Se sei una persona minimamente consapevole, avrai sicuramente notato con un po’ di sconforto quanto la nostra società contemporanea sia dominata dal consumismo. Basta fare una passeggiata in una grande città per notare che tutto ruota intorno al consumo: supermercati ovunque, negozi a non finire e messaggi pubblicitari che vogliono convincerti che avere sempre di più significhi essere sempre più felici.
Parallelamente, però, si sta sviluppando una filosofia di vita che si oppone a tutto ciò: il Minimalismo. Ne parlo nel mio libro e ne ho parlato anche in diversi articoli sul mio blog ma in poche parole essere minimalista significa vivere con lo stretto necessario ed eliminare tutto il superfluo.
Se una cosa ti serve davvero allora tienila e prenditene cura. In caso contrario devi sbarazzartene, perché altrimenti diventerà un peso in più nella tua vita, ti toglierà spazio e ti negherà la possibilità di pensare e riflettere. I minimalisti credono che in una vita strapiena di oggetti sia quasi impossibile riuscire a trovare la pace interiore.
Il minimalismo relazionale
Il minimalismo, però, non è solo questo. Come ho già avuto modo di scrivere, è una filosofia di vita che non riguarda solo gli oggetti ma anche i rapporti con le persone. Quando adotti il Minimalismo comprendi che una relazione d’amore o di affetto non dev’essere abbandonato al primo problema ma si debba provare ad aggiustarla.
Perché, anche se viviamo in un’epoca che ci stimola a consumare il più possibile, spesso la soluzione ai nostri problemi non si trova in qualcos’altro ma in ciò che già abbiamo. Che sia un oggetto che vorremmo rottamare oppure una persona che vorremmo escludere dalla nostra vita al primo litigio.
Ci sono tanti ottimi motivi per provare il Minimalismo al giorno d’oggi. È un gesto di ribellione necessario per non farsi intrappolare dalla grande macchina del consumismo, ma è anche un favore che possiamo fare a noi stessi, per provare a stare meglio ed essere felice.
Se ti piacerebbe provare lo stile di vita del Less is More ma non sai da dove partire, questi sono 4 step da seguire per iniziare la tua rivoluzione minimalista.
4 step per iniziare la tua rivoluzione minimalista
1. Elimina tutto il superfluo
Diventare minimalisti inizia con una semplice azioni: eliminare tutto il superfluo. Tutto ciò che non serve a nulla va allontanato dalla tua vita. Non parlo solo di oggetti, ma anche di distrazioni varie… ti suggerisco di iniziare in questo modo
- Elimina tutte le app inutili dal tuo smartphone. Successivamente, disattiva le notifiche di tutte quelle app che non hanno alcun valido motivo per distrarti: il widget del meteo, l’email secondaria, i social network etc. Le notifiche ti distraggono continuamente e non ti danno il tempo di concentrarti su nulla per più di 5 minuti consecutivi. Specialmente sulla tua felicità.
- Prendi tutti i vestiti e gli accessori che non utilizzi mai e mettili in uno scatolone. Non buttarli, perché al termine del tuo tentativo di diventare minimalista potrai regalarli ed evitare sprechi inutili.
- Prendi tutti gli oggetti che fanno parte della tua vita quotidiana (dagli occhiali da vista alle penne per scrivere) e determina quali sono davvero necessari. Imponiti di eliminare almeno il 50% di questi oggetti.
Dopo aver fatto pulizia, molti provano un senso di grande libertà. Hai la sensazione di tornare a respirare, di avere più spazio intorno a te. Sembra di poterti finalmente concentrare su ciò che hai accantonato nel corso degli anni. La tua vita è finalmente sotto controllo.
2. Non sostituire, ripara
Al giorno d’oggi ci sembra normale buttare un oggetto non appena smette di funzionare. Addirittura ci sbarazziamo di cose perfettamente funzionanti e utili solo perché sono passate di moda. Vale per tutti i tipi di oggetti, dall’automobile alla tecnologia ai vestiti. Ma il primo passo per adottare il Minimalismo è importi di smettere di essere così “sprecone”.
I tuoi pantaloni hanno un piccolo buco? Li puoi rattoppare invece di comprarne un altro paio. Il tuo smartphone non è il modello più potente sul mercato? Finché funziona e si adatta alle tue esigenze puoi continuare ad utilizzarlo. La tua automobile è vecchia? Se realizza il suo scopo (portarti dal punto A al punto B) è ancora utile.
Questa mentalità del “ripara invece di sostituire” ti fa riscoprire la bellezza di dedicare del tempo ad aggiustare (di nuovo: non solo gli oggetti ma anche le relazioni), del gusto di “sporcarti le mani” e del capire come funzionano le cose. Prova ad aggiustare un oggetto rotto o non completamente funzionante oppure prova anche solo a rattoppare una maglietta: è un’operazione che non facciamo più ma che dà una grandissima soddisfazione.
Riparare qualcosa è una di quelle piccole vittorie che ti fanno sentire in grado di cavartela da solo. Così, diventi anche molto più forte e sicuro di te e delle tue capacità.
3. La regola delle 48 ore
Forse non lo sai, ma il consumismo è una vera e propria dipendenza. Lo shopping compulsivo colpisce milioni di persone che pensano di poter acquistare una dose di felicità acquistando un nuovo oggetto. In realtà la felicità è qualcosa di molto diverso e la sensazione che ci offre un oggetto non è altro che un effimero piacere. Dopo poco tempo ci abituiamo, non c’è più il fattore novità e ce ne stufiamo.
Se ci pensi, compri oggetti soprattutto quando sei triste o quando sei in ansia per qualcosa. Vai a fare shopping il sabato mattina dicendoti che lo fai perché non lavori, ma per molte persone non è altro che un antidoto al senso di insoddisfazione della propria vita. Quando hai del tempo libero ma non sai cosa fare per valorizzarlo, vai nel panico e allora ti butti sulla gratificazione immediata dello shopping.
Prova a fare questo per uscire dalla trappola del consumismo: quando vuoi qualcosa, obbligati ad aspettare 48 ore. Se dopo 48 ore avrai ancora il desiderio di acquistarla, allora probabilmente ne hai davvero bisogno. Nella maggior parte dei casi, però, ti renderai conto che era solo un impulso dovuto alla tua tristezza. Invece di buttarti su un oggetto, quindi, comprenderai quanto è importante dedicare un po’ di tempo solo a te stesso.
4. Inizia a risparmiare e viaggia di più
Ci sono tante buone ragioni “filosofiche” per adottare il Minimalismo ma ce n’è anche una molto pratica: ti fa risparmiare soldi. Già, perché quando ti imponi di vivere con lo stretto necessario e rifiuti il superfluo, succede qualcosa di inaspettato: ti ritrovi con più denaro da parte.
Pensaci: se invece di comprare un nuovo oggetto lo ripari, risparmi. Se il sabato mattina o la domenica pomeriggio, invece di cadere nella trappola dello shopping compulsivo vai a correre, risparmi (e ti rimetti in forma). Se smetti di comprare cose inutili, risparmi.
Sono diventato minimalista qualche anno fa (racconto nel dettaglio questa mia evoluzione nel capitolo “Minimalista” del mio libro) e oggi mi rendo conto di quanti soldi riesco a mettere da parte rispetto a prima. Perché prima volevo lo smartphone appena uscito, oggi invece mi tengo stretto il mio, anche se è considerato datato.
E cosa succede quando riesci a risparmiare molto e sei un minimalista? Che puoi spendere i soldi non per gli oggetti ma per le esperienze. Se negli ultimi anni ho viaggiato per mesi e mesi in decine di nazioni diverse, non è solo perché mi sono costruito una vita da nomade digitale, che mi permette di lavorare viaggiando, ma anche perché ho smesso di sprecare denaro per oggetti inutili.
I viaggi costano ma se eviti di spendere soldi per le cose superflue, scoprirai che viaggiare è alla portata di chiunque ed è davvero solo una questione di priorità.