Molte persone sono convinte che mollare tutto e viaggiare sia un atto di puro egoismo, un gesto di ribellione volto esclusivamente a portare benessere a chi lo compie.
A queste critiche si potrebbe rispondere sottolineando l’importanza del sano egoismo, quel desiderio di avere un po’ di tempo per sé che, se fosse adottato da tutti, renderebbe il mondo un posto popolato da persone più felici e in pace con se stesse, e quindi con gli altri.
In realtà la replica migliore è nelle storie di coloro che hanno effettivamente deciso di partire per una lunga avventura, ma con l’intenzione di aiutare gli altri.
Abbiamo già visto quanto un viaggio di volontariato risulti un’esperienza incredibilmente potente per noi e per gli altri, ma anche tra coloro che mollano tutto per viaggiare in van ci sono diversi esempi di quanto scelte di questo tipo possano portare un valore aggiunto nel mondo.
È questo il caso di Kaylee e Jordan, una giovane coppia statunitense che in seguito a una spiacevole sorpresa ha saputo non solo risollevarsi alla grande con una nuova vita in van, ma anche iniziare a prendersi cura degli altri.
Perdere il lavoro e iniziare una nuova vita
Tutto è iniziato nell’estate del 2017, quando Jordan si è recato in ufficio ed è stato convocato dal suo capo, il quale gli ha comunicato senza alcun preavviso che quello sarebbe stato il suo ultimo giorno di lavoro: l’azienda aveva deciso di riorganizzare il personale ed effettuare tagli importanti, specialmente tra i nuovi arrivati.
Preso dallo sconforto per la notizia, Jordan ha tirato fuori lo smartphone e ha iniziato a girare un video, il primo di quello che sarebbe diventato il canale YouTube del loro viaggio.
“Quello laggiù è il mio ufficio”, ha detto indicando un palazzo. “E non ci tornerò mai più. Mi è appena stato detto che la mia posizione è stata rimossa. Questo è stato il mio ultimo giorno“.
A volte si verificano coincidenze che hanno dell’incredibile. Jordan lo sa bene, visto che poche ore prima aveva fantasticato con la sua ragazza sull’idea di mollare tutto e viaggiare per il mondo.
“Non ci posso credere, un’ora fa prendevo il caffè con la mia ragazza Kaylee e parlavamo di quanto ci piacerebbe girare il mondo. Fantasticavamo sull’idea di licenziarci, vendere tutto e viaggiare il più a lungo possibile. Per scherzo le ho detto che se oggi mi avessero licenziato lo avremmo fatto. È incredibile, è successo davvero”.
Tornare a vivere con la Vanlife
Jordan e Kaylee hanno approfittato di una situazione per molti tragica per lanciarsi in un’avventura straordinaria e indimenticabile: iniziare un lungo viaggio in van.
Pochi giorni dopo essere stato licenziato, Jordan ha acquistato un van utilizzato, precedentemente, per trasportare bambini a scuola. I due ci hanno messo diversi mesi per trasformarlo in un mezzo abitabile, eliminando tutti i sedili e installando cucina, letto e pannelli solari (l’unica forma di alimentazione del van).
Poi sono partiti con l’obiettivo di girare in lungo e in largo gli Stati Uniti d’America.
Vivere in van e sfamare 1.000 senzatetto
La loro storia sembra quella di molti altri Vanlifers, movimento sempre più popolare nel mondo, composto da persone che vogliono vivere in libertà in van e lavorare in remoto o in modo occasionale.
Nel caso di Jordan e Kaylee, però, c’è un aspetto nuovo: la loro avventura si basa sull’idea di aiutare gli altri.
Fin dal primo momento in cui sono partiti si erano posti un obiettivo molto ambizioso: sfamare 1.000 senzatetto. Per farlo utilizzano una percentuale dei guadagni del loro business online (vendita di oggetti che producono personalmente) e una raccolta fondi organizzata online.
Preparano i pasti e li consegnano a tutti gli homeless che trovano sulla loro strada.
La coppia è in viaggio da quasi un anno e dopo 30.000 km percorsi per l’America sta per raggiungere l’obiettivo che si era prefissata all’inizio: il 24 marzo consegneranno un pasto caldo al millesimo senzatetto da quando sono partiti.
Vivere in alternativo per vivere felici
Le loro avventure in giro per l’America (ma non solo, per un periodo hanno vissuto in Costa Rica) hanno affascinano migliaia di persone, che sognano ad occhi aperti attraverso i video di questa giovane coppia che vive libera e felice grazie alla Vanlife.
Jordan e Kaylee mostrano i luoghi meravigliosi che visitano e la loro vita quotidiana, in cui è entrato a far parte anche un cane randagio che avevano trovato sul ciglio della strada.
Partendo da un episodio spiacevole come il licenziamento di Jordan, i due si sono ripresi alla grande trovando il modo di viaggiare a tempo indeterminato, finanziandosi grazie ad alcuni prodotti che creano artigianalmente nel loro van e vendono online (per lo più candele).
La missione di Nomadic Movement: aiutare chi ha bisogno
Oggi sono molto più felici di quanto lo fossero un anno fa, ma in ognuno dei loro video ci tengono a sottolineare il vero obiettivo del loro progetto “Nomadic Movement“: generare consapevolezza e aiutare le tantissime persone che hanno bisogno di aiuto.
“Siamo nel 21° secolo, come diavolo è possibile che ci siano 500.000 persone, solo negli Stati Uniti, che stanotte dormiranno in strada, senza cibo con cui nutrirsi, acqua da bere e un luogo dove rifugiarsi?”, dicono un uno dei loro video.
“Come possiamo continuare a guardare gli schermi dei nostri smartphone e dei nostri computer sapendo che dietro l’angolo c’è così tanta gente che soffre? È arrivato il momento di fare qualcosa a riguardo. È arrivato il momento di smettere di girare la testa e iniziare ad affrontare la realtà del buio”.
“Ci sono migliaia di persone nella vostra comunità che hanno bisogno di aiuto, ce ne sono milioni nel mondo intero. Il 24 marzo sfameremo il millesimo senzatetto da quando siamo partiti, ma non è abbastanza: tutti dobbiamo fare qualcosa di concreto“.