Sto scrivendo queste parole dal mio ufficio/casa mobile. Si chiama Bruto, o almeno, questo è il nome che ho dato al camper del 1983 che ho acquistato l’anno scorso quando ho deciso che mi sarebbe piaciuto esplorare l’Europa.
Mi trovo da qualche parte tra Valencia e Alicante, il mare è vicino e si sente il suono delle onde, il sole splende in cielo e sono profondamente grato di essere vivo e poter vivere un’esperienza come questa.
Quando mi fermo a pensarci, mi rendo conto che ho viaggiato in tanti modi diversi (e se hai letto il mio libro “Le coordinate della felicità” sai bene cosa intendo) ma non c’è niente di simile a un viaggio on the road.
Non esiste un tipo di viaggio capace di darti queste sensazioni e farti sentire vivo in questo modo. Che sia in camper, in auto o in moto, dovresti davvero fare un viaggio on the road almeno una volta nella tua vita. Sono sicuro che sarà il primo ma non l’ultimo.
L’anti-vacanza: viaggiare on the road per uscire dalla comfort zone
Ci sono viaggi e ci sono vacanze. Le vacanze sono trasferte in luoghi più o meno lontani durante le quali la parola d’ordine è relax. Non c’è reale scoperta del luogo, non c’è una vera esplorazione, è semplicemente un’esperienza volta a generare il massimo comfort. Non c’è nemmeno molta consapevolezza e infatti spesso le vacanze generano sprechi e sfruttamento (vedi gli odiosi tour con gli animali).
Viaggiare è un’altra cosa, specialmente on the road.
Significa allontanarsi dai mille comfort di cui già godiamo a casa e immergerci in una nuova realtà. Vuol dire rischiare, mettersi in gioco, accettare che non tutto vada sempre come da programmi, abbracciare il diverso. Il vero viaggio è quello in cui esci dalla tua comfort zone e ti rendi conto che non stai solo scoprendo il mondo, ma anche te stesso.
Un viaggio on the road ti sradica dalle tue abitudini e ti porta in un mondo nuovo, dove le sfide sono all’ordine del giorno. Una gomma a terra, perdersi in mezzo al nulla, arrivare per caso in una città mai vista prima, chiedere aiuto alla gente del luogo… all’inizio potresti chiederti perché tu non abbia scelto di fare una vacanza ma dopo qualche giorno ti renderai conto che è proprio quando affronti e superi le difficoltà che la strada ti mette davanti che stai vivendo davvero.
È pura libertà
Il vero motivo per cui ti innamori di un viaggio on the road è però un altro: la libertà. Viaggiare a bordo di un mezzo proprio significa assaporare una libertà meravigliosa, quella che ha ispirato libri come “Sulla strada” di Jack Kerouac.
D’altronde, significa niente code in aeroporto, niente attese infinite, nessuno che ti dica a che ora devi presentarti in un certo, né quando devi fermarti o quando ripartire. Forse l’unica cosa che potrebbe servirti per un viaggio on the road è un navigatore satellitare. Oppure potresti anche farne a meno, perché il bello di questa avventura è perdersi.
Ci sei tu, c’è la strada, c’è il tuo veicolo ed eventualmente la giusta compagnia: questa è pura libertà. E la forma di libertà più bella, quando viaggi, è quella di scegliere. Scegliere di fermarti per qualche giorno in quella piccola cittadina di cui non conoscevi nemmeno il nome ma ora sei innamorato e di non passare nemmeno per quel luogo turistico che tutti definiscono imperdibile.
Scegliere di viaggiare in piena notte e rilassarti al mattino, oppure di guidare per ore e ore e poi fermarti a lungo. Scegliere di esplorare le zone genuine, lontane dalle rotte del turismo.
Viaggiando on the road puoi fare quello che vuoi, ascoltando il tuo cuore e quello di chi condivide il viaggio con te. Nessun’altra tipologia di viaggio ti dà questa possibilità.
È fatto su misura per te
Proprio perché un viaggio on the road è pura libertà, puoi costruirlo intorno alle tue preferenze. Ami la vita di mare? Puoi restare solo sulla costa. Ti piacciono le montagne? Puoi inerpicarti in altura. Vuoi stare a contatto con la natura? Puoi fermarti in mezzo al verde per mangiare o dormire. Vuoi visitare una città che ti ispira da sempre? Puoi farlo!
Molto spesso quando viaggi in maniera tradizionale devi per forza di cose affidarti a degli intermediari che ti aiuteranno ma al tempo stesso decideranno al tuo posto. Ti costringeranno a fare certe cose, a rispettare certi orari e un certo itinerario. Un viaggio on the road, invece, è fatto su misura per te perché l’unica persona che ha il potere di organizzarlo e pianificarlo sei tu.
E anche se è vero che spesso un viaggio on the road è duro, ti offrirà delle ricompense uniche. La mia preferita è la possibilità di svegliarmi ogni giorno con un orizzonte diverso.