Ci sono molti modi per mettere alla prova una relazione. C’è chi dice che sposarsi e convivere sia il test decisivo. Per altri è avere figli. Per altri ancora è “resistere” al passare del tempo, come se l’amore fosse una sofferenza.
Personalmente sono convinto che ci sia un modo molto più semplice ed efficace per capire quanto è solida una relazione: un viaggio vero. Non il viaggio di nozze che fai dopo il matrimonio, ma quelli che fai prima. E con “vero” non intendo una vacanza a base di relax, ma un’avventura, un’esperienza intensa in cui ogni giorno ci si dedica a spostamenti ed esplorazione.
Non lo dico per sentito dire, ma per esperienza personale. Come racconto nel mio libro “Le coordinate della felicità“, negli ultimi nove anni della mia vita ho avuto la fortuna di vivere all’estero e viaggiare con la mia compagna Claudia.
Insieme siamo partiti per l’Australia con le tasche vuote e il cuore pieno di sogni. Insieme abbiamo deciso di trasferirci in Canada su due piedi, in piena notte. Insieme siamo diventati nomadi digitali e abbiamo viaggiato in lungo e in largo per l’Asia.
Ne abbiamo passate tante, insieme. Abbiamo viaggiato su aerei, bus, navi, treni, motociclette e automobili. Abbiamo dormito in stanze di hotel piene di comfort, così come sul pavimento di un aeroporto, in guesthouse da pochi euro a notte e dentro una piccola tenda immersa nel verde.
Abbiamo vissuto in case prese in affitto e dentro il nostro camper. Abbiamo nuotato nei tre oceani e chiamato “casa” una decina di luoghi in quattro continenti diversi. Ci siamo riempiti gli occhi di albe e tramonti mozzafiato. Abbiamo fatto trekking entusiasmanti e ci siamo rilassati su spiagge da cartolina.
In base a questa esperienza sono giunto a due conclusioni. La prima è che trovare la persona giusta con cui viaggiare aggiunge vita alla tua vita.
È come vivere due volte, perché senti ogni momento sia con i tuoi sensi sia con quelli della persona che ami. Ogni ricordo è doppiamente intenso, ogni esperienza forte diventa indimenticabile. Guardare il mondo attraverso gli occhi della persona che ami è una di quelle esperienze che danno un senso a tutta un’esistenza.
La seconda conclusione a cui sono giunto è che niente meglio di un viaggio mette alla prova un rapporto di coppia. Mi spingo a dire che se una coppia resiste a un vero viaggio insieme, allora ci sono tutti i presupposti affinché quel rapporto duri a lungo. O per sempre, perché no?
Solitamente prima ci si sposa e poi si va in viaggio. Io credo che sia decisamente meglio viaggiare prima e poi decidere se sposarsi. Ci sono tre motivi per cui ne sono convinto.
3 motivi per cui dovresti viaggiare prima del viaggio di nozze
1. Quando viaggi non puoi che essere te stesso
Nella vita di tutti i giorni si indossano continuamente maschere. Al lavoro ti comporti in un certo modo, al supermercato in un altro, a casa in un altro ancora. Non c’è la necessità di essere pienamente se stessi, quindi spesso si finge di essere diversi. Ovviamente si finge di essere migliori, di apparire meglio, comportarsi meglio. Si mente, inevitabilmente, sempre con il fine di migliorare l’idea che gli altri hanno di noi. Lo si fa spesso anche con il proprio partner.
Viaggiare rende tutto questo impossibile. La vita in viaggio è così intensa e piena di imprevisti che non puoi mettere su la tua maschera preferita: puoi solo essere te stesso/a. Non puoi provare ad apparire meglio di ciò che sei, non ne hai né il tempo né le energie. Né la voglia, a dirla tutta, perché c’è troppo da esplorare per preoccuparsi di queste sciocchezze.
Quando viaggi, sei finalmente te stesso/a. E se viaggi in coppia, ciò significa che mostri la tua vera natura al tuo partner e al tempo stesso scopri la sua. Tu e la persona con cui viaggi vi spogliate di ogni armatura e schermo e siete semplicemente voi. Ecco perché quasi sempre le coppie impegnate in un vero viaggio finiscono per rompersi oppure per rinforzarsi come non mai: perché da un lato potreste scoprire che privi di maschere e filtri non siete poi così adatti come credevate, ma dall’altro potreste scoprire che amate profondamente la versione più pura e vera del vostro partner.
2. La vera convivenza è quando siete 24/24 insieme
Si dice spesso che la convivenza è uno dei banchi di prova più tosti per una relazione. Sicuramente è vero, ma la vera convivenza è quella di un lungo viaggio. Io e Claudia abbiamo convissuto in una casa in Italia, in Australia e in Canada ma in quei casi hai sempre la possibilità di ritagliarti del tempo solo per te.
Viaggiare in coppia e farlo intensamente, come abbiamo fatto per mesi e mesi nel sud-est asiatico con tutti i nostri oggetti dentro gli zaini che portavamo in spalla, abbiamo provato una convivenza totale: 24 ore su 24. È una situazione estrema ma aiuta tantissimo a capire cos’è il vero amore, che non è una pretesa ma un venirsi incontro.
Nessuna coppia può avere un rapporto sano se c’è chi non fa altro che dare e chi si limita a ricevere. Chi pretende e chi si arrende. Nella vita di tutti i giorni non è sempre facile cogliere certe differenze, perché è scandita da ritmi e abitudini consolidate. Quando invece vivi una convivenza totale e per di più stai viaggiando, viene fuori la necessità di trovare un punto di equilibrio. Su ogni singola questione, da quelle più pratiche a quelle più filosofiche.
Ci sono persone che convivono e passano un’intera vita a ignorarsi, trincerandosi nelle proprie posizioni. Questo, in viaggio, è impossibile, perché la convivenza totale non lo permette. Quando viaggi in coppia, capisci in fretta che non può essere vero amore se non c’è equilibrio. Ma se trovi quell’equilibrio durante un viaggio lungo e intenso, di quelli in cui arrivi a fine giornata stravolto, allora quell’equilibrio lo porti anche nella quotidianità. E il rapporto di coppia sale a un altro livello altrimenti irraggiungibile.
In quel preciso istante mi resi conto che tra di noi tutto funzionava bene perché non parlavamo mai di qualcosa che potesse turbare la nostra routine. È facile vincere una corsa a ostacoli se nella tua corsia non metti gli ostacoli. Ma così stai barando. L’amore non può essere solo questo, l’amore dovrebbe essere anche una sfida, un ballo che può essere entusiasmante ma durante il quale, ogni tanto, ci si pesta anche i piedi. Anche così si impara a ballare meglio.
Dal mio libro “Come una notte a Bali“
3. Fuori dalla comfort zone
È facile andare d’accordo quando si vive una situazione piena di comfort, quando la vita è basata su abitudini consolidate, tutto è certo e sicuro e non ci sono mai imprevisti da affrontare. O meglio, è facile fingere di andare d’accordo.
Non ci vuole niente a proseguire con la solita vita come se nulla fosse, con il pilota automatico. C’è un problema? Si fa finta di niente e si avanti. C’è un argomento su cui si è profondamente in disaccordo? Basta non affrontarlo. Nella quotidianità funziona e poi questa finzione prima o poi esploderà ma questo è un altro discorso. Per un po’ funziona e a molti va bene così.
È solo quando si esce da questa comfort zone, da questa bolla di sicurezze e noia, che il rapporto viene messo alla prova. A quel punto non si può rimandare, fingere, fregarsene. Viaggiare in coppia significa affrontare la vita vera e ci si confronta continuamente sui suoi infiniti aspetti. È a quel punto che vengono fuori le differenze, a volte inconciliabili, tra due persone che si erano convinte di conoscersi davvero e amarsi.
In viaggio non si può più rimandare, le questioni si affrontano direttamente, qui e ora. È in momenti come questi che le coppie tenute insieme dalla paura di restare soli si rompono definitivamente. Al tempo stesso, però, le coppie che riescono a superare questi momenti di grande difficoltà e conflitto, si dimostrano per ciò che sono davvero: persone profondamente innamorate.
Non abbiate paura di viaggiare in coppia e mettervi alla prova fuori dalla vostra comfort zone: il Vero Amore sovrasta tutto quanto.