Una preziosa lezione buddhista: non provare a cambiare gli altri, cambia te stesso

Per quanto l’essere umano possa migliorare le proprie condizioni di vita attraverso il progresso tecnologico, ci saranno sempre degli ambiti della vita in cui solo l’introspezione e la pratica introspettiva quotidiana sono in grado di fare la differenza.

È questo il caso della crescita personale: puoi possedere tutti gli oggetti che vuoi, puoi avere un’automobile potente e costosa in garage, l’ultimo modello di smartphone e vestiti inaccessibili alla maggior parte delle persone ma tutto questo non ti aiuterà a diventare una persona migliore o a trovare lo scopo della tua vita.

Personalmente, come spiego in più parti del mio libro, credo che il materialismo non ti possa neanche aiutare a raggiungere la vera felicità, perché si tratta di un processo che ognuno di noi deve affrontare con le proprie forze. Non ci sono scorciatoie per la felicità.

Il discorso è molto simile anche per un altro aspetto della vita che da sempre genera infelicità nell’essere umano: il rapporto con le persone.

È giusto cambiare gli altri?

In questo caso la tecnologia ha reso tutto ancora più difficile, perché la diffusione degli smartphone e la conseguente dipendenza che hanno creato hanno isolato le persone, rendendole incapaci di parlare serenamente, passare del tempo di qualità e vivere esperienze positive con gli altri.

Per questo motivo, è aumentato il numero di individui che si sentono soli contro il mondo. Incompresi, abbattuti e senza alcuna fiducia nel prossimo, sono ormai rassegnati al fatto che le persone non cambieranno mai e continueranno a ferirli e a renderli infelici.

Come si rivolve questa situazione? Molti pensano che l’unica soluzione sia cambiare le persone. Modellarne il carattere, le idee e il comportamento per fare in modo che smettessero di ferirci.

Ma è davvero possibile? E soprattutto, è giusto cambiare le persone? 

Sono domande difficili e scomode, a cui il buddhismo dà una risposta che reputo molto interessante: se le persone che hai al tuo fianco ti deludono costantemente, ti fanno stare male e rendono miserabile la tua vita, non dovresti provare a cambiarle. Il segreto è imparare a cambiare noi stessi.

La lezione buddhista di Thich Nhat Hanh

Thich Nhat Hanh è uno dei maestri buddhisti più amati al mondo (ne avevo già parlato in questo articolo). L’anziano vietnamita vive da tanti anni in Francia, dove ha fondato il Plum Village, una sorta di santuario dove ha formato innumerevoli monaci buddhisti e dal quale diffonde la sua visione della vita.

Alcuni anni fa, un ragazzino presente a uno dei suoi discorsi gli chiese come potesse risolvere i problemi con suo padre, un uomo scorbutico e incapace di dargli alcun affetto. La risposta più scontata nel nostro mondo occidentale sarebbe di non vederlo più, chiudere tutti i ponti e far morire immediatamente il rapporto.

La risposta di Thich Nhat Hanh fu invece completamente diversa. Iniziò con questo ragionamento:

Per capire la giusta risposta, dobbiamo guardare in maniera approfondita al rapporto che c’è tra noi e l”‘altro”. Che sia padre e figlio, madre e figlia, partner e partner… se hai difficoltà con un’altra persona, la prima cosa che devi fare è guardare profondamente dentro di te, per capire la connessione che hai con l’altro. Perché “l’altro” non esiste solo fuori di noi, ma anche dentro di noi. Ognuno di noi ha un padre, una madre e un partner dentro di sé, anche se nel mondo fisico non ci sono più o non li vediamo da anni. Le persone che fanno parte della nostra vita sono presenti in ogni cellula del nostro corpo, sempre. Ecco perché la prima cosa da fare se vogliamo cambiare il rapporto negativo che abbiamo con una persona è rivolgere le nostre attenzioni dentro di noi. Non andare a andare a parlare con queste persone ma provare a mettere in atto un cambiamento dentro

Secondo il monaco buddhista, quando conosciamo una persona e la frequentiamo, essa diventa parte della nostra interiorità. Attraverso i ricordi, le sensazioni, le esperienze e i pensieri, entra a far parte di noi per sempre. Secondo questa filosofia buddhista, l’errore più grande che possiamo fare per risolvere un problema relazionale che abbiamo con una persona, è pensare che essa esista solo fuori da noi.

Thich Nhat Hanh dice che ci sono due passi da seguire per cambiare il rapporto che abbiamo con una persona: il primo è interrompere il Samsara, il ciclo vitale; il secondo è cambiare dentro di noi senza provare a cambiare gli altri.

Samsara, il ciclo di vita, morte e rinascita

A proposito del bambino che ha un rapporto difficile con il padre, Thich Nhat Hanh disse:

Se vuoi cambiare tuo padre, dovresti provare a cambiarlo dentro di te. Cambia il padre che hai dentro. Se non lo fai, crescerai e diventerai esattamente come lui. Succede da sempre, è quello che nel buddhismo chiamiamo Samsara, il ciclo di vita, morte e rinascita. Se non effettui un cambiamento interiore, se non ti impegni a cambiare tuo padre dentro di te, diventerai esattamente come lui, non solo con il tuo corpo ma anche con il modo di comportarti. Se non vuoi che succeda, devi prima di tutto cambiare tuo padre dentro di te. E quando ce la farai, lui non rientrerà più nel Samsara e non trasmetterai i suoi tratti ai tuoi figli. Poni fine al ciclo del Samsara, è questo il primo passo.

Il secondo passo: cambia te stesso e gli altri cambieranno di conseguenza

Il secondo passo, che forse è anche il più difficile, è imparare a cambiare. Non a cambiare gli altri ma cambiare se stessi. Se ci riesci, se riesci a farlo senza secondi fini, anche le persone che fanno parte della tua vita cambieranno.

Quando il padre interiore è stato cambiato, sarà molto più facile cambiare il padre esteriore. Lo so per esperienza. Gli altri sono già dentro di noi e noi dobbiamo cambiarli dentro di noi innanzitutto. Se il tuo partner non cambia, non pensare che lui e lei esistano solo fuori di te. Il tuo partner è dentro di te. Se divorzi da lui o lei, resterà sempre dentro di te. Non c’è verso: anche dopo il divorzio, non sarai mai solo, non lo rimuoverai mai da te stesso. Prima di fare qualcosa con la persona all’infuori, quindi, prova a mettere in atto un cambiamento dentro. Con questa pratica possiamo riuscire a trasformarci e a diventare una versione nuova di noi. Ti assicuro che in questo modo le persone, osservando il nostro modo differente di comportarci e di vivere, cambieranno di conseguenza. Non cambi le persone con le parole, le cambi con i comportamenti, con il tuo modo di rispondere a ciò che ti fanno. Perché le persone hanno un’intelligenza primordiale e si adatteranno sempre al tuo cambiamento

Secondo Thich Nhat Hanh, quindi, il segreto per migliorare il proprio rapporto con gli altri è interrompere il ciclo del Samsara per evitare di diventare chi disprezziamo. Successivamente, dovremmo sforzarci di cambiare dentro.

Può sembrare un atteggiamento di debolezza e molti potrebbero pensare: “Ma come? C’è quella persona che mi ferisce continuamente e devo essere io a cambiare?

È proprio così: se vuoi che una persona cambi, devi cambiare i tuoi comportamenti, il tuo modo di vivere, il tuo modo di rapportarti con essa. È la stessa filosofia che hanno adottato molti grandi pensatori pacifisti: invece di imporre con violenza le loro idee agli altri, si sono limitati a cambiare il loro modo di comportarsi.

Le persone non vanno cambiate con la forza

Questo comportamento, funziona anche nei rapporti tra le persone: il tuo partner non ti dà le attenzioni che vorresti? Non pretenderle, non chiedergli continuamente di cambiare ma cambia te stessa e comportati in modo tale da risvegliare la sua coscienza. Se cambi il tuo modo di interagire, parlargli, vivere e affrontare la quotidianità, capirà i tuoi bisogni. Funziona meglio di un milione di parole urlate.

C’è una persona nella tua vita che ti maltratta psicologicamente e fa leva sulle tue debolezze? Non chiedergli in lacrime di smetterla ma cambia dentro e comportati in maniera totalmente diversa. Anche questa persona si adatterà di conseguenza e cambierà.

Hai un figlio adolescente che non ti ascolta? Non provare a cambiarlo ma cambia tu in primis; noterà la tua mutazione e si comporterà di conseguenza.

Il buddhismo ci insegna che le persone non vanno cambiate con la forza. Non servirebbe a nulla, se non a perderle giorno dopo giorno, mentre ci annuiscono e ci mostrano un sorriso falso.

Tu hai il diritto di cambiare una sola persona: te stesso. Se ci riesci, attraverso un allenamento quotidiano e un grande impegno, le persone che hai intorno cambieranno di conseguenza e di loro spontanea volontà. Così troverai una felicità genuina nel relazionarti con loro.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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