Perché dovresti scrivere un diario di viaggio e di vita

Photo by Thom Holmes

Non esistono viaggi inutili. Ci sono viaggi straordinari e viaggi dove la vita ti fa lo sgambetto, ci sono nazioni di cui ti innamori profondamente e nazioni dove non tornerai mai più, ci sono esperienze che vorresti non finissero mai e altre che ti fanno venire una gran voglia di tornare a casa, ma qualsiasi viaggio è importante.

Ho sempre avuto una visione molto romantica del viaggio. Per alcuni è quasi una forma di consumo: vai, vedi, fotografi e passi oltre. Per me e per milioni di altre persone, invece, viaggiare significa crescere, conoscere, osservare il mondo e riflettere sulla propria vita. Viaggiare è un’evoluzione personale che non può mai essere considerata uno spreco di tempo o di soldi. Ci si può pentire di una vacanza ma non di un viaggio.

Ogni viaggio è un capitolo della tua vita

Alla fine, se ci pensi bene, ogni viaggio rappresenta un capitolo del libro della tua vita. Sono sicuro che moltissimi viaggiatori, proprio come me, ricordino certe fasi della propria esistenza in base ai viaggi: il 2012 è l’anno dell’Australia, il 2015 l’anno della scoperta dell’Asia, il 2018 l’anno della vanlife e via di scorrendo.

Quando ti rendi conto di quanto il viaggio abbia un ruolo primario nella tua vita, capisci che è fondamentale riuscire a valorizzarne ognuno nel migliore dei modi. Si può fare vivendo intensamente ogni esperienza lontano da casa ma si può fare anche rendendo immortali certi momenti.

C’è chi utilizza una macchina fotografica per assicurarsi di rendere un viaggio indimenticabile ma c’è un metodo più economico e forse anche più efficace di trasformare un’esperienza di vita in un ricordo eterno.

Scrivere un diario di viaggio.

Scrivere per rendere immortale un viaggio

Io sono una di quelle persone che si annota tutto su un quaderno, un taccuino, un pezzo di carta o qualsiasi cosa abbia a portata di mano su cui si possa scrivere. Amo scrivere, e già ben prima che diventasse il mio lavoro (che mi permette di viaggiare a tempo indeterminato, ne ho parlato in questo articolo) era la mia più grande passione.

Non parlo solo di scrivere articoli o libri ma di qualsiasi forma di scrittura. Ad esempio, sono sempre stato innamorato dell’antica tradizione di tenere un diario. Prima di iniziare a viaggiare tenevo un diario sulle cose della mia vita, sul quale, ad esempio, scrivevo la mia bucket list di 30 cose da fare prima di compiere 30 anni.

Solo viaggiando, però, ho appreso qual è la vera utilità di tenere un diario. Certo, serve per annotarsi piccole riflessioni legate alla quotidianità, ma il suo scopo più nobile è certamente quello di imprimere su carta momenti che non vuoi per nessuna ragione dimenticare.

Tieni un diario e potrai viaggiare ogni volta che vorrai

La macchina fotografica ha la stessa funzione: ogni immagine rappresenta un momento ben preciso e ogni volta che riguardi quello scatto vengono fuori ricordi che non sapevi nemmeno di avere.

Per una persona come me, però, niente è più potente delle parole. È proprio questo il motivo per cui, più di un’immagine, mi capita di provare un turbinio di emozioni differenti e meravigliose quando rileggo una pagina di un mio diario di viaggio. L’ho fatto a lungo in quest’ultimo anno, mentre scrivevo il mio libro. Ho ripreso in mano pile di taccuini e quaderni, che ho riletto con un sorriso di pura felicità sul volto. Dal vecchio quaderno che usavo al liceo a quello con su scritto “Have a nice life” che comprai la prima volta che visitai la Thailandia, quando mi innamorai dell’Asia.

In questo modo ho avuto il privilegio di fare un viaggio nel tempo, verso giornate straordinarie di cui incredibilmente ricordavo poco o nulla. Ho riletto le mie parole colme di rabbia per quella volta in cui in Australia ero stato definito “solo un cameriere“. Ho riprovato l’eccitazione che mi pervase quando mangiai il primo Pad Thai della mia vita sulla Khao San Road di Bangkok. Ho rivissuto tutti i brividi, di freddo e di felicità, che percorsero la mia pelle quando nuotai nell’Oceano Pacifico in Canada, realizzando il mio desiderio di nuotare nei tre principali oceani prima di compiere 30 anni (di tutte queste esperienze parlo nel mio libro “Le coordinate della felicità“).

Ogni singola pagina, ogni parola scritta velocemente sulla carta, mi ha regalato la possibilità di vivere per la seconda volta un viaggio.

IG @gianluca.gotto

L’importanza di tenere un diario, in viaggio e nella vita di tutti i giorni

Ecco perché dovresti viaggiare sempre con un diario o un taccuino: per annotare le tue sensazioni, le tue riflessioni, le tue paure, i tuoi sogni, i tuoi desideri, le coordinate della tua felicità un momento importante della tua vita. Perché ti assicuro che, per quanto la tua memoria sia ottima, certi dettagli li dimenticherai. Non ci puoi fare nulla: il tempo passa e il ricordo che ti rimane riguarda il nocciolo di pezzo di vita, mentre tutto il resto diventa sbiadito.

Se scrivi un diario di viaggio, invece, le tue parole restano impresse sulla carta. Quando le leggerai, quei dettagli torneranno come per magia, consentendoti di fare un viaggio mentale all’interno della tua vita. Riaffioreranno tutte le emozioni che caratterizzavano quegli attimi speciali. Penserai: “Dio, quanto ero innamorato della vita!” e subito dopo ti verrà voglia di tornare ad amare la vita. O semplicemente di prenotare subito un biglietto aereo, che poi è la stessa cosa.

Tenere un diario è un’abitudine che ti consiglio di adottare, non solo in viaggio ma anche quando sei a casa. Perché oltre a consentirti di rendere eterne certe esperienze, scrivere è anche un modo all’antica e romantico di contrastare la frenesia dei nostri tempi: significa fermarsi, rompere la routine e prendersi un po’ di tempo solo per se stessi.

Scrivere un diario è un piccolo atto di ribellione verso la “velocità” e il consumismo del giorno d’oggi. Ti impone di viaggiare e di affrontare la vita lentamente. Potrei scrivere altre mille parole su quanto sia un’abitudine tanto sottovalutata quanto utile per il tuo benessere, ma sarebbe superfluo.

Ti invito semplicemente a provarci. Scrivi quello che ti dice il cuore, solo così ti renderai conto di quanto sia una meravigliosa terapia per la tua anima.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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