• 2 settembre 21:00 Desio presso Parco Tittoni SOLD OUT
  • 6 settembre 21:00 Boves presso Equo Festival SOLD OUT
  • 13 settembre 20:30 Verona presso Om Festival SOLDOUT
  • 14 settembre 19:30 Milano presso Festival il tempo delle donne per partecipare qui 
  • 15 settembre 15:00 Marina di Ravenna presso Kalemana Festival per partecipare qui 
  • 18 settembre 20:00 Muralto Locarno, Svizzera per partecipare qui
  • 19 settembre 21:00 Vicopisano presso Le parole contano per partecipare qui
  • 20 settembre 18:00 Ferrara presso Associazione Nuova Terraviva per partecipare qui
  • 21 settembre 14:30/15:30 Cesena presso Macrolibrarsi Festival per partecipare qui
  • 22 settembre 21:00 Padova presso Festival Consapevolezza per partecipare qui

Il firmacopie si terrà solo prima dell'evento, a partire dalle ore 19:00 fino alle 20:30. Presso la location sarà possibile acquistare i miei libri.

  • 28 settembre 18:00 Mestre presso Festival delle Idee per partecipare qui
  • 1 ottobre 17:30 Brescia presso Festival Librixia per partecipare qui
  • 6 ottobre Marina di Bibbona presso SurfWeek Festival *presto i dettagli
  • 9 ottobre 14:00/15:00 Rimini presso TTG book&go per partecipare qui
  • 25 ottobre Bari presso Storytellers Festival per partecipare qui

Lavorare viaggiando e vivere delle proprie passioni: la storia di questa coppia ti ispirerà

Ci sono tanti motivi per cui potresti fallire. Puoi fallire perché hai fatto il passo più lungo della gamba,  perché hai avuto sfortuna, perché la tua idea non era abbastanza buona, perché non sei stato abbastanza bravo. Ma c’è un solo modo in cui puoi essere certo di fallire: non provandoci.

Come scrivo nel mio libro:

Fallire non significa essere un fallito. Significa credere di poter cambiare le cose, mettersi in gioco per qualcosa di importante, provarci sempre e comunque. C’è da esser fieri dei propri fallimenti, come se fossero cicatrici da mostrare con orgoglio, e invece ne abbiamo una paura tremenda. Ci vergogniamo profondamente, quando la vergogna dovrebbe appartenere a coloro che non rischiano mai, a coloro che hanno barattato i loro sogni con la sicurezza di un’esistenza piatta e incolore.

 

Tratto da “Le coordinate della felicità

Posso assicurarti che non riuscirai a realizzare tutti i tuoi sogni. Qualche tuo progetto non andrà come speravi. Ma se vuoi essere sicuro al 100% di non poter realizzare un sogno, devi fare solo una cosa: non provarci nemmeno.

Allo stesso tempo, il primo passo verso un qualsiasi tipo di successo è sempre quello: provarci. Buttarsi e vedere cosa succede. Ci insegnano che la paura più grande è quella di fallire quando in realtà dovremmo solo temere i rimpianti.

Se hai un sogno in cui nessuno crede, fai comunque di tutto per realizzarlo. Per esperienza personale so che a volte sono proprio gli obiettivi meno realizzabili quelli che ti danno le maggiori soddisfazioni. E al di là della mia storia ce ne sono tante che lo dimostrano in modo inequivocabile.

Quella di Eamon e Bec, ad esempio. La storia di una giovane coppia canadese che ha deciso di seguire tutti i sogni che aveva fino a realizzare una vita da favola.

IG @rebeccamoroney

Prima colleghi, poi amici, poi innamorati in viaggio

Fino a qualche anno, Eamon e Bec lavoravano in una grande azienda di marketing di Toronto. Non si conoscevano e avevano un’esistenza piuttosto normale, fatta di quella routine che appartiene a milioni di persone: lavoro, casa, poco tempo per le proprie passioni e un paio di viaggi all’anno.

Poi, un giorno, Eamon e Bec si sono incontrati, proprio sul posto di lavoro.

Lavoravamo entrambi per una grande azienda canadese nel campo del marketing“, spiega Eamon sul canale YouTube della coppia. “Io ottenni una promozione, mi dissero che avrei gestito un intero gruppo di lavoro. Tuttavia, pur essendo il responsabile, non fui io a scegliere i membri. Mi dissero che li avrebbe scelti il team leader, che si rivelò essere questa bellissima ragazza che oggi è la mia ragazza”.

Non fu un colpo di fulmine, anzi. All’inizio i due non andavano nemmeno particolarmente d’accordo. Poi divennero amici, senza secondi fini. A far scoppiare l’amore fu un viaggio. Quando viaggi puoi essere te stesso, senza filtri e maschere. Eamon e Bec si sono aperti, si sono conosciuti per davvero e si sono piaciuti. Viaggiare ha anche questo potere.

“Sinceramente pensavo di non essere alla sua altezza”, dice Eamon ridendo. “Quindi non ci avevo mai nemmeno pensato. Inoltre ero anche il suo capo, pertanto non sarebbe stato il massimo… però diventammo amici e un giorno le dissi che desideravo fare un viaggio da backpacker nel sud-est asiatico. Lei mi chiese se poteva venire e poco dopo partimmo insieme”.

Durante quel viaggio, Eamon e Bec hanno smesso di essere amici. Sono diventati qualcosa di più.

“All’inizio pensavo che far venire Bec con me avrebbe rovinato il mio grande viaggio in solitaria nel sud-est asiatico”, dice Eamon ridendo. “E invece in quel viaggio ci siamo innamorati profondamente l’uno dell’altra e abbiamo capito che avremmo voluto continuare a vivere e viaggiare insieme”.

IG @rebeccamoroney

Per chi riesce ancora a sognare, tutto è possibile

L’amore ha il potere di stravolgere la tua vita. L’amore può fare qualsiasi cosa. Può farti esplodere di felicità e scombussolare ogni aspetto della tua esistenza.

Quando sono tornati dal loro viaggio nel sud-est asiatico, Eamon e Bec non riuscivano più a trovare la serenità che avevano in precedenza. Ora che erano fidanzati e avevano viaggiato insieme, volevano continuare a fare quello: passare tempo insieme ed esplorare il mondo.

Di fronte a questo desiderio, la maggior parte delle persone rinuncerebbe. Penserebbe che sia impossibile trovare il modo di vivere in questo modo senza essere milionari. Ma poi ci sono i sognatori, per cui nulla è impossibile. E la giovane coppia canadese appartiene certamente a questa categoria.

Ci sono molti modi per lavorare viaggiando. Io ci sono riuscito diventando un nomade digitale ma si può fare in mille altri modi. Certo, se chiedi in giro probabilmente molti ti diranno che è una follia, ma a volte è importante smettere di ascoltare gli altri, smettere di farsi influenzare dal loro pessimismo.

Eamon e Bec hanno ascoltato il loro cuore e hanno provato a fare di una loro grande passione un lavoro, un modo per guadagnarsi da vivere ed essere contemporaneamente felici. Ma prima bisogna fare un passo indietro.

IG @rebeccamoroney

Un anno in Australia

Nel 2012, al ritorno dal loro viaggio nel sud-est asiatico, decidono di fare una follia: abbandonare il lavoro sicuro nella grande azienda di Toronto e partire per l’Australia. Un percorso simile al mio e a quello di migliaia di expat: la loro idea era di andare nel paese dei canguri, viaggiare e lavorare per un anno e poi valutare il da farsi.

“A Melbourne ci siamo ritrovati a lavorare in una caffetteria“, scrivono sul loro sito. “La cultura del caffè è fortissima in Australia e così ci siamo immersi completamente in quell’ambiente lavorativo nuovo. Abbiamo scoperto che esistono tantissimi tipi di caffè ma in realtà siamo rimasti molto affascinati dal tè“.

I due si sono appassionati alla “tea culture”, la cultura del tè. In particolar modo al Chai, una tipologia di tè di cui si sono follemente innamorati.

“Lavorando nella caffetteria di Melbourne abbiamo scoperto che il tè chai non è quello pieno di sciroppo di Starbucks ma che dovrebbe sempre essere fresco e a base di spezie vere, foglie di tè vere e radici di zenzero“, spiegano.

IG @eamonandbec

L’amore per il Chai Tea, l’India e il Nepal

Quando la loro esperienza in Australia è giunta al termine, la coppia ha preso un’altra decisione che molti avrebbero giudicato come assurda: invece di tornare in Canada sono andati in India e in Nepal. Sempre sulle tracce del loro amato Chai Tea.

“In Nepal e in India abbiamo sviluppato un grande amore per il Chai. Lo abbiamo bevuto dai coltivatori locali, i quali aggiungono una spezia segreta alla ricetta. Il Chai è molto più di una bevanda, è un rituale. In India e in Nepal abbiamo deciso che sorseggiare il Chai sarebbe diventato un momento importante della nostra giornata”.

Solo dopo aver passato mesi e mesi all’estero, tra Australia, Nepal e India, Eamon e Bec hanno fatto ritorno in Canada. Avendo finito i risparmi, per un periodo si sono messi a lavorare, non potendo più contare sulla carriera sicura che avevano abbandonato.

IG @rebeccamoroney

Chaiwala Chai, il loro laboratorio di tè

Eamon lavorava come barista in un locale molto frequentato di Toronto ma notava ogni giorno quanto fosse inesistente una sorta di etica legata al tè: non c’era alcuna attenzione per questa bevanda da parte della proprietà, non c’era rispetto per gli ingredienti. Non c’era traccia della genuinità del tè, ciò che invece lui e la sua fidanzata avevano visto e provato personalmente in Nepal e in India.

“Un giorno Eamon è tornato a casa, ha preso un po’ di spezie, le ha pestate e ci ha fatto un té. Così è nata Chaiwala Chai“, spiega Bec.

Chaiwala Chai è l’azienda che la coppia ha aperto pochi anni fa. Si tratta di un laboratorio di produzione di Chai Tea che si trova a Toronto. I due hanno dedicato tanto tempo e risorse al loro progetto, hanno utilizzato tutti i loro risparmi e chiesto prestiti per poter avviare il business.

La loro attività ha ingranato fin da subito e oggi hanno clienti (privati e aziende) in tutto il mondo. Ricevono migliaia di ordinazioni e il loro Chai Tea è anche stato votato come il miglior tè “made in Canada”.

IG @rebeccamoroney

La Vanlife

Due giovani imprenditori, due giovani innamorati, due sognatori che hanno realizzato il loro sogno. Nei loro panni, moltissime persone si sentirebbero “arrivate“. Ma Eamon e Bec avevano appena iniziato, perché dopo essersi “inventati” un lavoro che li rende profondamente felici, hanno deciso di dedicarsi alla loro passione per il viaggio.

Come si può viaggiare e lavorare contemporaneamente? Come detto, si può seguire un percorso da freelance oppure si può fare come hanno fatto Eamon e Bec, che hanno deciso di gestire la loro attività in remoto.

“Ci siamo resi conto che la maggior parte del lavoro poteva essere delegata oppure poteva essere svolta in remoto“, raccontano. “Ci siamo detti: perché non viaggiare e gestire gli ordini, l’inventario e l’assistenza ai clienti in remoto? Così è nata l’idea del van“.

La coppia era affascinata dalla prospettiva di viaggiare per lunghi periodi in van e anche in questo caso ha deciso di non lasciare quel sogno chiuso nel cassetto: hanno trovato un van, lo hanno camperizzato personalmente e poi sono partiti per il loro primo viaggio.

“Quando abbiamo comprato il van, mia sorella aveva appena comprato casa con il mutuo e mio fratello lo stava pagando già da diversi anni”, ricorda Bec. “Un giorno siamo andati al pranzo della domenica a casa dei miei e lo abbiamo annunciato a tutti, ma a modo nostro: abbiamo detto che avevamo appena comprato una casa e tutti erano contentissimi per noi. Poi gli abbiamo detto che era una casa, ma su ruote! Mio padre ci è rimasto, mia madre l’ha presa meglio. Il fatto è che se le persone vi vogliono bene, vi vogliono felici. Sempre e comunque”.

IG @eamonandbec

Lavorare viaggiando in van

Negli ultimi anni, Eamon e Bec hanno vissuto e viaggiato in van per il Nord America, documentando la loro vita alternativa attraverso il loro canale YouTube (seguito da centinaia di migliaia di persone). Una vita on the road senza mai smettere di lavorare e guadagnarsi da vivere, proprio quella prospettiva che ancora troppe persone ritengono irrealizzabile.

Ci sono un milione di modi per guadagnare soldi su internet in remoto al giorno d’oggi“, spiegano in uno dei loro video. “Il classico impiego dalle 09:00 alle 17:00 non è l’unica opzione, il mondo del lavoro sta cambiando lentamente. Noi abbiamo fondato una compagnia di tè, produciamo tè a Toronto, abbiamo il nostro laboratorio dove ci lavorano alcune persone. È un lavoro che ci appassiona e per questo motivo non ci pesa assolutamente occuparcene ma è comunque un lavoro. Non possiamo mollare tutto e girare il mondo intero in van, però possiamo fare lunghi viaggi. Ad esempio, ora siamo on the road da due mesi. La prossima settimana torneremo a Toronto. Siamo imprenditori di noi stessi”.

“Si può fare”, prosegue la coppia. “Anche perché cerchiamo di unire il nostro lavoro alla nostra passione. Quando viaggiamo cerchiamo di provare tutti i locali che servono tè di qualità perché così parliamo di noi e del nostro brand ai proprietari, ampliamo il nostro network e stringiamo collaborazioni commerciali”.

IG @eamonandbec

Una storia che dimostra quante possibilità abbiamo

Ricapitolando, Eamon e Bec sono partiti per la prima volta sette anni fa, quando avevano un lavoro normale ed erano amici. In Asia si sono innamorati, di se stessi e del mondo. Hanno deciso di licenziarsi per fare un’esperienza di vita in Australia. Si sono poi innamorati del tè, un amore che li ha portati a visitare l’India e il Nepal.

Poi hanno deciso di fare del tè un lavoro. Hanno lanciato un business di successo e da un paio di anni vivono per una parte dell’anno in van, potendo quindi viaggiare per lunghi periodi. Come se non bastasse, guadagnano anche dal loro canale YouTube e dai libri sulla cucina vegana che scrivono (entrambi vegani, altra passione che stanno monetizzando).

Una storia di grande ispirazione: se vuoi cambiare vita, puoi farlo. Ci sono centinaia di esempi di persone che ce l’hanno fatta senza seguire un percorso tradizionale. A volte la felicità è tutta una questione di trovare il coraggio di fare il primo passo e crederci sempre.

Potresti fallire, ma almeno vivrai senza rimpianti. E quando finalmente ce la farai, la tua vita diventerà una storia incredibile, che non avresti immaginato nemmeno nelle tue fantasie più estreme. Come quella di questa coppia di sognatori.

“Vivremo dentro un van finché non ne avremo più voglia. Attualmente ci svegliamo ogni giorno desiderando ancora più Vanlife. Questo è un vero stile di vita, non è solo un modo per risparmiare soldi, è uno stile di vita che ci piace. Non è sofferenza, non è disagio: per noi è pura vita e continueremo finché continuerà a renderci felici”.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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