Ho mollato tutto per vendere caffè a bordo del mio van. Questa è la mia felicità

Riuscire a vivere seguendo le proprie passioni non è facile, ma questo non significa che ci si debba arrendere a priori. Pensare che un’esistenza basata su ciò che ci rende felici e ci dà soddisfazioni sia impossibile, è il primo passo per rendere questo obiettivo irrealizzabile.

Il primo step per trovare la propria felicità è credere di potercela fare; il secondo è buttarsi. La mia storia lo dimostra: se otto anni fa non mi fossi buttato verso l’ignoto, oggi non sarei una persona che lavora e vive viaggiando ma probabilmente sarei lo stesso ragazzo insoddisfatto e triste che ero all’epoca.

Che la felicità sia in gran parte una questione di coraggio e tenacia lo dimostra anche la storia di Erik Gordon. Una storia di grande ispirazione per tutti coloro che almeno una volta hanno pensato di mollare tutto e vivere secondo le proprie regole, svolgendo un lavoro flessibile e appagante ma che non ha nulla a che vedere con il computer.

Una storia che motiverà chi si sveglia alla mattina e si chiede se non ci siano davvero delle alternative a un’esistenza che sembra sia stata scelta da altri. La risposta è affermativa: chiunque può apportare piccoli o grandi cambiamenti per avvicinarsi allo stile di vita che più lo rende felice. Magari finirà tutto con un sonoro fallimento, ma almeno ci sarà la certezza di non finire tormentati dai rimpianti.

La storia di Erik: vivere seguendo le proprie passioni

Erik aveva tre grandi passioni: l’arrampicata, il caffè e i viaggi.

Per gran parte della sua vita adulta è stato un istruttore di climbing. Un lavoro gratificante, ma al tempo stesso limitante: doveva recarsi ogni giorno nella stessa palestra e vivere sempre nella stessa casa e nella stessa città.

Il suo spirito avventuroso non reggeva più questa routine, così un giorno ha deciso di buttarsi: avrebbe vissuto seguendo esclusivamente le sue passioni, senza regole imposte da altri.

Ha considerato diverse idee e alla fine ha scelto quella apparentemente più folle: perché non trasferirsi in un van per poter viaggiare e al tempo stesso vendere caffè in giro per l’America?

In questo modo avrebbe lavorato senza limitazioni di tempo e spazio, a stretto contatto con la sua bevanda preferita.

La prospettiva di una vita on the road all’insegna della libertà totale era troppo allettante, così, nel 2014 si è lanciato in questa pazza avventura: ha fondato Carabiner Coffee, ha comprato un vecchio furgoncino della Volkswagen, ha imparato tutto sulla produzione di caffè e ha iniziato a girare per gli Stati Uniti per far gustare a chiunque il suo prodotto.

Vivere on the road vendendo caffè

“La mia idea era di avere un caffetteria itinerante per girare tutto il paese e vendere il mio caffè”, ha spiegato in un video. “Amo l’arrampicata, ma il caffè può portarmi ovunque in giro per il mondo e mi permette di conoscere un sacco di persone. Oltre, ovviamente, a mantenermi finanziariamente. È una passione e un lavoro“.

Erik spiega: “Ho comprato il van su Craigslist e ho lavorato in una torrefazione per otto mesi per imparare il possibile sulla produzione di caffè. Poi ho fondato la mia compagnia e sono partito“.

Dopo aver ottenuto la licenza per vendere caffè in strada, Erik ha iniziato il suo vagabondare: un giorno ai piedi delle montagne del Colorado per fare arrampicata, il giorno dopo a servire caffè fumante agli hipster di Seattle, il giorno successivo in California a fare surf.

La vita dei suoi sogni, realizzata grazie al vecchio van della Volkswagen: “L’ho chiamato Oi Blue ed è la mia casa su ruote. Qui ci vivo e produco caffè. Funziona completamente con i pannelli solari, che mi danno elettricità a sufficienza per ascoltare musica, accendere il motore e macinare”, dice Erik.

“Ho una vita molto minimalista, non possiedo tante cose. Ho un ukulele, perché quando fai una vita del genere ogni tanto devi raccontarla attraverso la musica!”

Quando la felicità si trova sulle strade alternative

Erik ha rischiato, ma l’azzardo gli ha permesso di scoprire uno stile di vita che non avrebbe mai sperimentato restando fermo. Al tempo stesso, vendendo caffè in giro per gli Stati Uniti incontra quotidianamente persone di ogni tipo, che riempiono la sua giornata di gioia.

“Un giorno un tizio mi ha sorriso e mi ha dato un biglietto. C’era scritto: “L’Universo ti ama!” Queste situazioni le sperimenti solo on the road. Io stesso sono cresciuto con i racconti di mio padre, che negli anni sessanta girò tutto il paese con un van. Per mantenere la tradizione di famiglia, porto con me la stessa tazza che lui utilizzò per tutto il tragitto più di cinquant’anni fa“.

A chi gli chiede se non pensa al futuro e a mettere la testa a posto, Erik potrebbe rispondere che un lavoro alternativo è pur sempre un lavoro, e lui si sta guadagnando da vivere vendendo caffè. Invece la sua replica è una lezione di vita:

“Moriremo tutti prima o poi. Potrebbe essere domani o tra 100 anni. Se non vivi la tua vita al massimo oggi, se non ti svegli ogni mattina con la voglia di vivere, dovresti cambiarla il prima possibile. Se questo significa licenziarti, liberarti di qualcosa oppure combattere le negatività, fallo!”

“Potrà essere dura all’inizio, ma poi sarà fantastico. Alla fine, vuoi che la tua vita sia la miglior storia mai raccontata, oppure vuoi rischiare di svegliarti un giorno a 90 anni pensando che avresti voluto fare le cose diversamente? Tutto ciò che posso dirti è di buttarti. Vivi il tuo sogno“.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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