Ci siamo conosciuti su Tinder e ci siamo detti: partiamo? Poco dopo eravamo in viaggio in van

IG @maxandlee_

Solo quando esci dalla tua comfort zone ti rendi conto di quante possibilità ci sono intorno a te, e quando lo fai hai l’impressione di aprire gli occhi per la prima volta. Così impari una preziosa lezione: se sei in cerca di qualcosa di nuovo, se vuoi emozionarti e sentirti vivo/a, non devi fare altro che allontanarti da quell’insieme di abitudini che caratterizzano un’esistenza sicura ma spesso anche noiosa e insoddisfacente.

Il modo migliore per scappare ai tentacoli della comfort zone è viaggiare, perché ogni giorno in viaggio è pura novità: vedi luoghi nuovi, conosci persone nuove, provi cibi nuovi, scopri culture nuove. Ma non è l’unico modo: come avevo già scritto, ce ne sono tanti per fuggire alla sensazione di soffocamento della comfort zone.

Per Lee e Max è stato Tinder. Esatto, proprio l’app per il dating online. Lei canadese, lui australiano, si sono ritrovati per caso in un appuntamento improvvisato. Sicuramente un ottimo modo per uscire dalla propria zona di comfort, ma la loro storia è molto di più: dimostra che quando ti allontani dal sentiero battuto possono succedere cose davvero straordinarie.

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Una storia d’amore, viaggi e sogni, nata su Tinder

La storia di Lee e Max sembra la sceneggiatura di un film. Un paio di anni fa lei si trovava in Australia con il Working Holiday Visa, il visto che ti permette di vivere e lavorare legalmente nel paese. Era partita dal Canada per fare un’esperienza di vita e si era stabilita a Melbourne. Max, invece, a Melbourne ci viveva svolgendo la professione del paramedico.

Dopo qualche mese, la sorella di Lee l’ha raggiunta a Melbourne per una vacanza. Le ha preso il cellulare e ha iniziato a “giocare” sull’app di Tinder, dando vita a una successione di eventi inimmaginabile.

“Mia sorella è entrata con il mio account e ha dato il “match” a Max”, racconta Lee. “Sostanzialmente ha organizzato il nostro primo appuntamento, senza che io nemmeno lo sapessi. Ma quando l’ho scoperto mi sono detta “perché no?“”.

Due cuori e un van

I due si conoscono ed è subito amore a prima vista. Non è un modo di dire: l’amore tra Lee e Max esplode in tutta la sua potenza e meraviglia, con quel turbinio di emozioni che solo un colpo di fulmine sa regalare.

Due persone “normali” inizierebbero quindi a frequentarsi e conoscersi lentamente, ma Lee e Max non sono due persone normali: sono due viaggiatori e due sognatori. Così, poco dopo essersi conosciuti, decidono di mollare tutto e partire insieme.

“All’epoca avevo un van della Volkswagen“, spiega Max. “Era piccolo e blu, ma soprattutto andava avanti. Così, poco dopo esserci conosciuti su Tinder, decidemmo di partire insieme per un road trip”.

Max si prese qualche giorno di ferie e i due lasciarono Melbourne per dirigersi verso il Sud dell’Australia. Due semi-sconosciuti su un van, pronti a condividere tutto e a godere della bellezza sconvolgente di quell’angolo di mondo.

Abbiamo guidato per 14 ore verso sud“, ricorda Max ridendo. “È stato bellissimo e quando siamo tornati a casa dopo qualche giorno abbiamo deciso di continuare a frequentarci e viaggiare. Abbiamo iniziato a fare trekking insieme e abbiamo esplorato altre zone dell’Australia in van”.

Poi, quando hanno capito che la loro storia era molto seria, hanno deciso di visitare il sud-est asiatico insieme, innamorandosi profondamente del Vietnam. E a quel punto, tra il loro amore e quello che entrambi nutrivano per il viaggio, era impossibile tornare a una vita normale…

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Costruire una casa su ruote e partire: dal Canada a Panama

“Girare in van per l’Australia sfruttando i giorni di ferie ci aveva rapito il cuore. In Vietnam ci eravamo ufficialmente innamorati del viaggio. Così decidemmo di continuare a farlo, ma ancora più in grande“, racconta Lee.

Cosa significa concretamente? Max si è dimesso dal suo lavoro di paramedico e i due si sono trasferiti in Ontario, in Canada, dove Lee era nata e cresciuta. Con loro c’era anche Occy, l’adorabile cane di Max che non avrebbero mai potuto lasciare indietro. In Canada lui ha conosciuto amici e parenti di lei, ma i due erano concentrati solo sul loro nuovo, grande e assurdo sogno: partire dal Canada e arrivare a Panama in van, sempre con il loro fedele Occy a bordo.

“Io avevo lasciato il mio lavoro e improvvisamente eravamo in un altro continente a lavorare giorno e notte su un van che avevamo appena acquistato”, dice Max.

Ci sono voluti diversi mesi per rendere il loro van Mercedes abitabile: hanno smontato tutti i sedili posteriori e installato un letto componibile, che durante il giorno diventa un divanetto. Hanno installato una cucina e acquistato un frigorifero a compressore. Hanno una doccia portatile e un bagno “fai da te”, ma da questo punto di vista sapevano che non avrebbero avuto molti problemi viaggiando in zone turistiche con molte docce e bagni pubblici.

Ovviamente il loro piano era di fare solo ed esclusivamente free camping, ovvero di non usufruire dei campeggi ma di fermarsi in sosta libera. Quando sono partiti avevano diversi dubbi e preoccupazioni, ma una volta sulla strada si sono resi conto che era più facile di quanto pensassero. Alla fine, la cosa più difficile è avere tutte le carte in regola del passaporto di Occy, il loro cane…

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Vivere con poco e in modo consapevole

La coppia ha attraversato tutta la costa ovest degli Stati Uniti e del Messico vivendo e viaggiando in van, dormendo nei parcheggi o in mezzo alla natura, utilizzando i bagni dei centri commerciali e le docce delle spiagge. Lee e Max sono vegani, una scelta che non ha nulla a che vedere con le mode del momento ma che riguarda il desiderio di vivere e mangiare in modo consapevole. Proprio per questo motivo, oltre ad avere un’alimentazione che non provoca sofferenza, comprano solo cibo locale, supportando quindi l’economia dei luoghi che visitano e adottando uno stile di vita ecologista.

Cucinano a bordo del loro van e raramente mangiano fuori, perché non avendo un’entrata ma affidandosi ai loro risparmi devono avere una mentalità low cost. Come avrai capito, vivono con poco. Eppure hanno tutto, perché sono felici. Si addormentano cullati dal suono delle onde e dal russare del loro cane e si svegliano in tempo per catturare con gli occhi un’altra straordinaria alba sull’oceano.

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La felicità è una cosa semplice

E il futuro? E quando finiranno i soldi? E il lavoro? E il matrimonio? E i figli? E se si ammalano?

Attualmente Lee e Max non pensano ad altro che a godersi il momento presente. Si affidano ai risparmi e quando li finiranno andranno a lavorare come fanno tutti quanti, per poi risparmiare e tornare a viaggiare.

Se oggi è ancora così diffusa la mentalità per cui sia necessario dover lavorare per tutta la vita è solo perché questa società consumista ci porta a pensare che i soldi non siano mai abbastanza. In realtà una vita come la loro costa poco e gli offre tantissimo. Per Lee e Max il lavoro e i soldi sono solo un mezzo, non certamente un fine.

“Non so se torneremo mai a una vita normale perché non credo che abbia nemmeno senso”, dice Lee. “Siamo nel 2018: vuoi davvero passare tutta la tua vita in un solo luogo a svolgere un solo lavoro? Ci sono un sacco di opportunità al giorno d’oggi, sia personali sia lavorative. Ci sono molti modi creativi per lavorare e guadagnare soldi e ci sono molti modi alternativi di vivere. Non ha senso seguire le regole vecchie in un sistema nuovo. La nostra generazione sta capendo che non dobbiamo possedere tante cose per essere felici. Basta poco per essere felici. La casa grande, l’automobile, il posto fisso… non abbiamo gli stessi obiettivi della generazione precedente e quindi tutto è più fattibile”.

E infine, una dichiarazione d’amore alla Vanlife.

“Il bello di questa vita è che sei tu a scrivere le tue regole. Vuoi andare in spiaggia? Vai in spiaggia. Vuoi svegliarti per vedere l’alba e dormire al pomeriggio? Puoi farlo. Vuoi prenderti il pomeriggio per surfare? Nessuno te lo impedisce. Non ti piace dove sei? Sposti il van da un’altra parte. Così è davvero facile vivere a pieno ogni momento“.

Così è davvero facile essere felici, aggiungo io. Vivendo con poco, ma con tutto ciò che conta davvero.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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