• 2 settembre 21:00 Desio presso Parco Tittoni SOLD OUT
  • 6 settembre 21:00 Boves presso Equo Festival SOLD OUT
  • 13 settembre 20:30 Verona presso Om Festival SOLDOUT
  • 14 settembre 19:30 Milano presso Festival il tempo delle donne per partecipare qui 
  • 15 settembre 15:00 Marina di Ravenna presso Kalemana Festival per partecipare qui 
  • 18 settembre 20:00 Muralto Locarno, Svizzera per partecipare qui
  • 19 settembre 21:00 Vicopisano presso Le parole contano per partecipare qui
  • 20 settembre 18:00 Ferrara presso Associazione Nuova Terraviva per partecipare qui
  • 21 settembre 14:30/15:30 Cesena presso Macrolibrarsi Festival per partecipare qui
  • 22 settembre 21:00 Padova presso Festival Consapevolezza per partecipare qui

Il firmacopie si terrà solo prima dell'evento, a partire dalle ore 19:00 fino alle 20:30. Presso la location sarà possibile acquistare i miei libri.

  • 28 settembre 18:00 Mestre presso Festival delle Idee per partecipare qui
  • 1 ottobre 17:30 Brescia presso Festival Librixia per partecipare qui
  • 6 ottobre Marina di Bibbona presso SurfWeek Festival *presto i dettagli
  • 9 ottobre 14:00/15:00 Rimini presso TTG book&go per partecipare qui
  • 25 ottobre Bari presso Storytellers Festival per partecipare qui

Tu non sei il tuo aspetto fisico: essere belli significa essere se stessi

Photo by gbarkz

Thích Nhất Hạnh è un monaco buddhista vietnamita che ritengo una delle persone più illuminate del pianeta. Un uomo di pace che ha dedicato tutta la sua vita a riflettere e ad aiutare gli altri. Ci sono molte sue frasi che attraverso poche semplici parole riescono ad esprimere concetti profondi e densi di significato, ma ce n’è una che amo particolarmente perché la ritengo assolutamente adatta ai tempi in cui viviamo:

Essere belli significa essere se stessi

È una frase molto potente, ed è coraggiosa anche solo da pronunciare in questo periodo storico caratterizzato da una pressione sociale mai vista prima: quella delle apparenze “impossibili”.

Mi riferisco agli odierni standard di bellezza che ci vengono proposti dai social network, che più di qualsiasi pubblicità o programma televisivo del passato riescono a bombardarci quotidianamente con un messaggio inequivocabile: la vera bellezza di una persona risiede nel suo aspetto fisico. Non nella sua mente, nelle sue azioni e nei suoi ideali, ma solo ed esclusivamente nel modo in cui appare.

Perché è così importante essere “belli”?

Mai come ora sembra che tutto si debba ridurre alla nostra immagine. Basta fare un giro su un qualsiasi social network per notare l’ammirazione e l’ossessione che la gente nutre per modelli di bellezza praticamente perfetti, uomini e donne con corpi scolpiti che ci propongono la loro straordinaria estetica in tutte le salse.

Ogni singolo giorno osserviamo decine di immagini di questo tipo sui nostri smartphone. Così, inevitabilmente, siamo portati a credere che l’unica vera bellezza di un essere umano sia quella delle apparenze: i capelli sempre in ordine, la pelle abbronzata, le labbra grosse, il seno abbondante e il sedere sodo per le ragazze; la barba perfettamente curata, il taglio di capelli alla moda, i vestiti costosi, i tatuaggi, le donne-oggetto e i muscoli per i ragazzi.

Possedere queste caratteristiche è diventato l’obiettivo principale nella vita di milioni di persone. Per molti di loro, è proprio l’unico: non c’è altro al di là della cura ossessiva del proprio aspetto fisico.

Ma perché è così importante essere “belli“? Perché diamo tutta questa importanza sconsiderata al nostro aspetto fisico?

Ci sono due risposte ed entrambe riguardano l’amore.

Il primo motivo è che non ci amiamo abbastanza

Anche se ci mostriamo forti e sicuri di noi, nella maggior parte dei casi non lo siamo. Recitiamo quella parte, proprio come racconto nel mio libro: a vent’anni montavo un bel sorriso falso ogni mattina e poi andavo all’università, dove apparivo come una delle tante persone normali che vedi in giro. Ma dentro avevo una tempesta di infelicità. Quando ho annunciato ad amici e parenti che sarei partito con un biglietto di sola andata per l’Australia, erano stupiti: le mie apparenze non avevano preannunciato niente del genere.

Il mondo è pieno di persone così, apparentemente tranquille e serene ma in realtà profondamente insicure e tristi. Succede perché i genitori e la scuola ci insegnano tante cose ma raramente ci spiegano l’importanza di imparare ad amarci. Personalmente, mai nessuno mi ha suggerito di fare i conti con me stesso, guardarmi allo specchio e accettarmi per ciò che sono, con tutti i difetti, le crepe e le cicatrici che mi caratterizzano.

Al contrario, fin da piccoli ci dicono di comportarci e apparire in un certo modo per essere accettati dagli altri. Così ci riferiamo ai modelli della televisione, del cinema e dei social network: guardiamo coloro che hanno più successo e proviamo a imitarli. E chi ha più successo al giorno d’oggi? Gli scrittori, i grandi pensatori, i poeti, gli altruisti? No. La fama appartiene a chi fa della bellezza estetica l’unico scopo di vita.

Alla fine pensiamo che dovremmo semplicemente essere come loro: belli. Se ci amiamo o no, non importa: se siamo belli, saremo sorridenti e felici come queste figure mitologiche da social network.

Il secondo motivo è che pensiamo che gli altri non ci amino abbastanza

Quando non sei in grado di amare te stesso, non puoi amare gli altri. E se nemmeno tu riesci ad accettarti e apprezzarti per ciò che sei, come puoi pensare che gli altri ne siano capaci? Quando poi noti che tutti sono sempre attaccati allo smartphone, catturati da quelle immagini di perfezione che compaiono continuamente sullo schermo, pensi che non troverai mai qualcuno in grado di apprezzarti per ciò che sei veramente.

Così inizi a costruirti apparenze ricercatissime. Cerchi di venire bene in tutte le foto, provi a vestirti sempre in maniera elegante e a comportarti come fanno gli influencer, le modelle e tutti coloro che hanno un seguito enorme sui social network.

Perché se non possiedi quella bellezza, nessuno ti amerà mai davvero. Leggi i commenti di ammirazione che migliaia di persone lasciano sotto la foto di una ragazza con un corpo incredibile e pensi che solo provando a imitarne la sua bellezza riceverai quell’amore.

La bellezza irraggiungibile dei social network

Ma non si dice abbastanza che la bellezza che vedi sui social network è irraggiungibile e nella maggior parte dei casi è anche assolutamente falsa.

Vedi ragazze con un aspetto perfetto, dalla punta dei capelli alle dita dei piedi, e pensi: “Che fortuna, guarda quanto è bella!

Ma forse non sai che dietro a quella foto ci sono state ore e ore di preparazione per apparire in quel modo. Trucchi, creme e la ricerca del luogo giusto e della posa perfetta. Negli ultimi anni ho viaggiato moltissimo e ho visitato luoghi molto turistici, assistendo al “dietro le quinte” di molte foto perfette.

Posso assicurarti che la maggior parte delle persone non ha il tempo e gli strumenti per apparire in un certo modo. E poi ci sono i filtri sullo smartphone e tutto ciò che si può fare per modificare una foto prima di pubblicarla.

Alla fine, quella ragazza in bikini che sembra camminare assorta nei suoi pensieri su una spiaggia paradisiaca sta mostrando un’immagine di bellezza semplicemente irraggiungibile. Una perfezione che può esistere solo sui social network.

Se il modo in cui ti senti dipende dal tuo aspetto, hai un problema

Ma le persone non se ne rendono conto e credono che quella bellezza sia raggiungibile. Pensano che sia alla portata di tutti Così ne diventano ossessionati. Pensano: “Perché lei sì e io no? Anche io voglio quella schiera di persone che mi amano e mi dicono che sono bellissima”.

Ecco perché c’è chi spende migliaia di euro nel corso di una vita per comprare vestiti, accessori, trucchi e prodotti di ogni tipo. Il mondo è pieno di persone che modificano il colore dei capelli, delle unghie, della pelle, degli occhi e a volte si fanno persino tagliare la pelle per avere un seno più grosso o un naso più piccolo o un sedere meno grasso.

E non è solo una questione che riguarda i ricchi, ovvero chi ha i soldi per permettersi tutto ciò. Chi non ha il denaro investe il proprio tempo: centinaia di ore per scegliere il giusto vestito, la giusta acconciatura, il giusto accessorio e il giusto abbinamento di colori.

Se il modo in cui ti senti dipende dal modo in cui appari, hai un problema. È un problema comune ma grave, perché è una condanna all’infelicità: prendi esempio da personaggi famosi che hanno costruito il loro aspetto in maniera inaccessibile ai più e così poni te stessa di fronte a standard così elevati da essere irraggiungibili.

In pratica sali i gradini di una scala che non ha fine. Non sarai mai perfetta, quindi non sarai mai felice.

Le apparenze esprimono la personalità? Perché sono tutti vestiti uguali?

Facciamo tutto questo perché crediamo che solo apparendo in un certo modo saremo felici. Felici di poterci amare ed essere amati. D’altronde, le modelle e i modelli che vediamo sulle pubblicità, così come gli influencer sui social network, sono sempre sorridenti. Perfetti e sorridenti, quindi felici! Ma non funziona proprio così. La felicità apparente non sempre rispecchia una felicità interna.

In che modo un vestito o un modo di truccarti può dire qualcosa su di te? La copertina di un libro racconta solo una piccolissima parte delle pagine che contiene. Perché noi esseri umani pensiamo, invece, che la nostra essenza sia nella nostra “copertina”?

Quando ho affrontato questo discorso con altre persone, spesso mi sono sentito dire che il modo in cui ci vestiamo esprime la nostra personalità. In parte sono d’accordo ma proprio perché anche una copertina esprime in parte l’essenza di un libro.

Vorrei davvero credere che per le persone sia così, ovvero che il modo in cui appaiono dica qualcosa sulla loro vera natura. Ma poi mi guardo intorno e vedo persone vestite tutte nello stesso modo. Ricordo quando ero un ragazzino e a Torino tutti compravano la stessa maglietta con lo stesso logo dallo stesso negozio. Crescendo, ho visto mode arrivare e sparire nel nulla, assecondate da milioni di persone che indossavano certi vestiti e accessori solo perché di tendenza.

In che modo esprimi la tua personalità decidendo di avere il taglio di capelli che hanno altre migliaia di ragazze? In che modo esprimi la tua vera natura indossando quei jeans strappati che indossano tutte? In che modo stai esprimendo la frequenza a cui vibri, quella unica che appartiene solo a te, se ti vesti come fanno tutti gli altri, seguendo linee guide stabilite dai pochi padroni della moda?

La verità è che abbiamo paura dell’isolamento. Per quanto sia bello raccontare la storiella dell’outsider che va contro tutto e tutti, la maggior parte delle persone ha paura di sembrare diversa e restare sola. Ecco perché sente il bisogno di omologarsi. Questo è il principio in base al quale la maggior parte della gente sceglie come vestirsi ogni mattina, non certamente per esprimere la propria essenza.

La felicità ti porta la bellezza, non il contrario

Come si combatte tutto questo? Attraverso l’amore. L’amore è la risposta che ho trovato nella mia ricerca delle coordinate della felicità ed è una risposta universale. Non sbagli mai ad amare, soprattutto ad amare te stesso.

Impara a innamorarti di te quando non hai un filo di trucco, quando non indossi i tacchi alti o il completo costoso. Impara ad amarti quando ti svegli al mattino, hai i capelli arruffati e gli occhi gonfi. Impara a guardarti allo specchio anche quando sei vestita alla perfezione. Impara ad amarti quando piangi e quando porti il cane a spasso al mattino.

Attraverso piccoli gesti di amore e apprezzamenti per te, scoprirai una verità straordinaria: puoi amare te stessa indipendentemente dal tuo aspetto. Il tuo corpo non è la tua essenza, ma uno strumento.

La vera bellezza appartiene a chi riesce ad essere se stesso. Prenditi cura di ciò che hai dentro e il tuo aspetto fisico cambierà di conseguenza. Non è la bellezza a portarti la felicità, è la felicità a generare in te la bellezza più grande che ci sia: quella che appartiene a chi sorride perché ha finalmente imparato ad accettarsi.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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