Ogni volta che pubblico un articolo, un post o un’immagine sulla comfort zone, mi rendo conto che c’è una grande confusione su questo concetto.
Tanti ritengono che la comfort zone sia una questione materiale, di sicurezza economica e accumulo di oggetti. In realtà la comfort zone non ha nulla a che vedere con il denaro, perché è semplicemente un insieme di abitudini e situazioni che ci fanno sentire al sicuro.
Anche un uomo che vive con pochi euro al giorno ha la sua comfort zone quando si sente al sicuro da imprevisti e da tutto ciò che non conosce. È la stessa sensazione che prova un miliardario quando si chiude nella sua villa.
La comfort zone non è negativa di per sé ma lo diventa quando non ammette alternative, ovvero quando tutta la tua vita diventa una replica identica della tua giornata tipo: vedi sempre le stesse cose, svolgi sempre le stesse attività, parli sempre delle stesse cose con le stesse persone e non permetti alla novità di entrare nella tua esistenza.
È un’evoluzione: inizialmente la comfort zone è una situazione di grande pace e tranquillità, fondamentale, a piccole dosi, per una vita serena. Quando però non è bilanciata da un po’ di avventura e scoperta, diventa una situazione negativa, dominata da noia, rimpianti e insoddisfazione.
Moltissime persone sono schiave della comfort zone. In quella vita che un tempo desideravano perché sinonimo di sicurezza, oggi si sentono soffocare perché consapevoli di non vivere a pieno il proprio tempo ma di sopravvivere, ovvero porsi l’unico obiettivo di arrivare a sdraiarsi sul divano di casa ogni sera.
Se ti ritrovi in questa descrizione, c’è una buona notizia: chiunque può uscire dalla propria comfort zone.
Chiunque può uscire dalla comfort zone
Come detto, non è una questione di denaro. Il modo migliore che conosca per abbandonare la routine e quella ripetitività letale per la nostra felicità è viaggiare, perché viaggiare significa vivere ogni singolo giorno nell’incertezza di cosa la vita abbia in serbo per noi. Significa svegliarsi con orizzonti sempre nuovi, emozionarsi per incontri inaspettati e fare della scoperta un motivo di esistere.
Ma viaggiare non è l’unico modo per uscire dalla comfort zone. La scusa del “vorrei ma non ho i soldi” non regge quando si parla di rompere la routine. Che tu sia un imprenditore miliardario o un operaio che guadagna il giusto per pagarsi l’affitto, poco importa: uscire dalla tua zona di comfort è alla tua portata.
Lo dico con certezza perché ho sviluppato alcuni esercizi utili per allontanarmi da ciò che conosco così bene da risultare noioso e frustrante. Esercizi che posso fare ovunque e in qualsiasi contesto, anche senza dover viaggiare, e che anche tu, chiunque tu sia, puoi fare per uscire dalla tua comfort zone.
Un esempio banale ma efficace: parlare con gli sconosciuti
Sono sempre stato una persona poco estroversa e spesso nascondevo la paura di fallire dietro a un’apparenza da persona dura e orgogliosa. Quando ho capito che il primo passo per la felicità era imparare ad amarmi (ne parlo nel capitolo “Dare una possibilità a me stesso” del mio libro), ho smesso di indossare maschere, ma la timidezza è rimasta.
Come l’ho superata? Costringendomi a uscire dalla comfort zone. Perché è facile chiudersi a guscio nelle persone che ci amano e nelle situazioni che conosciamo alla perfezione ma non è così che scopriamo la vera felicità.
Così, da qualche anno mi costringo, di tanto in tanto, a scambiare qualche parola con perfetti sconosciuti. Può sembrare un’idiozia ma è un allenamento incredibilmente efficace per la fiducia in te stesso ed è un metodo semplice e straordinario per uscire dalla comfort zone.
Iniziai a farlo in Australia, dove tutti erano molto sorridenti e disponibili con i perfetti sconosciuti. Ricordo chiacchierate piacevoli con ragazze e ragazzi a cui servivo il caffè nel locale dove lavoravo e risate con le persone che incontravo al mattino mentre portavano il cane a fare i bisogni.
Laggiù era piuttosto facile, poi provai a farlo a Torino, nella mia città natale, e lì compresi che ci si può davvero mettere alla prova anche senza fare niente di assurdo: ricevevo spesso occhiatacce, espressioni del viso dure e diffidenti che mi facevano sentire privo di alcuna certezza.
Ma fu proprio in quei momenti, lanciandomi ad esempio in una conversazione sul meteo con un signore seduto al mio fianco in treno o chiedendo a una ragazza intenta a studiare in un bar che università frequentasse, che sono cresciuto.
Grazie a questi episodi apparentemente insignificanti mi sono evoluto in una direzione che in un primo momento non conoscevo ma che oggi posso dire con sicurezza che mi abbia portato nella giusta direzione. Quella di una vita felice e realizzata.
Il regalo migliore che ti puoi fare: uscire dalla comfort zone
Ti vorrei dare un consiglio: regalarti la promessa di uscire, almeno ogni tanto, dalla tua comfort zone.
Io non sono assolutamente una persona speciale ma sono riuscito a costruirmi una vita speciale quando ho capito che la vera vita non si trova nella noia e nella prevedibilità della routine. Si trova nel mondo “là fuori”, non solo in senso fisico ma anche al di fuori del nostro piccolo mondo di abitudini e certezze.
Puoi viaggiare, e dovresti farlo il più possibile. Ma se vuoi sentirti vivo e vuoi metterti alla prova, ti basta uscire di casa e fare qualcosa che non hai mai fatto o che non sei abituato a fare. Qualsiasi cosa che ti faccia battere il cuore un po’ più veloce. Fatti questa promessa e prova a mantenerla, così ti farai il regalo migliore che tu possa immaginare: indirizzerai la tua vita verso la felicità.
Non puoi crescere se stai fermo nella comfort zone di una vita semplice e scontata, dove non esistono vere sfide o situazioni complesse da gestire.