Non esiste una ricetta universale per la felicità. Per ognuno di noi ha una forma diversa e tutti dovrebbero avere il diritto di poterla realizzare. In teoria è così, ma come ho già scritto in un articolo di qualche tempo fa, solo se la tua idea di felicità coincide con quella più comune troverai le condizioni favorevoli per farlo. Se i tuoi sogni sono alternativi e improbabili, andrai incontro a giudizi, critiche e opinioni non richieste, perché la maggior parte delle persone ha una grande paura di tutto ciò che è diverso.
Ma se una vita normale non fa per te, se senti che la tua felicità si trova lontano dal percorso tradizionale, vuoi davvero arrenderti? Puoi farlo per qualche tempo, ma prima o poi la tua vera natura verrà fuori e prenderà il sopravvento. Magari capirai che non sei fatto per lavorare chiuso in un ufficio per gran parte della giornata, oppure che la tua felicità sta nell’avere il tempo da dedicare alle persone che ami.
Ryan e Rochelle sono una coppia di genitori che si è trovata di fronte al bivio: scegliere un’esistenza normale che non li avrebbe resi felici oppure andare contro tutto e tutti, rischiare e intraprendere un percorso di vita alternativo. Hanno scelto la seconda opzione, nonostante avessero due figli e un terzo in arrivo.
Non è mai troppo tardi (o presto) per cambiare
Fino a un certo punto del loro percorso di vita, Ryan e Rochelle conducevano un’esistenza normale. Entrambi innamorati della vita all’aria aperta, con il passare del tempo iniziavano a provare una grande insofferenza verso uno stile di vita tradizionale, poiché lo consideravano troppo limitante.
“Una volta Scott Fitzgerald disse: non è mai troppo tardi per essere chiunque tu voglia essere“, dice Ryan in un video sul loro canale YouTube. “Nel mio caso posso dire che non è mai troppo presto. Eravamo due giovani genitori quando abbiamo deciso di cambiare vita“.
Come lo hanno fatto concretamente? Vendendo tutto e partendo per un lungo viaggio in van, affidandosi ai risparmi, ai soldi ottenuti con la cessione della casa e al lavoro in remoto di Ryan.
“Abbiamo venduto tutto, compresa la casa, abbiamo messo tutto ciò che ci serviva in un vecchio van della Volkswagen e siamo partiti. Per andare a scoprire il mondo in tutta la sua bellezza, tutti insieme”.
Mettere in atto un grande cambiamento
Perché compiere questa scelta apparentemente estrema? Per un motivo molto semplice: Ryan e Rochelle avevano la tremenda sensazione di perdersi gli anni migliori della vita dei loro figli. Impegnati tra lavori e responsabilità, sentivano di non esserci, di sprecare il loro tempo.
“Osservavamo il tempo passare, senza riuscire a valorizzarlo. Poi abbiamo deciso di fare qualcosa. Abbiamo deciso di vivere questi anni con i nostri figli in van. Sapevamo che ogni giorno sarebbe stato una nuova avventura, ma sapevamo anche che ogni momento sarebbe stato importante, non sarebbe andato perso. Abbiamo deciso di mettere in atto un grande cambiamento, ascoltare i nostri cuori e inseguire la felicità e i nostri sogni. Vedere i nostri figli crescere“.
La Vanlife per valorizzare il tempo con i propri figli
La Vanlife, ovvero vivere e viaggiare in van, sta diventando sempre più popolare in tutto il mondo. Questa famiglia composta da due genitori e tre figli lo sta facendo alla grande: hanno deciso di girare senza meta lungo la costa occidentale degli Stati Uniti, tra la California e il Messico. Così, nonostante le tante difficoltà che inevitabilmente incontrano, riescono ad andare a dormire ogni sera sapendo di aver dato valore a un’altra giornata.
Perché per loro poter crescere i figli viaggiando e passando tanto tempo all’aria aperta, insegnandogli il valore della libertà e l’importanza di realizzare la loro felicità, vale più di qualunque altra cosa. La loro felicità ha la forma di un van e di una strada da percorrere. Tutti insieme, come una famiglia.
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“Quello che facciamo con questa nostra scelta di vita è molto semplice: inseguiamo la gioia e l’amore, tutti insieme, come una vera famiglia. Vogliamo vivere un’esistenza di cui essere fieri”, dice Ryan.
“Spero che i miei figli vedano sempre le cose dal lato positivo, che apprezzino il valore di incontrare persone con un punto di vista diverso dal loro. Spero che vivranno una vita di cui essere orgogliosi e se non sarà così spero che troveranno il coraggio di cambiare. Proprio come hanno fatto i loro genitori“.