Lifestyle design: un metodo semplice per costruire la tua nuova vita

Sulle pagine di questo blog ho spesso parlato dell’importanza del “qui e ora“, un antico concetto spirituale (molto presente nel Buddhismo) che al giorno d’oggi risulta estremamente utile per imparare a vivere la vita con più serenità e pace.

Concretamente significa concentrarsi completamente sul momento presente: nessuna nostalgia del passato, nessuna ansia per il futuro, solo il “qui e ora”. È un’impostazione mentale che appartiene a coloro che riescono a godere a pieno di ogni momento senza farsi condizionare dalle cose su cui non hanno il controllo.

Credo che non ci siano dubbi sull’importanza di vivere nel “qui e ora” ma c’è una domanda che ho ricevuto spesso da chi segue il blog o ha letto il libro: vivere nel “qui e ora” significa non pianificare nulla? Vuol dire non pensare al proprio futuro?

Vivere nel qui e ora ma programmare comunque il proprio futuro

Ovviamente no: vivere nel “qui e ora” serve soprattutto a riprendere il controllo della nostra mente quando ci porta lontano da ciò che conta davvero, ovvero quel momento presente che in fondo è tutto ciò che abbiamo (ieri non torna e domani è un’incognita). Ma la pianificazione, per molti, è necessaria per vivere serenamente.

Infatti, a meno che tu non abbia deciso di vivere come un eremita distaccato da tutto e tutti, hai scelto di far parte di una società e avere relazioni con altri esseri umani. E questo implica un fattore sottovalutato: la tua vita tenderà a incasinarsi molto facilmente.

Succede perché nelle nostre esistenze frenetiche ci sono troppe variabili: il lavoro, i genitori, gli amici, il partner, le responsabilità e tutti gli oggetti che possiedi potrebbero facilmente trascinarti lontano da quelli che erano i tuoi obiettivi di felicità.

Ecco perché è importante imparare a entrare velocemente nel “qui e ora” quando ti senti sopraffatto.

Lifestyle Design: il metodo per progettare una vita felice

Per lo stesso motivo è importante pianificare: avere sempre una direzione da seguire e un obiettivo da perseguire (sotto ogni punto di vista: mentale, emotivo e pratico) tiene lontana la confusione ed evita che le tante distrazioni a cui sei sottoposto ti facciano perdere di vista le coordinate della tua felicità.

Riuscire a pianificare la propria vita non è facile. Però è necessario se vuoi mantenere il controllo sulla tua vita e hai intenzione di essere felice non solo oggi, nel qui e ora, ma anche domani, dopodomani, tra un mese, tra un anno, tra dieci anni…

Come si pianifica una vita felice? Ognuno di noi lo può fare diversamente, perché una questione molto soggettiva. Personalmente, trovo che ci sia un metodo molto efficace: il Lifestyle Design. È un metodo che si basa sull’idea che sia possibile progettare il nostro stile di vita perché ognuno di noi possa plasmare la propria esistenza come preferisce.

Come funziona concretamente il Lifestyle Design? Per come lo intendo io, ci sono due fasi: una di eliminazione e una dedicata alla visualizzazione degli obiettivi, il vero e proprio design.

Il primo step: il processo di eliminazione

C’è una convinzione molto diffusa al giorno d’oggi: quella per cui la felicità sia una questione di aumentare e accumulare. Se ci pensi bene, tutte le persone insoddisfatte della propria vita dicono sempre le stesse cose: vorrei avere più soldi, vorrei poter comprare più cose, vorrei avere più possibilità e via discorrendo…

Da quando sono diventato minimalista, mi sono però reso conto che (almeno per me) questa non è la soluzione per una vita felice. Al contrario, il primo passo verso la felicità consiste nel ridurre ed escludere tutto ciò che è superfluo, per poi concentrarsi sull’essenziale.

«Ti dicono, fin da bambino, che sarai felice quando avrai qualcosa che ora non hai. Ti fanno venire voglia di cercare sempre un “più”: più soldi, più amici, più cose da sfoggiare, più risultati, più ambizioni. E il paradosso è che, per inseguire il “più”, la maggior parte delle persone vive di meno, perché, quando arriva a casa alla sera dopo una giornata tutta spesa a correre, non ha tempo ed energie per fare niente di ciò che ama. Se solo la gente si concentrasse sul “meno”… meno paure, meno tensione, meno dubbi, meno rabbia, meno sofferenza. Ecco quello di cui ognuno di noi ha bisogno. Non qualcosa in più, ma qualcosa in meno.»

Ecco perché considero questo processo di eliminazione e ridimensionamento come il primo step del Lifestyle Design: prima di pensare a progettare la tua vita, dovresti concentrarti su ciò che fa parte della tua esistenza ma non apporta altro che stress, ansia, problemi e negatività.

Ritagliati mezz’ora di tempo, apri una nota sul tuo smartphone (è meglio di un foglio perché così te lo puoi sempre portare dietro) e scrivi tutto ciò che fa parte della tua quotidianità che ti fa stare male. Che siano persone spiacevoli, situazioni che ti causano dolore emotivo, vizi e cattive abitudini.

Studiati quella lista e inizia a eliminare ogni singola voce. E per quanto riguarda ciò che non puoi eliminare (ad esempio i colleghi insopportabili con cui hai a che fare ogni giorno), cerca semplicemente di cambiare atteggiamento nei loro confronti, fatti scivolare addosso le cattiverie e non dedicargli un secondo più del necessario.

In ogni caso, metti in atto il tuo personale processo di eliminazione. Questo è il primo step del Lifestyle Design.

Photo by Glenn Carstens Peters

I quattro step del Lifestyle Design: il foglio bianco è la tua vita

Ora che hai escluso i fattori negativi dalla tua vita, puoi finalmente concentrarti sulla creazione di una vita felice.

Prendi un foglio bianco. Ti consiglio un vero foglio bianco e non una nota del tuo smartphone perché in questo caso lascerai il foglio a casa, in un posto ben visibile, dove potrai vederlo ogni singolo giorno.

Ora scrivi in cima al foglio qualcosa come “Progetto: la mia vita felice” (è quello che ho scritto sul mio, ma puoi scrivere tutto ciò che vuoi). Qui sotto scriverai, disegnerai e attaccherai immagini che rappresentano la tua idea di vita felice.

Ti faccio un esempio banale: sul mio c’è il biglietto aereo di un viaggio indimenticabile (in Vietnam) nella sezione degli obiettivi a breve termine, perché viaggiare è una delle cose che mi rendono felice e quindi voglio ricordarmi di farlo il più possibile.

Successivamente, dovrai creare quattro sezioni sul foglio (oppure utilizzare quattro fogli diversi):

  • quotidianità
  • breve periodo
  • medio periodo
  • lungo periodo

Cosa ti rende felice nella quotidianità?

Nella prima sezione dovrai scrivere ciò che ti rende felice nella quotidianità. Qui rientrano quegli hobby e quelle abitudini che ti fanno stare bene, ad esempio andare a correre ogni mattina, goderti un caffè all’aria aperta dopo ogni pranzo, ritagliarti ogni giorno mezz’ora per fare una passeggiata con il tuo cane o passare del tempo di qualità con il tuo partner dopo cena. In questa sezione vanno inserite quelle piccole azioni che contribuiscono a migliorare la tua quotidianità, quei gesti che senti proprio tuoi perché ti fanno rilassare.

È importante trovarne almeno due o tre e considerarli momenti sacri, non farti mai convincere da nessuno che sia tempo sprecato.

Ecco alcuni esempi:

  • leggere ogni giorno almeno 20 pagine di un libro;
  • fare una telefonata ai tuoi genitori per sapere come stanno e raccontargli la tua giornata;
  • fare una passeggiata lunga con il tuo cane;
  • preparare cena con calma, senza fretta;
  • fare yoga appena sveglia;

Tempistica di riferimento: 24 ore

Quali sono i tuoi obiettivi di breve periodo?

Nella seconda sezione dovresti metterci i tuoi obiettivi di breve periodo. Per me è tutto ciò che compreso tra i 3 mesi e un anno. In altre parole, sono quelle cose che inizi a fare subito e che tra un anno avranno già dato i loro risultati sulla qualità della tua vita e sulla tua felicità.

Ecco alcuni esempi di obiettivi di breve periodo:

  • rimettersi in forma;
  • migliorare la conoscenza della lingua inglese;
  • imparare un lavoro da svolgere online (qui trovi una lista);
  • fare almeno tre viaggi;
  • leggere almeno cinque libri.

Tempistica di riferimento: 3-12 mesi

Quali sono i tuoi obiettivi di medio periodo?

La terza sezione è quella degli obiettivi di medio periodo. In questa categoria ci metto tutte quelle azioni che daranno i risultati tra 1 e 3 anni. Si tratta di obiettivi più complessi ma che si possono raggiungere lavorandoci su ogni singolo giorno, perché ci sono molti più giorni davanti.

Ecco alcuni esempi:

  • comprare e camperizzare un van;
  • fare un lungo viaggio a piedi su un Cammino leggendario;
  • imparare bene una nuova lingua;
  • scrivere un grande romanzo;
  • lasciare il lavoro da dipendente e aprire un’attività;

Tempistica di riferimento: 1-3 anni

Quali sono i tuoi tuoi obiettivi di lungo periodo?

Gli obiettivi di lungo periodo sono quelli compresi tra i tre anni e dieci anni. Non oltre, sia chiaro che non sono quelle cose “da fare una volta nella vita” perché quelle poi uno non le fa mai e le continua a rimandare. È importante darsi dei limiti e delle scadenze proprio per evitare di rimandare all’infinito e in questo caso la scadenza sono i 10 anni.

Ecco alcuni esempi:

  • diventare genitore;
  • risparmiare e investire con intelligenza in modo da smettere lavorare ben prima della pensione;
  • liberarsi di debiti, mutui e rate della macchina;
  • trasferirsi a vivere al mare;
  • passare tempo di qualità con le persone importanti;
  • fare attività fisica e mangiare bene per restare in ottima salute.

Tempistica di riferimento: 3-10 anni

Lifestyle Design: disegna la tua vita, la felicità è una scelta!

Il foglio che viene fuori, rappresenta le coordinate della tua felicità nella quotidianità, sul breve, sul medio e sul lungo periodo. Ribadisco quanto ho già detto: affinché sia efficace, è una buona idea non solo scrivere gli obiettivi ma anche fare disegnarli e rappresentarli con immagini che ti motivino.

Dovresti appendere questo foglio in un punto ben visibile (magari non agli altri, ma a te sì), come lo specchio del bagno o l’anta del tuo mobile o l’angolo della scrivania. Conosco una persona che ha addirittura incorniciato il suo foglio del Lifestyle Design e lo ha appeso sopra al letto.

Ogni volta che ti sentirai perso e confuso (la condizione ideale per l’infelicità, è proprio in quei momenti che affonda le sue radici dentro di te), non dovrai fare altro che controllare il tuo foglio e rimetterti in carreggiata nella direzione di ciò che ti fa sorridere.

Come puoi capire, il Lifestyle Design è la mentalità di chi ha deciso di non subire passivamente la vita, ma farla accadere. È lo stesso concetto che ribadisco più volte anche nel mio libro: noi occidentali, per quanto spesso vittime dell’autocommiserazione e intrappolati nella gabbia delle lamentele inutili, siamo liberi di scegliere come vivere e abbiamo accesso a strumenti che ci permettono di cambiare la nostra realtà, se lo vogliamo davvero.

Il Lifestyle Design è un metodo per programmare la propria esistenza in base a ciò che ci rende felici. Non è in contrapposizione con il vivere nel “qui e ora”, anzi, ne è il completamente. È come lo Yin e Yang: sono due filosofia di vita opposte ma complementari.

Personalmente cerco di mantenere un equilibrio tra queste due impostazioni e da quando ho iniziato (la prima volta che ho visitato l’Asia, alcuni anni fa) ho notato dei grandi cambiamenti nella mia vita. Ho notato che alternando questi due metodi le coordinate della mia felicità sono sempre molto nitide nel mio cuore.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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