• 2 settembre 21:00 Desio presso Parco Tittoni SOLD OUT
  • 6 settembre 21:00 Boves presso Equo Festival SOLD OUT
  • 13 settembre 20:30 Verona presso Om Festival SOLDOUT
  • 14 settembre 19:30 Milano presso Festival il tempo delle donne per partecipare qui 
  • 15 settembre 15:00 Marina di Ravenna presso Kalemana Festival per partecipare qui 
  • 18 settembre 20:00 Muralto Locarno, Svizzera per partecipare qui
  • 19 settembre 21:00 Vicopisano presso Le parole contano per partecipare qui
  • 20 settembre 18:00 Ferrara presso Associazione Nuova Terraviva per partecipare qui
  • 21 settembre 14:30/15:30 Cesena presso Macrolibrarsi Festival per partecipare qui
  • 22 settembre 21:00 Padova presso Festival Consapevolezza per partecipare qui

Il firmacopie si terrà solo prima dell'evento, a partire dalle ore 19:00 fino alle 20:30. Presso la location sarà possibile acquistare i miei libri.

  • 28 settembre 18:00 Mestre presso Festival delle Idee per partecipare qui
  • 1 ottobre 17:30 Brescia presso Festival Librixia per partecipare qui
  • 6 ottobre Marina di Bibbona presso SurfWeek Festival *presto i dettagli
  • 9 ottobre 14:00/15:00 Rimini presso TTG book&go per partecipare qui
  • 25 ottobre Bari presso Storytellers Festival per partecipare qui

Shan tofu: il tofu birmano a base di ceci

Da quando il governo birmano ha dato la possibilità di visitare il paese anche ai turisti, questa meta è diventata sempre più popolare tra gli amanti del Sud-Est Asiatico. Contrariamente alla Thailandia, la Birmania non è famosa per le sue prelibatezze culinarie, ma anzi, da molti la sua cucina viene considerata addirittura insipida.

C’è da dire che confina con paesi che sono noti in tutto il mondo per la loro tradizione culinaria: la Thailandia al sud e l’India a nord. La sfida, quindi, è molto dura.

Una delle cose che amo di più del viaggiare è assaporare nuovi gusti. Lo trovo il modo migliore per integrarmi con la nuova cultura. Portarmi a casa una nuova ricetta è un souvenir che non pesa niente ma rimane per tutta la vita, che mi permette di riassaporare i momenti che ho vissuto ogni volta che avrò la nostalgia di quel paese.

Anche in Birmania sono riuscito a trovare il mio souvenir: si tratta dello shan tofu o tofu birmano. Mi sono imbattuta in questa prelibatezza il primo giorno che sono arrivata a Yangoon, ed è stato amore a prima vista.

Ero molto affamata da un lungo viaggio in bus e a catturare la mia attenzione è stata la forma di quello che sembrava a tutti gli effetti formaggio. Questa circostanza mi ha subito insospettito: in Asia, culturalmente, i latticini e i suoi derivati non sono molto diffusi.

In preda a fame e curiosità mi avvicino alla bancarella e cerco di farmi spiegare di cosa si tratta. Tra mille incomprensioni e sorrisi riesco a capire che si tratta di tofu, così ordino un Tohu Thohk. È un’insalata a base di tofu birmano a scaglie con l’aggiunta di foglie di coriandolo e kafir lime, aglio e cipolla fritti e un’abbondante quantità di olio. Non può mancare, infine, un bel cucchiaio di peperoncino.

Fu così che scoprii il mio piatto preferito della Birmania.

Incuriosita da questo nuovo alimento ed estremamente soddisfatta dal sapore, mi sono confrontata con altre persone e ho scoperto che in realtà non si tratta di tofu a base di soia ma a base di farina di ceci. E la preparazione di questo “tofu” oltre ad essere molto semplice, è anche molto simile alla nostra polenta.

Qui di seguito riporto tutti i passaggi che sono riuscito ad apprendere per realizzare un perfetto shan tofu o tofu birmano.

TOFU BIRMANO: LA RICETTA

STRUMENTI
  • Pentola con bordi alti
  • Ciotola capiente
  • Frusta
  • Stampo per tofu (strumenti utilissimo per dare la forma al tofu)
PREPARAZIONE

Per prima cosa setacciamo la farina di ceci con un colino a maglie strette così che non ci siano grumi, poi aggiungiamo circa 750ml di acqua tiepida poco alla volta e incominciamo a mescolare il composto con una frusta fino a quando non otteniamo un composto omogeneo.

Appena terminato di preparare il composto ci spostiamo ai fornelli e in una pentola dai bordi alti mettiamo la restante acqua aggiungendo un pizzico di sale e un cucchiaino di curcuma e pepe nero. Poi portiamo il tutto a ebollizione.

La curcuma viene utilizzata per donare il colore giallo intenso che caratterizza il tofu birmano, anche se quest’ultima è opzionale: si può anche realizzare al naturale senza la curcuma oppure personalizzarla a piacere con altre spezie come il peperoncino.

Non appena l’acqua inizia a bollire abbassiamo la fiamma, buttiamo il composto che avevamo preparato in precedenza e mischiamo con la frusta. Da qui la preparazione è molto simile alla nostra polenta, quindi armatevi di pazienza perché dovrete mischiare fino ad ottenere un composto omogeneo ma non troppo acquoso, altrimenti il vostro tofu si sfalderà.

Nel caso vi rendeste conto di averlo fatto troppo acquoso non disperate perché avete due opzioni: potete aggiungere un po’ di farina di ceci oppure, se non avete più farina a disposizione, potete utilizzare uno strofinaccio in cotone naturale al posto della carta da forno, in modo che l’acqua in eccesso venga assorbita. Io personalmente lo utilizzo sempre perché lo preferisco con una consistenza più dura.

Appena il composto avrà raggiunto una consistenza omogenea lo versiamo in uno stampo ricoperto con uno strofinaccio o con della carta da forno, a meno che non possediate uno stampo antiaderente.

Infine basterà farlo raffreddare per un’oretta, fino a quando raggiungerà la temperatura ambiente. A quel punto andrà riposto in frigorifero per 8 ore. Io mi organizzo per prepararlo nel pomeriggio così che lo possa lasciar riposare una notte intera.

Adesso non vi resterà che dare sfogo alla vostra creatività, perché essendo un alimento molto versatile potrete utilizzarlo come semplice tofu oppure, per rimanere in stile perfetto stile birmano, al naturale tagliato a cubetti per le insalate. O ancora tagliarlo a triangolini e friggerlo.

È l’ideale per stupire i vostri amici con una ricetta originale e senza esclusioni, essendo un alimento naturalmente adatto sia ai vegani che alle persone che soffrono di intolleranze al glutine o al lattosio.

Questo articolo è stato realizzato in collaborazione con KoRo

Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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