica.
Si può davvero vivere in un luogo meraviglioso, mangiando cibo delizioso e viaggiando in lungo e in largo spendendo pochissimo?
La risposta è sì. Devi solo sapere come farlo e se non sai da dove iniziare queste sono le mie 7 regole per viaggiare spendendo poco e vivendo alla grande.
1. Segna tutte le tue spese
So che leggendo questo consiglio molte persone penseranno che sia un comportamento da taccagni, qualcosa di cui vergognarsi. Lo fanno perché sono state abituate fin da piccole a pensare che sia giusto sprecare denaro e ostentare la propria ricchezza con acquisti stupidi, come se il nostro valore dipendesse da ciò che possediamo.
In realtà non c’è assolutamente nulla di cui vergognarsi a monitorare quanto denaro spendiamo, anzi, è un atteggiamento che personalmente reputo tipico delle persone molto consapevoli di una grande verità: il denaro rappresenta il nostro tempo.
Come ho spiegato in questo articolo e nel mio libro, ogni volta che spendiamo soldi stiamo barattando ore che abbiamo passato a lavorare per comprare un oggetto o un’esperienza. Se inizi a ragionare in quest’ottica, comprendi che il denaro ha un valore ben preciso: se guadagni €8 all’ora, un paio di scarpe da €80 rappresentano 10 ore della tua vita.
Se adotti questa mentalità e inizi a segnare ogni tua spesa, ti ritroverai a risparmiare davvero un sacco di soldi, perché capirai quanti acquisti sono superflui. Un taccuino o una nota sullo smartphone dove tener conto del proprio budget rimanente, calcolare le uscite e pianificare il futuro è davvero fondamentali per iniziare a spendere meno in viaggio.
2. Vivi come un local
Più viaggio e più mi rendo conto che a sempre più persone non piace essere il classico turista che si fa coccolare e riverire come se fosse una divinità scesa in terra. Noto, soprattutto tra i giovani, il desiderio di vivere esperienze genuine e immergersi completamente nelle realtà locali. Non vogliamo fare tour su elefanti maltrattati, ma attraversare a piedi per le strade di un mercato tra profumi, colori e lingue sconosciute.
Vivere come una persona del luogo è un modo di viaggiare consapevole che consiglio a chiunque, ma è anche un ottimo modo per viaggiare spendendo pochissimo. Perché significa mangiare nei ristoranti dove mangiano le persone del luogo, dormire in guesthouse a stretto contatto con famiglie che vivono lì da sempre, visitare templi e luoghi di culto lontani dalle rotte turistiche ma popolati dalla gente del luogo. E soprattutto non farsi spennare da tassisti, alberghi, agenzie turistiche e via discorrendo.
Durante uno dei miei viaggi, una ragazza polacca che era in giro per il mondo da tre anni mi disse una frase che racchiude l’essenza del viaggiatore low cost: “Vivi come un local e viaggerai per sempre”.
3. Condividi il più possibile
La condivisione è un concetto alla base di qualsiasi viaggio low cost.Questo perché condividere non significa soltanto vivere esperienze straordinarie con persone spesso incontrate sulla strada, ma anche condividere i costi del viaggio stesso.
Ad esempio, invece di prendere un taxi da solo o in coppia, ci si può guardare intorno alla ricerca di qualche altro viaggiatore con cui condividere la corsa. Oppure si possono utilizzare piattaforme di sharing economy (l’economia della condivisione) come Uber, Couchsurfing, AirBnb (a proposito, se ti iscrivi da questo link hai in regalo 25 euro sul tuo prossimo soggiorno) per risparmiare molti soldi.
La condivisione è fondamentale anche sotto un altro punto di vista: quello delle informazioni. Non siate lupi solitari in viaggio, ma parlate con gli altri, che siano viaggiatori o locals, perché in cambio riceverete informazioni utilissime per risparmiare denaro in viaggio.
Troverete chi vi dirà di evitare una certa destinazione perché troppo turistica, chi vi spiegherà come raggiungere una cascata bellissima e poco frequentata, chi vi segnalerà dove mangiare il miglior piatto locale…
La condivisione è uno degli aspetti più importanti e sottovalutati, nella vita e in viaggio.
4. Scegli bene dove viaggiare low cost
Puoi viaggiare low cost in qualsiasi destinazione ma viaggiare low cost in Cambogia è ben diverso dal viaggiare low cost in California o in Francia. Ci sono paesi dove la vita costa pochissimo e se il tuo desiderio è (come per me) quello di esplorare luoghi, persone e culture nuove senza avere paletti mentali, ti consiglio di puntare solo nazioni notoriamente più economiche.
Se vuoi viaggiare low cost, evita l’Europa occidentale, il Nord America e l’Oceania. Concentrati invece sul sud-est asiatico, l’Africa, l’Europa dell’Est e i paesi meno turistici del Sud America.
Io sono un grande fan del sud-est asiatico e posso assicurarti che in moltissime nazioni puoi vivere e viaggiare spendendo meno di €500 al mese. Lo so perché l’ho fatto in Thailandia, in Indonesia, in Laos, in Cambogia e in Vietnam. Ovviamente devi seguire le regole precedenti (fare attenzione a tutte le spese, vivere come un local e condividere) ma così facendo puoi davvero viaggiare anche per un anno intero spendendo poche migliaia di euro. La stessa cifra che spenderesti per due settimane in una vacanza in una località molto popolare in Europa
“Se il tuo desiderio è semplicemente quello di viaggiare, sappi che ci sono tante alternative alla vacanza di una settimana in una destinazione carissima e “prestigiosa”. Esplora la periferia del mondo e scegli nazioni meno popolari. Non solo spenderai meno ma ti innamorerai anche di luoghi che non sapevi nemmeno esistessero (come spiego nel mio libro, a me è successo a Pai in Thailandia e a Cat Ba in Vietnam, ad esempio).
5. Trova il modo di lavorare viaggiando
Se vuoi vivere un’esistenza libera, prova a diventare un nomade digitale. È ciò che sono io, ovvero una persona che può lavorare in remoto al suo pc e avere un ufficio ovunque abbia un computer e una connessione a internet. Ovviamente non è una passeggiata e nel mio libro spiego per filo e per segno quanto sia dura ma al tempo stesso alla portata di chiunque (io sono partito davvero da zero: zero soldi, zero conoscenze, zero lauree e zero esperienza). Ne ho parlato anche in questo articolo.
Ma capisco che questo consiglio sia più da “lungo termine” (io stesso ci ho messo un anno a lavorare viaggiando), quindi ne ho uno sul breve periodo: puoi lavorare viaggiando anche senza saper nemmeno come si accende un computer. Ho molti amici che lo fanno: attraverso piattaforme come Workaway girano per il mondo facendosi ospitare e ricevendo cibo gratis in cambio di qualche ora di lavoro. Così puoi davvero dilatare i tuoi viaggi per mesi, se non addirittura anni.
6. Non sopravvalutare le attrazioni turistiche
Se vai in India devi visitare il Taj Mahal. Se vai in Cambogia devi visitare il Angkor Wat. Se vai in Thailandia devi visitare i floating market. Se vai in Perù devi visitare il Macchu Picchu. Se vai in Brasile devi visitare il Cristo Redentore.
Ma chi l’ha detto? Chi ha detto che l’essenza di un luogo si trovi nelle sue attrazioni più turistiche?
Io stesso sono rimasto incantato dalla maestosità e dalla magia di Angkor, ma la Cambogia è molto di più. È un concetto che noi europei comprendiamo quando si tratta di destinazioni a noi vicine (tutti sappiamo che Parigi non è solo la Tour Eiffel) ma che spesso ignoriamo quando ci allontaniamo.
Non farsi ossessionare dalle attrazioni turistiche è un buon modo per rivolgere le proprie attenzioni a luoghi alternativi dove è ancora conservata la genuinità di una cultura ma anche per spendere meno. Perché a evitare i posti che “deviassolutamentevederequandovisitiunacertanazione“ risparmi un sacco di soldi. Soldi che puoi poi utilizzare per restare in viaggio molto più a lungo.
7. Ricordati sempre che i ricordi sono i migliori souvenir
Perché viaggiamo? Forse per collezionare cartoline e calamite da frigo? Io non credo. Certamente ci sono souvenir che vale la pena portare a casa ma i migliori souvenir non sono oggetti, bensì i ricordi.
E allora viaggia e vivi i tuoi viaggi con l’obiettivo di generare ricordi straordinari. Parla con le persone, diventa uno “yes man” o una “yes woman”, esci dalla tua zona di comfort, non aver paura di avventurarti verso orizzonti ignoti. È proprio perdendoti che vivrai le emozioni più forti e intense.
È così che collezionerai ricordi meravigliosi, che sono i migliori souvenir. E sono anche i più economici.