4 esperienze che devi provare nel sud-est asiatico

IG @thenomad

Prendi il tuo zaino, riempilo esclusivamente di ciò che è necessario. Fai un bel respiro, guardati allo specchio e prometti a te stesso che viaggerai con la mente sgombra e il cuore aperto. Poi esci di casa, chiudi la porta e lasciati alle spalle la tua vita, almeno al momento. Sta per iniziare un’avventura che non dimenticherai mai e che potrebbe cambiarti per sempre.

Se cerchi un viaggio del genere, in grado di lasciare il segno, hai molte opzioni davanti a te. C’è il cammino di Santiago, c’è la possibilità di fare volontariato, c’è un interrail alla scoperta dell’Europa… ci sono infiniti viaggi per ripartire e cambiare vita.

Ma ce n’è uno che ha un fascino e una serie di caratteristiche uniche. Un viaggio che mi ha cambiato la vita e oltre ad avermi fatto innamorare di una certa zona del mondo mi ha regalato emozioni straordinarie e ricordi indimenticabili.

Un viaggio nel sud-est asiatico.

Ci sarebbero tanti ottimi motivi per scegliere di visitare la Thailandia, il Vietnam, l’Indonesia, la Cambogia e tutte le altre meravigliose destinazioni di questo angolo di mondo. Ma se vuoi convincerti a prenotare il biglietto per uno di questi luoghi, ciò che più dovrebbe interessarti è l’insieme di esperienze che possono offrirti.

Se hai letto il mio libro sai che sono profondamente innamorato di questa zona del mondo. In base alla mia esperienza, vorrei suggerirti 4 cose da fare assolutamente fare quando viaggi nel sud-est asiatico.

1. Perderti nello street food

Quella dello street food non è un’esperienza culinaria, ma un’esperienza di vita. Ricordo come fosse ieri il mio primo Pad Thai mangiato in mezzo al caos della Khao San Road (ho dedicato a questa esperienza un intero capitolo del mio libro).

Passeggiare in mezzo a cibi di ogni tipo, da quelli cotti su griglie improvvisate a intriganti insalate preparate sul momento è un bel modo per scoprire non solo la cucina, ma anche la tradizione locale.

E il cibo, molto spesso, è solo una parte di questa esperienza: anche il semplice ordinare diventa un’avventura, tra gli sguardi incuriositi dei locals, le contrattazioni frenetiche e le mani rapide e abili di chi prepara e serve da mangiare a connazionali e visitatori da una vita.

Che sia un pad thai in Thailandia, un curry cambogiano o un pho vietnamita, poco importa: consumare una delle specialità dello street food è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita.

Per farlo, devi solo dedicare un’ora a scoprire un mercato, magari notturno. Quando ci metti piede vieni avvolto da un calore unico, fatto di mille lingue, profumi, sapori e sensazioni diverse.

Questi sono i luoghi giusti dove perdersi. Individua il piatto che più ti ispira, osserva la preparazione di fronte ai tuoi occhi e poi siediti in mezzo al caos per gustarlo. Osserva le persone, dai locals impegnati a lavorare, fare affari e cucinare fino ai turisti sballottati da una parte all’altra con il sorriso sulle labbra.

La gente è il più grande spettacolo del mondo, e non si paga il biglietto“, scriveva Charles Buckowski. Non c’è niente di meglio di una pasto a base di street food nel sud-est asiatico per capire quanto è vera questa frase.

IG @elisahalina

2. Imparare qualcosa di nuovo e risvegliare le passioni

In tutti i paesi del sud-est asiatico ci sono numerosi corsi che possono risvegliare passioni che non sapevi di avere.

Perché chi abita in questa zona del mondo possiede grandi manualità e creatività, due caratteristiche che noi occidentali abbiamo perso quasi completamente, viziati come siamo dal benessere materialistico.

Quando sei nel sud-est asiatico puoi partecipare a corsi di qualsiasi tipo. In Thailandia, in particolare, c’è di tutto: dalle cooking class dove imparare a cucinare il delizioso cibo thai alle classi di artigianato, fino alle lezioni di muay-thai per i più temerari.

Ma anche negli altri paese della regione ci sono corsi di ogni tipo, compresi quelli di Yoga, sempre più popolari. Nel sud-est asiatico avrai mille opportunità per imparare qualcosa di nuovo. E quando impari qualcosa di nuovo stai aggiungendo valore alla tua vita.

IG @leavingwooster

3. L’esperienza dello sleeping bus

Immagina di salire su un bus in Laos. C’è il tramonto e sei stravolto dopo una lunga giornata. Sul bus non ci sono i normali sedili, ma sedili reclinati per stare sdraiati. Ti siedi, osservi le sagome dei templi di Luang Prabang scorrere via in lontananza e poi ti addormenti.

La mattina successiva, dopo una nottata interminabile fatta di tante avventure e pochissimo vero sonno, ti ritrovi in Thailandia.

Quella dello sleeping bus è una vera e propria esperienza di vita che lascia il segno sotto molti punti di vista. Le coordinate della mia felicità le ho scovate proprio in quelle nottate infinite passate a vedere il paesaggio sfrecciarti di fronte.

Si tratta di bus che ti permettono di spostarti di notte per non sprecare neanche una giornata del tuo viaggio. Spesso sali a bordo in una nazione e scendi in un’altra, dopo un viaggio lungo e avventuroso.

Le pause nel mezzo del nulla per usufruire dei servizi, le colazioni improvvisate, film improbabili trasmessi su schermi minuscoli, gli autisti che ridono di chissà cosa mentre fumano e bevono caffè in attesa che il bus si riempia, le chiacchierate a notte fonda con perfetti sconosciuti che vivono dall’altra parte del mondo…

Non è facile affrontare l’esperienza dello sleeping bus, ma quando ci ripenserai, nella comodità della tua casa, lo farai sempre con grande nostalgia.

Perché lo sleeping bus è scomodo, interminabile e stancante, ma quando osservi l’alba nascere dal finestrino e capisci che la tua destinazione è vicina, capisci che ne è valsa la pena.

IG @dasha_kovshyk

4. Ritrovare la tua spiritualità

Indipendentemente dalla nazione del sud-est asiatico deciderai di visitare, ti troverai immerso in un’aria densa di spiritualità.

Dai monaci buddhisti sui mezzi pubblici di Bangkok ai templi del Laos, da Angkor Wat alle offerte floreali di Bali, questi luoghi avrai la possibilità di osservare un modo completamente diverso di vivere.

Perché nel sud-est asiatico tutti hanno uno smartphone e lavorano dalla mattina alla sera, ma riescono sempre a ritagliarsi del tempo da dedicare a ciò che va oltre al mondo materiale.

E quando tu, visitatore, ti trovi improvvisamente in mezzo a tutta questa spiritualità, senti le resistenze della routine cedere e inizi a porti quelle domande che hai rimandato da troppo tempo.

Il sud-est asiatico ha tante destinazioni spirituali, dove rifugiarsi in ritiri di meditazione silenziosa o partecipare a trekking meditativi. Puoi conoscere persone da tutto il mondo in cerca di se stesse, magari mentre osservi la bellezza delle risaie di Bali dalla tua piccola casetta in bamboo.

Sono esperienze forti, che ti portano al limite e ti mettono di fronte alla realtà della tua vita. Sono quel genere di esperienza che ti cambia profondamente.

Un viaggio nel sud-est asiatico ti dà la possibilità di portare a termine un percorso di crescita, che sia attraverso un corso o da solo, limitandoti a vivere questi luoghi straordinari con grande consapevolezza.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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