Il paracadute dell’anima: buttati, scoprirai di essere più forte di quanto credi

Ognuno di noi ha un paracadute. Non si vede, non si può toccare, però c’è.

Io lo chiamo il “paracadute dell’anima” e sono convinto che ce lo portiamo dietro dal giorno in cui nasciamo a quello in cui lasciamo questa Terra. Come un vero paracadute, serve solo in rare occasioni, ma sono occasioni importanti. Quelle che potrebbero cambiare per sempre la vita.

Il paracadute dell’anima

Puoi immaginare il funzionamento del paracadute dell’anima come quello di un normale paracadute: all’inizio è chiuso dentro una specie di zainetto alle tue spalle, poi, quando lo azioni, si apre una ampia vela che rallenta la tua caduta fino a trasformarla in una dolce discesa.

La differenza sta nel fatto che il paracadute dell’anima non viene utilizzato dopo essersi lanciati da un aeroplano in volo. Serve, invece, per lanciarsi in quelle situazioni e possibilità che ti terrorizzano, ti agitano al punto di paralizzarti e soprattutto ti fanno sentire piccolo e insignificante.

Sai quando ti ritrovi a fantasticare su un tuo grande sogno ma poi scuoti la testa e ti dici: “Ma dove voglio andare? Meglio smettere subito“. Ecco, quelli sono i momenti in cui probabilmente dovresti buttarti e utilizzare il tuo paracadute dell’anima.

Se non lo fai, è solo per un motivo: non sai di averlo.

Hai già tutto ciò che ti serve, ma non lo sai

Se non è un vero paracadute, che cos’è il paracadute dell’anima? Vedila in questo modo: è un insieme di caratteristiche della tua persona che ti permettono di affrontare le situazioni più difficili con una forza ben superiore a quella che credevi di avere.

Dentro il tuo paracadute dell’anima ci sono la tua resilienza, l’amore per te stesso, il desiderio di essere felice e soprattutto tutta l’esperienza che hai ricavato da ogni singola delusione della tua vita.

Ma non solo: contiene anche la tua sensibilità, il tuo ingegno, il tuo intuito, la tua intelligenza emotiva, la tua stabilità. Lì dentro si trovano tutte quelle tue caratteristiche che nella routine quotidiana, scandita da abitudini che ti spengono e responsabilità che ti tolgono il fiato, non ti ritrovi mai a dover utilizzare.

E quindi ti dimentichi di averle e alla fine ti convinci di non averle mai avute. Così, quando ti trovi in una situazione diversa dal solito, ti fai dominare dalla paura e indietreggi.

Succede soprattutto quando la vita ti mette di fronte a una nuova possibilità. Ecco, in quei casi vorresti buttarti. Magari è un nuovo lavoro, magari è la possibilità di mollare tutto e prenderti un anno sabbatico, magari è anche semplicemente il desiderio di alzarti e presentarti a quella persona che ti piace. Magari è quel “ti voglio bene” che non hai mai ricevuto da tuo padre e che vorresti dirgli prima che sia troppo tardi, ma proprio non ce la fai.

In questi casi il tuo cuore ti urla di farlo, ma la tua mente, stanca, confusa e impaurita dopo anni nella comfort zone, ti blocca. Ti fa credere di non essere abbastanza.

Per utilizzare una metafora in tema, la tua mente ti trattiene a bordo dell’aeroplano senza darti la possibilità di goderti la discesa. E tu, quindi, non puoi fare altro che guardare la meraviglia del mondo là fuori da dietro un finestrino.

Il rischio più grande che corri è quello di essere felice

Il paracadute dell’anima è lì con te, ma non lo usi. C’è chi non lo usa mai, per tutta la vita. C’è chi non tira mai fuori quella forza che ognuno di noi ha ma che pochissimi sanno di avere. C’è chi ha dovuto subire così tanto nella vita che ha la potenza di un uragano, e invece crede di poter essere, al massimo, una leggera brezza insignificante.

La società in cui viviamo non ti aiuta. Nessuno ti ha mai detto, a scuola, di brillare della tua luce. Nessuno ti ha mai insegnato a credere in te stesso e a costruirti un percorso esistenziale unico e inimitabile. Al contrario, ogni giorno ricevi segnali che ti spingono a restare sul sentiero sicuro, anche se ti deprime. A preferire la sopravvivenza invece di rischiare.

Ma in fondo, cosa significa rischiare? Spesso vuol dire fare qualcosa che ci sembra più grande di noi. Per molti, rischiare vuol dire quasi sicuramente fallire. Ma non hai pensato che, forse, rischiare significa qualcosa di diverso?

Magari ti butti, contro il parere di tutti, e mentre stai cadendo nel vuoto scopri di avere il tuo paracadute dell’anima. Lo azioni e ci trovi dentro tutto quello che ti serve, né più né meno: la tua capacità di resistere agli urti della vita, la tua intelligenza, il tuo spirito avventuroso, la tua abilità nell’affrontare i cambiamenti, la tua forza.

Fidati di uno che quel paracadute dell’anima lo ha azionato più e più volte nella vita: buttati e goditi la discesa.

A volte devi semplicemente ribellarti e credere in te stesso. Lasciare la confortevole cabina dell’aereo, buttarti nel vuoto e sperare che il tuo paracadute funzioni. Ora ne sono certo: tutti ne abbiamo uno. Quando mi lanciai, solo pochi anni prima, provai immediatamente paura perché mi sembrava di aver fatto un’idiozia. Precipitavo nel vuoto e pensavo che mi sarei schiantato. Poi trovai il mio paracadute, lo attivai ed iniziai a godermi il panorama durante la lenta discesa. Da quel momento mi sono riempito gli occhi della bellezza del mondo, osservando paesaggi che molti si limitano a sognare. Ho fatto esperienze molto intense che hanno stravolto le mie convinzioni e mi hanno mostrato realtà che non avrei mai nemmeno immaginato. Ho conosciuto persone che sono entrate nel mio cuore per restare, persone che non avrei incontrato se non fossi partito. “Le coordinate della felicità

Sai qual è il rischio più grande che corri quando decidi di cambiare? Il rischio di essere felice.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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