• 2 settembre 21:00 Desio presso Parco Tittoni SOLD OUT
  • 6 settembre 21:00 Boves presso Equo Festival SOLD OUT
  • 13 settembre 20:30 Verona presso Om Festival SOLDOUT
  • 14 settembre 19:30 Milano presso Festival il tempo delle donne per partecipare qui 
  • 15 settembre 15:00 Marina di Ravenna presso Kalemana Festival per partecipare qui 
  • 18 settembre 20:00 Muralto Locarno, Svizzera per partecipare qui
  • 19 settembre 21:00 Vicopisano presso Le parole contano per partecipare qui
  • 20 settembre 18:00 Ferrara presso Associazione Nuova Terraviva per partecipare qui
  • 21 settembre 14:30/15:30 Cesena presso Macrolibrarsi Festival per partecipare qui
  • 22 settembre 21:00 Padova presso Festival Consapevolezza per partecipare qui

Il firmacopie si terrà solo prima dell'evento, a partire dalle ore 19:00 fino alle 20:30. Presso la location sarà possibile acquistare i miei libri.

  • 28 settembre 18:00 Mestre presso Festival delle Idee per partecipare qui
  • 1 ottobre 17:30 Brescia presso Festival Librixia per partecipare qui
  • 6 ottobre Marina di Bibbona presso SurfWeek Festival *presto i dettagli
  • 9 ottobre 14:00/15:00 Rimini presso TTG book&go per partecipare qui
  • 25 ottobre Bari presso Storytellers Festival per partecipare qui

Viaggio e avventura: questa giovane madre sta educando la figlia così

Molte persone sono convinte che avere un figlio da giovani sia una limitazione della propria libertà personale. Pensano che un figlio rappresenti la fine della propria vita e l’inizio di un’altra decisamente poco entusiasmante, dove gli obblighi e le responsabilità prendono il sopravvento sui sogni e le passioni.

Come tanti altri luoghi comuni, anche questo non è necessariamente vero: sicuramente avere un figlio comporta una responsabilità enorme, ma considerarlo un peso e un impedimento è una scelta personale.

La vita continua anche quando la famiglia si allarga, ma non solo: diventa anche più luminosa e piena di amore.

Viaggiare con figli è possibile

Si potrebbe pensare che sia difficile diventare madre specialmente per una viaggiatrice, abituata all’indipendenza e alla libertà. Ma anche in questo caso è un’ipotesi sbagliata: si può viaggiare anche con bambini piccoli, come dimostrano le tante storie che ho raccontato sulle pagine di questo blog.

E non si deve per forza mollare tutto e andare dall’altra parte del mondo per dimostrare che è fattibile: si può continuare a vivere nel proprio paese, avere la propria casa e il proprio lavoro, pur mantenendo vivo il fuoco del Wanderlust con un bambino al seguito.

Dei tanti esempi, uno dei più interessanti è sicuramente quello di Morgan Brechler, una giovane madre statunitense che alcuni anni fa è diventata molto popolare grazie alle foto postate su Instagram delle sue avventure in giro per gli Stati Uniti con la figlia di tre anni.

La storia di Morgan, mamma e viaggiatrice

All’epoca molti siti riportarono la sua vicenda sostenendo che madre e figlia stessero viaggiando per il mondo a tempo indeterminato.

Una di quelle prospettive che la maggior parte delle persone ritiene assolutamente irrealizzabile: oltre a un gran coraggio servono anche tanti soldi per potersi permettere questa avventura.

In realtà la storia di Morgan è ben diversa: vive stabilmente in Arizona insieme al padre della sua bambina, ha una casa e un lavoro.

Le immagini che l’hanno resa popolare non si riferiscono a viaggi in giro per il mondo, ma alle escursioni che riempiono il suo tempo libero. Perché per viaggiare non devi per forza andare dall’altra parte del mondo. Puoi viaggiare anche nei weekend, anche dietro casa. Viaggiare vuol dire esplorare, non stare fermi.

Sfruttando weekend e vacanze, Morgan ha girato quasi tutti gli stati meridionali degli USA con la figlia sulle spalle, educandola fin da piccola a stare all’aria aperta.

In un’intervista dello scorso anno, Morgan ha chiarito di essere semplicemente una mamma di 25 anni innamorata di sua figlia, del padre di sua figlia, dell’avventura e della vita in generale:

“Lavoro per un’azienda che si occupa di design e sto frequentando l’università per una master in agricoltura sostenibile. Come faccio a far combaciare tutto? Non lo so! Semplicemente mi piace stare con la mia famiglia, scalare le montagne, passeggiare in mezzo alla natura, scoprire il mondo con lo zaino in spalla. Amo l’amore”.

L’importanza di crescere con uno spirito avventuroso

La figlia si chiama Hadlie ed è nata quando Morgan e Jared (il padre) avevano poco più di 20 anni.

Le immagini che ritraggono madre e figlia insieme mentre viaggiano per gli Stati Uniti hanno fatto il giro del mondo perché rappresentano un modo alternativo e affascinante di far crescere un bambino.

In realtà, Morgan ha solo 3 pilastri nell’educazione di sua figlia:

  1. “Vogliamo incoraggiare Hadlie a essere creativa, a pensare in maniera libera e senza vincoli. La incoraggiamo a usare la sua immaginazione il più possibile e ad essere a suo agio con se stessa”.
  2. “Le stiamo insegnando quanto è importante rispettare la natura. È qualcosa in cui crediamo fortemente. Permettere ad Hadlie di connettere con la natura ed essere consapevole di ciò che la circonda, ha la priorità per noi. Vogliamo farle comprendere l’importanza di prendersi cura del pianeta su cui vive e proteggerlo per fare in modo che tutti possano godere della sua bellezza”.
  3. “L’apertura mentale e la capacità di esprimere al massimo le sue emozioni sono altri insegnamenti a cui teniamo molto. Non vogliamo che si senta mai costretta a reprimere le sue emozioni o che le debba affrontare da sola”.

Oltre a questi tre pilastri, i due genitori stanno educando Hadlie attraverso il viaggio. Un viaggio non convenzionale, visto che sia Morgan che Jared (il compagno) sono grandi appassionati di arrampicata e hiking, passioni che le hanno trasmesso fin da quando era piccola.

Educare un figlio viaggiando

Nonostante abbia solo cinque anni, Hadlie sa già come arrampicarsi su una parete ed è perfettamente a suo agio quando si trova circondata dalla natura selvaggia.

Alcune immagini che la ritraggono mentre prova a scalare una roccia hanno suscitato qualche critica sul web, a cui Morgan risponde in questo modo:

È triste che ci siano genitori che pensano solo ed esclusivamente ai pericoli per i propri figli. Noi siamo sempre con lei e le garantiamo tutta la sicurezza necessaria. Troppi genitori sono paralizzati dalla paura e non permettono ai propri figli nemmeno di camminare su un sentiero in mezzo ai boschi. Così facendo, non fanno che rovinargli la vita rinforzando tutte le loro paure“.

Mi rendo conto che viaggiare mi ha insegnato una grande lezione, forse la più importante di tutte: è nell’amore, quello per te stesso, per gli altri e per il mondo intero, che trovi le coordinate della tua felicità. Ti dicono di inseguire i soldi, la carriera, il prestigio, l’ostentazione… ma se non c’è amore nella tua vita, non c’è niente per cui valga davvero la pena vivere.

Dal mio libro “Le coordinate della felicità

Morgan e Jared continueranno a crescere la figlia viaggiando: non hanno intenzione di mollare tutto e partire per il giro del mondo, ma sfrutteranno ogni momento libero per far vedere ad Hadlie quanto è meraviglioso il nostro pianeta.

Solo così potrà avere una mente aperta e una grande sensibilità, due caratteristiche tipiche di chi sceglie una una vita a stretto contatto con la natura.

“Hadlie ama davvero tanto stare all’aria aperta. È importante che stia a contatto con la natura, perché al giorno d’oggi ci perdiamo continuamente dietro alla tecnologia. La mia speranza e il mio sogno è che non dubiti mai di se stessa“.

“Voglio che cresca convinta che l’amore sia ciò che ci guida. Voglio che segua tutte le sue passioni, indipendentemente da quali siano. Non penso che ci sia un modo migliore per imparare ad apprezzare la vita. In questo modo stiamo anche creando dei ricordi che non dimenticheremo mai“.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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