Viaggiando ho capito che la felicità è nelle piccole cose

Viaggiamo per tanti motivi, spesso molto diversi tra di loro. Viaggiamo per scoprire il mondo e scoprire noi stessi, ma anche per goderci la vita, conoscere persone interessanti e sentirci liberi. Più di tutto, però, quando scegli di viaggiare in modo consapevole stai facendo facendo una cosa spesso sottovalutata pur essendo importantissima: stai imparando.

Viaggiare è un percorso di crescita personale molto intenso ma al tempo stesso per nulla invadente. A volte nemmeno ci rendiamo conto di quanto siamo cresciuti grazie a un viaggio e solo molti mesi dopo il ritorno a casa comprendiamo quante cose ci ha insegnato.

Perché viaggiare ti offre continuamente spunti di riflessioni, che nella tua testa diventano vere e proprie lezioni di vita. Personalmente mi è successo tante volte di osservare il paesaggio “sfrecciare” fuori dal finestrino dopo una giornata in viaggio e ritrovarmi a riflettere, a pensare al mio passato e al mio presente, a rivivere conversazioni intense con perfetti sconosciuti incontrati in giro, a elaborare il tutto e ad arrivare a comprendere un’altra preziosa lezione di vita.

Ce ne sono molte ma una delle più importanti per me è questa: viaggiando ho capito che la felicità è nella semplicità.

Viaggiare ti mostra che la felicità è nella semplicità

Se hai letto il mio libro, sai che molti dei miei ricordi di viaggio più belli sono accomunati da un aspetto: sono situazioni di vita semplici. Se mi fermo un attimo a pensarci, mi viene in mente quella volta in cui ho raggiunto il Buddha bianco di Pai dopo una scalinata infinita. Ero stravolto e sedendomi senza forze su una panchina, mi limitai a guardare davanti a me per riprendere fiato. Davanti a me, lentamente, il sole stava tramontando e lo spettacolo era meraviglioso, quasi commovente. Man mano che riprendevo le forze, nel silenzio quasi assoluto del tempio buddhista, pensavo che di lì a pochi minuti avrei iniziato la discesa e avrei cenato con del delizioso cibo thailandese. Ero felice, anche solo di essere vivo.

Oppure mi viene in mente quando ho visitato il Portogallo in van e mi fermavo a dormire con vista sull’Oceano, a pochi metri dalla spiaggia. Ricordo la bellezza di addormentarmi vicino alla donna che amo, cullato dal suono delle onde. In quei momenti, stanco e a un passo dall’addormentarmi, guardavo per un’ultima volta le stelle oltre il finestrino ed ero profondamente felice. O ancora, penso a quella volta in cui, a Bali, ho preparato una cena italiana per la famiglia che mi ospitava e ho sorriso vedendoli mangiare per la prima volta una pizza (rischiando di soffocarsi, questo faceva ridere un po’ meno). Erano stupiti, curiosi e felici per quella novità, per quel momento totalmente inaspettato, e io ero felice semplicemente di poter essere lì con loro.

Questi sono alcuni dei miei ricordi di viaggio più belli ma sono certo che per moltissimi altri viaggiatori la sensazione sia la stessa: i momenti più felici sono quelli più semplici. Perché in fin dei conti la felicità è una questione di persone, emozioni ed esperienze, non per forza di denaro, oggetti e ricerca ossessiva della perfezione. La felicità è accessibile a chiunque.

La felicità è nelle piccole cose

La impari in viaggio, ma questa lezione la fai tua anche nella vita di tutti i giorni.

La felicità si trova in un incontro inaspettato, in una passeggiata di fronte a un tempio o a un edificio storico, in un trekking in mezzo alla natura, in una nuotata nel mare, in una cena deliziosa da condividere con le persone che ami. Non viaggiamo solo per rilassarci sotto al sole e per scattarci selfie: viaggiamo per emozionarci e spesso le emozioni più forti te le danno le piccole cose e i piccoli gesti, quelli che, per assurdo, a casa snobbiamo perché ci sembra che siano noiosi e “superati”.

E invece noi viaggiatori lo sappiamo che non hai bisogno di molto per essere felice.

Sappiamo che la felicità possiamo trovarla anche in un abbraccio o in una serata tra amici a ridere e scherzare. Sappiamo che spesso la preparazione di una cena a casa con la persona che ami vale più di una cena al ristorante, fredda e costosa.  Perché in fondo non è il cibo che conta, la compagnia.

Sappiamo che osservare un tramonto può darti molti più brividi di una serata in discoteca. Sappiamo che dormire sotto un cielo stellato vale più di una notte in un hotel a cinque stelle. Perché non importa quanto costa o quanto è alla moda ciò che facciamo: importa solo la sensazione che ci dà, il modo in cui ci fa sentire.

Noi viaggiatori lo sappiamo: la felicità è nelle piccole cose.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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