Quel momento in cui osservi la tua destinazione dall’aereo

Photo by Tim Gouw

Ci sono molti modi in cui si può definire un viaggiatore o una viaggiatrice. A me piace pensare che siamo collezionisti. Proprio così: siamo persone di ogni età, nazionalità e religione che amano collezionare.

Rispetto agli altri, però, non accumuliamo oggetti, se non qualche souvenir a cui siamo particolarmente affezionati.

No, i viaggiatori collezionano qualcosa che non si può comprare: momenti straordinari. Quelli che poi diventano ricordi indimenticabili.

I viaggiatori collezionano momenti

Sono tanti i momenti da collezionare quando viaggia.

Quando ti ritrovi davanti a una vista mozzafiato, ad esempio.

Oppure una cena a base di risate e storie di vita con persone speciali, magari appena conosciute.

O ancora camminare dentro un’antico tempio o in riva al mare al tramonto.

Quelli sono i momenti in viaggio, quelli in cui ti senti esplodere di vita, quando il sogno si è finalmente realizzato.

Poi ci sono altri momenti. Quelli che un viaggio lo precedono o lo seguono.

Ad esempio la sera prima di partire, quando ti senti le farfalle nello stomaco come se fossi innamorato. E in fondo lo sei davvero innamorato. Della vita e del mondo.

Oppure quando torni da un viaggio. Solo un viaggiatore conosce quel momento che fa partire un turbinio di emozioni contrastanti e fortissime.

Ma c’è un altro momento, un po’ meno comune, che accomuna molti viaggiatori e viaggiatrici.

Quando osservi la tua prossima destinazione dal finestrino dell’aereo.

Osservare la tua prossima destinazione dall’aereo

Sei lì, chiuso in quella scatola di metallo con l’aria condizionata che ti fa venire la gola secca.

Hai sonno, hai fame, hai le gambe indolenzite. Non vedi l’ora di poter scendere.

Però ti è andata bene, perché sei sul lato del finestrino. Il lato dei sognatori.

Ed è così che poco dopo l’annuncio del comandante, l’aereo inizia la discesa.

Tu guardi fuori, distrattamente. Ed eccola lì, poco oltre le nuvole, la tua prossima destinazione.

Quello è uno dei “momenti” che solo un viaggiatore conosce.

Hai sognato quel luogo per mesi, se non per anni.

Hai letto guide, guardato video e ascoltato pareri su quel luogo. Ne hai parlato con chiunque fosse disposto ad ascoltarti.

Hai immaginato di esplorarlo in lungo e in largo, assaggiarne i sapori, coglierne le sfumature e scoprirne gli abitanti.

Ti sei riempito talmente tanto la testa di informazioni che a un certo punto ti sei dovuto obbligare a smetterla.

Ti sei detto: “Ora basta, non ne voglio più sapere. Voglio vivere il viaggio e basta“.

E poi, finalmente, ce l’hai davanti.

“È come avere tra le mani il libro del tuo autore preferito”

Non è mai come lo immaginavi, quel posto. Specialmente perché lo vedi dall’alto del cielo ma anche perché quando viaggi la realtà supera ogni immaginazione.

Ma l’emozione che ti procura vedere quel posto di cui tanto hai letto e sentito parlare è indescrivibile.

Anzi, si può descrivere così: è come avere tra le mani il nuovo libro del tuo autore preferito.

Non sai cosa ci sia dentro ma sai già che lo amerai, che ti perderai dentro quelle pagine.

Quando osservi la tua prossima destinazione dal finestrino dell’aereo, il cuore batte a un altro ritmo, la respirazione aumenta e gli occhi diventano grandi, come quelli di un bambino.

Il fatto di essere sul punto di esplorare quel luogo ti fa sorridere.

Proprio come un libro di cui ti sei innamorato già dalla copertina, vorresti iniziare subito scoprirlo ma al tempo stesso vuoi prolungare ancora un po’ l’attesa.

Una sorta di masochismo che appartiene solo a noi viaggiatori: quando ti vuoi prendere ancora qualche secondo prima di un timbro sul passaporto, un addio, un check-in, un boccone.

La mia dedica d’amore a un’isola magica

Quel momento in cui guardi la tua destinazione dal finestrino di un aereo vorresti che tutto si fermasse, per poterti preparare al meglio, come un innamorato al primo appuntamento.

Quel momento in cui ti dimentichi persino di essere su un aeroplano, perché da lassù sei così emozionato che ti sembra di essere sulle nuvole. Il tuo cuore, sicuramente, sta volando più alto ancora.

Personalmente, ho provato tutto questo molte volte nella mia vita. Ma mai come quella volta in cui ho visto per la prima volta un’isola indonesiana che mi è entrata nel cuore.

Come racconto nel mio libro “Le coordinate della felicità“, Bali mi ha cambiato la vita. Lì ho scelto di passare il mio tempo, perché lì mi sono sentito a casa fin dal primo momento. Fin da quando l’ho vista dal finestrino dell’aeroplano.

E alla fine mi ha donato molto più di quanto potessi anche solo immaginare, come solo certi posti sanno fare. Quelli che, indipendentemente da dove vivi e dal tuo percorso su questa Terra, rimarranno sempre i tuoi posti sacri.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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