Prima di sposarvi, fate un viaggio in van: se va bene, è vero amore

Quando due anime libere si incontrano e si innamorano, la loro relazione non può essere normale. Se hai letto il mio libro “Le coordinate della felicità” sai di cosa parlo: sono ribelli dentro, amano il diverso e hanno sogni che tutti ritengono assurdi. Stanno bene anche da soli e proprio per questo motivo sanno stare bene anche insieme a un partner.

Dalle coppie di anime libere puoi aspettarti di tutto, perché non seguono regole né tanto meno i canoni tradizionali. Non si ritrovano nella Grande Legge dell’Uno: non vogliono avere un lavoro, una casa, una città in cui vivere e un periodo della giornata dedicato al tempo libero. Al contrario, vogliono poter decidere sul momento, in base alle loro inclinazioni.

Magari un giorno si sveglieranno e sceglieranno di mollare tutto e partire per un viaggio con lo zaino in spalla in Sud America. Magari andranno ad aprire un ristorante sulla spiaggia in Nicaragua. Tutti li prenderanno per folli, ma per loro sarà normale.

Perché le anime libere hanno capito che non esiste niente di più appagante di una vita nella quale si è liberi di scegliere.

Brittany e Drew appartengono a questa categoria. Sono due persone che hanno soffocato il loro spirito avventuroso per quattro anni. In questo periodo hanno svolto lavori normali e hanno avuto una vita come tante.

Poi, però, hanno capito che dovevano ribellarsi per poter essere davvero felici. Così hanno deciso di prendere una direzione nuova, tutta da esplorare. Rischiosa, certo, ma potenzialmente molto più gratificante.

Quattro anni a lavorare e risparmiare

Dopo quattro anni a lavorare e risparmiare a Los Angeles, Brittany e Drew hanno deciso di lasciare il lavoro per cambiare vita. Il loro piano sembrava assurdo ad amici e parenti: trasferirsi a vivere in Corea del Sud e guadagnarsi da vivere insegnando inglese. L’obiettivo era di accumulare abbastanza denaro per poi visitare tutta l’Asia.

“Quello era il nostro piano”, scrive Brittany sul blog. “Poi, però, la famiglia di Drew ci ha regalato un van che nessuno utilizzava più. E a quel punto ci siamo detto: perché non esplorare prima la nostra nazione?

IG @mrandmrsadventure

La Vanlife

Brittany e Drew sono quindi partiti. Avevano abbastanza soldi da parte per finanziare la nuova vita on the road (molto economica) e dopo qualche mese si sono resi conto di qualcosa di importante: erano maledettamente felici.

Innamorati, giovani e liberi, gli è sembrato che non ci fosse momento migliore per sigillare il loro amore. Così Drew ha chiesto la mano a Brittany e lei ha detto di sì.

La giovane coppia ha annunciato il lieto evento ad amici e parenti, ma a una domanda non hanno voluto rispondere: ora tornate, quindi? In realtà il loro piano era ben diverso. Si erano così innamorati della Vanlife da voler continuare a viaggiare a tempo indeterminato. Così, invece di tornare a casa per sposarsi, hanno rimandato il matrimonio di un anno.

Per un anno intero abbiamo vissuto e viaggiato in van”, scrivono sul loro blog. “Non solo abbiamo visitato gran parte degli Stati Uniti con la nostra casa su ruote, ma abbiamo anche viaggiato in Canada. Poi ci siamo chiesti: chi ci ferma? E allora siamo andati in Islanda per esplorarla in van”.

Visitare l’Islanda in van

L’Islanda è il sogno di migliaia di viaggiatori in tutto il mondo. Brittany e Drew l’hanno scoperta chilometro dopo chilometro a bordo di un van affittato subito dopo essere scesi dall’aereo.

“Tutti ci chiedevano come potessimo non morire congelati dormendo in un van in Islanda. Non è niente di straordinario, in realtà. Basta essere preparati. Noi abbiamo incontrati gente che la visitava in bici e dormiva in tenda… loro sì che erano dei pazzi!”

“Fate un lungo viaggio in van prima di sposarvi”

Intanto il grande giorno ormai si avvicinava. Dopo le terre estreme del nord Europa, sono tornati in Florida per sposarsi. Il matrimonio è andato alla perfezione, ma in realtà i due avevano celebrato il loro amore già prima, nell’anno trascorso a vivere e viaggiare in van.

Brittany e Drew hanno capito che, più del giorno del matrimonio, è la quotidianità sul van a determinare la forza di una coppia. Quando gli spazi sono piccoli, si sta insieme tutto il giorno e tutti i giorni, si vive in modo minimalista e ogni giorno c’è un imprevisto da affrontare, non ci si può nascondere, non si può fingere di essere meglio di ciò che si è. Ecco perché la Vanlife è la prova del nove per una coppia.

“Consiglio a tutte le coppie di fare un lungo viaggio in van prima di sposarsi. Noi abbiamo avuto momenti di pura meraviglia, altri di grande romanticismo. Abbiamo visto bellezze incredibili ma abbiamo anche provato frustrazione, confusione, scomodità. A volte c’era grande pace dentro al nostro van, a volte grande caos. Una cosa è certa: tutto quello che abbiamo vissuto con la Vanlife ci ha mostrato che può possono cambiare tante cose nella vita, ma non il nostro amore. Un lungo viaggio in van è la prova del nove per una coppia: se tutto va bene, è vero amore“.

IG @mrandmrsadventure

Lavorare viaggiando

Facciamo un salto indietro. Mentre si trovavano in Islanda, Brittany e Drew dovevano iniziare ad inviare gli inviti per il matrimonio. Avevano valutato qualche servizio online che li produceva in serie e li spediva ma poi Brittany ha avuto un’idea: perché non disegnarli personalmente vista la sua grande passione per l’arte? Così lo ha fatto: a bordo del van, mentre esploravano l’Islanda, ha disegnato personalmente tutti gli inviti per il matrimonio.

Non ha dato molto peso a questa idea, ma quando tutti gli invitati le hanno fatto i complimenti non solo per l’originalità ma anche per le sue doti, ha deciso di provare a trasformare quella passione in un lavoro. D’altronde, le anime libere non pongono limiti ai loro sogni.

È proprio così che spesso si realizzano sogni inaspettati. Perché la storia di Brittany e Drew e simile a quella che racconto nel mio libro “Le coordinate della felicità“: seguendo le loro passioni sono riusciti a diventare nomadi digitali e a vivere costantemente in viaggio.

Brittany ha un piccolo business online che si chiama “heARTfully healed“. Attraverso il suo sito produce disegni, cartoline e libri su richiesta che poi spedisce in tutto il mondo.

Drew, invece, scrive guide sulla vita on the road. In questo modo molto originale si mantengono mentre vivono la Vanlife. E avendo anche un lavoro, non riescono proprio a trovare validi motivi per smettere di vivere on the road…

IG @mrandmrsadventure

La luna di miele in van

Già, perché da quella prima volte di oltre tre anni fa, Brittany e Drew non hanno mai smesso di viaggiare. Subito dopo il matrimonio hanno iniziato la loro luna di miele alternativa: tutta l’Europa in van. Hanno imbarcato la loro casa su ruote e sono sbarcati in Inghilterra. Da lì hanno visitato praticamente tutte le nazioni del vecchio continente, vivendo avventure e disavventure, momenti epici e altri spaventosi. In ogni caso, vivendo davvero ogni momento fino in fondo.

Negli ultimi tre anni questa coppia ha vissuto in un van e girato il mondo. I due hanno trovato il modo di mantenersi in remoto, sfruttando la creatività di Brittany e le competenze di Drew. Hanno affrontato sfide personali e di viaggio e ne sono sempre usciti più forti. E oggi, in base alla loro esperienza, sono sicuri: la Vanlife non è semplicemente uno stile di vita alternativo. È pura vita.

“Negli ultimi tre anni abbiamo viaggiato in van per il mondo. Abbiamo visitato gli Stati Uniti, il Canada e l’Islanda. Poi ci siamo sposati in Florida e siamo ripartiti per l’Europa. Abbiamo visitato l’Inghilterra, la Scozia, l’Olanda, l’Austria, la Germania, la Francia, la Svizzera, l’Italia, la Croazia, la Bosnia, il Montenegro, la Danimarca, la Norvegia e la Svezia. E ora ci stiamo preparando per il prossimo capitolo della nostra vita in viaggio: Marocco, Spagna e Portogallo. La Vanlife ci ha cambiati molto più di quanto avremmo mai immaginato. Per la nostra vita e il nostro rapporto di coppia è stata una vera e propria benedizione“.

Tutte le foto da @mrandmrsadventure
IG @mrandmrsadventure

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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