Negli ultimi anni ho viaggiato a lungo, soprattutto in Asia. Ho raccontato queste esperienze nel mio libro “Le coordinate della felicità” spiegando quanto mi siano state di aiuto per evolvermi come essere umano e trovare la mia strada nella vita.
Viaggiare può insegnarti tantissimo su te stesso, sul mondo e sulle persone. Spesso ne parlo come un processo di crescita personale, perché sono convinto che quando si parte inizino due viaggi: uno esteriore e uno interiore.
Ma viaggiare è in grado di insegnarti molto anche su un piano più concreto. Perché quando sei lontano da casa ti ritrovi fuori dalla tua comfort zone e vivi esperienze forti e inaspettate. In questi casi, ti potrebbe capitare di cambiare completamente la tua opinione su certe cose della vita.
A me è successo in riferimento a qualcosa di molto pratico: l’assicurazione sanitaria.
Un mio grave errore: viaggiare senza assicurazione
Lo dico subito con grande onestà: durante i primi viaggi in Asia non avevo l’assicurazione sanitaria. Pensavo che facendo attenzione non mi sarebbe successo nulla e visto che ero nella primissima fase del mio nomadismo digitale (quella che racconto a partire dal capitolo “Pad Thai” del mio libro) il mio obiettivo era spendere meno soldi possibili.
La verità è che ero molto ignorante in materia. Non sapevo cosa sarebbe successo se mi fossi fatto male o mi fossi ammalato, credevo che le cifre che avrei dovuto spendere per un ricovero ospedaliero sarebbero state accessibili. Non mi vergogno ad ammettere quanto mi sbagliassi, in fondo nessuno è perfetto e certe cose le impari solo con il tempo.
Fortunatamente, la lezione sull’importanza di avere un’assicurazione sanitaria l’ho appresa non sulla mia pelle ma osservando una terribile situazione in cui si è trovata una mia amica.
Un triste episodio che mi convinse ad assicurarmi
Questa ragazza vive a Bali per sei mesi all’anno. È europea e visto che non viaggia più di tanto ma si muove solo sull’isola, pensava di non necessitare di un’assicurazione sanitaria. Un giorno, mentre percorreva la solita strada che aveva percorso migliaia di volte in scooter, un furgone l’ha tamponata con violenza, lei ha perso il controllo del mezzo ed è finita dentro un fosso.
Quando ha provato a rialzarsi, si è resa conto che la sua gamba era malconcia. Il dolore è arrivato pochi secondi dopo ed era insopportabile. Fortunatamente una famiglia di turisti americani l’ha soccorsa e l’ha portata in macchina al più vicino ospedale, dove ha scoperto di non essere assolutamente in pericolo di vita ma di avere una frattura scomposta a tibia e perone.
La prima cosa che le hanno chiesto i medici era se fosse assicurata. Non lo era. Dopo un primo ricovero, lo staff l’ha informata che era necessario un intervento d’urgenza per sistemare la frattura ed evitare di compromettere per sempre la sua capacità di camminare. Il costo dell’operazione, considerando che era necessario far venire a Ubud un chirurgo specializzato che opera a Denpasar, era di 100 milioni di rupie indonesiane, pari a… 6.200 euro!
Lei ha subito chiesto se c’era la possibilità di farsi sistemare la gamba in modo provvisorio, per poter tornare in Europa e farsi operare per una cifra più contenuta. La risposta è stata negativa e se ci avesse provato, avrebbe quasi certamente sviluppato una parziale disabilità.
Così, alla fine, è stata costretta a pagare 100 milioni di rupie per salvarsi la gamba. Una spesa che, se fosse stata assicurata, non avrebbe mai dovuto spendere.
Perché ho scelto di viaggiare assicurato
Negli anni, ho sentito tante storie di questo tipo. Chi ha avuto incidenti, magari facendo surf o viaggiando in scooter o facendo trekking, chi ha contratto malattie come la malaria o la dengue. Qualcuno era assicurato, qualcuno no. Chi appartiene alla seconda categoria ha dovuto sborsare cifre folli per farsi curare.
Ricordo, ad esempio, un amico che durante un viaggio in California fu ricoverato per l’appendicite. Fu costretto a spendere $10.000 per farsi operare e curare.
Mi sono bastate queste testimonianze per convincermi a fare l’assicurazione sanitaria. In fondo, si tratta di una spesa che ti permette di viaggiare più serenamente. E alla fine, tutti quelli che partono non vogliono altro che questo.
Quando ho deciso di fare un’assicurazione sanitaria ho però avuto molti problemi a trovare quella giusta. E in parte il motivo era lo stesso per cui non l’avevo mai fatta: mi sembrava insensato spendere una cifra così alta per essere coperto solo per un singolo viaggio.
La maggior parte delle assicurazioni, infatti, funziona così: ti assicuri per quel singolo viaggio, che quasi sempre deve essere inferiore ai 31 giorni. Mi è capitato di viaggiare in più paesi in Asia (una volta, ad esempio, ho fatto Thailandia, Laos e Cambogia) e con questo tipo di polizza sarei stato coperto solo nella prima nazione.
Ci sono poi le assicurazioni “multiviaggio annuali” che coprono l’intero anno ma di fronte al loro costo mi sono chiesto: perché mai dovrei spendere tutti quei soldi per essere coperto tutto l’anno, se poi non viaggio tutto l’anno?
Quello che cercavo era una soluzione personalizzata, possibilmente una polizza che potessi attivare e disattivare quando volessi. Un servizio simile a quelli di Spotify o Netflix, per intenderci, che paghi di mese in mese. Pensavo non esistesse niente del genere e invece, parlando con un’altra nomade digitale conosciuta a Bali, ho scoperto che esiste e si chiama SafetyWing.
SafetyWing, un’assicurazione simile a Netflix
SafetyWing è un’assicurazione sanitaria di San Francisco nata proprio per andare incontro alle esigenze dei nomadi digitali o di chiunque viaggi frequentemente. Ciononostante, ritengo che sia un’ottima soluzione per qualsiasi viaggiatore, anche per chi ha solo una settimana a disposizione.
Per un motivo ben preciso: è molto più economica di qualsiasi altra assicurazione abbia mai trovato.
Come funziona SafetyWing? Proprio come Spotify o Netflix: ti registri al sito e paghi solo quando vuoi essere assicurato. Il periodo minimo della copertura è di 4 settimane (28 giorni), al termine delle quali sei tu a decidere se rinnovare l’abbonamento oppure smettere di pagare . Quando vorrai, potrai riattivare la polizza pagando nuovamente per una copertura minima di quattro settimane e tornare ad essere assicurato.
Il costo di questa assicurazione sanitaria internazionale, come detto, è molto basso. Una persona tra i 10 i 39 anni (per le altre fasce di età il prezzo è leggermente più alto ma chiunque può assicurarsi con SafetyWing) si può assicurare per quattro settimane di viaggio (esclusi USA e Canada) spendendo $36.96, pari ad appena €32.89. Includendo anche USA e Canada il prezzo sale a €60, comunque molto meno rispetto alle altre polizze.
Per intenderci, ho richiesto il preventivo con una delle assicurazioni di viaggio più famose e il costo per una copertura di dieci giorni in una sola destinazione del mondo è di €72,16. SafetyWing costa circa €33 per la copertura di quattro settimane in un numero illimitato di paesi!
Perché ho scelto SafetyWing: spendo poco e pago solo quando viaggio
Da quando ho aperto Mangia Vivi Viaggia moltissime persone mi hanno chiesto consigli sulla migliore assicurazione sanitaria per viaggiare. La mia risposta è SafetyWing. Perché è una polizza completa che mi fa viaggiare serenamente pur costandomi molto poco rispetto a tutte le altre. Inoltre mi consente di pagare solo quando effettivamente viaggio e non mi dà limitazioni riguardo il numero di nazioni che visiterò.
Per un nomade digitale come me, ma anche per chi ha in mente un viaggio in più nazioni, credo che sia la soluzione migliore. Ad esempio, se vuoi viaggiare per il sud-est asiatico per un mese, toccando Thailandia, Vietnam e Laos, difficilmente troverai un’assicurazione di viaggio tradizionale che non ti chieda svariate centinaia di euro.
SafetyWing, invece, costa sempre quei €33 per quattro settimane.
C’è solo un aspetto da tenere in forte considerazione: SafetyWing ha una franchigia di $250, pari a €222. Cosa significa concretamente? Che se hai bisogno di assistenza medica, i primi €222 li devi pagare tu e da quella cifra in poi paga l’assicurazione.
All’inizio ho pensato che fosse un problema non da poco, ma poi mi sono reso conto che probabilmente non lo è. La ragione è presto detta: non stipuli un’assicurazione di viaggio per le piccole spese, ma per quelle grandi.
Almeno, per me è così e il mio ragionamento, quando ho scelto SafetyWing è stato questo:
“Okay, fino a €222 devo pagare io ma per una cifra del genere ho bisogno di avere un’assicurazione? Voglio dire, se mi procuro una ferita superficiale, posso comprare io stesso i medicinali e le bende in farmacia. Se mi viene mal di stomaco, posso curarmi da solo senza correre all’ospedale se la situazione non degenera. Non ho bisogno di un’assicurazione sanitaria per le piccole spese. Ma se faccio un incidente stradale e mi spezzo le gambe, certo che ho bisogno di un’assicurazione sanitaria! Così come se mi prendo la dengue o la malaria, visto che il ricovero mi costerebbe centinaia di euro al giorno“.
Ci sono poi altri due aspetti positivi di SafetyWing:
- puoi assicurarti anche quando sei in già in viaggio (non conosco nessuna assicurazione che lo permette) e la polizza è immediatamente attiva. Sei partito per il Sud America senza assicurazione e ora temi di aver fatto un’idiozia? Puoi registrarti subito su SafetyWing ed essere immediatamente assicurato.
- I bambini sotto i dieci anni sono automaticamente assicurati se uno dei genitori è assicurato. Per questo, l’assicurazione SafetyWing è adatta non solo ai nomadi digitali e i viaggiatori di lunga data, ma anche alle famiglie.
Cosa include la polizza SafetyWing nello specifico
Pagando l’abbonamento di quattro settimane con SafetyWing, si ottiene una copertura medica ma non solo: sono inclusi anche lo smarrimento dei bagagli o del passaporto.
Ecco alcune delle garanzie offerte:
- copertura medica per malattie e infortuni imprevisti, che include le spese ospedaliere, le visite dal dottore e la prescrizione di farmaci.
- La copertura è valida per chi viaggia in qualsiasi paese al di fuori di quello di residenza.
- Copertura per operazioni di salvataggio ed evacuazioni mediche.
- La polizza copre spese fino a $250.000 (circa €222.000).
- Fino a $50 al giorno per la riabilitazione.
- Fino a $1.000 per emergenze ai denti.
- Fino a $150 per visite oculistiche.
- Fino a $50.000 per spese mediche legate a eventi terroristici.
- Fino a $100 per i ritardi aerei (nessuna franchigia)
- Fino a $100 per la perdita del passaporto o del visto (nessuna franchigia)
- Fino a $100 al giorno in caso di disastri naturali (nessuna franchigia)
Tutte le condizioni specifiche della polizza sono disponibili a questa pagina.
Se sei assicurato con SafetyWing e hai bisogno di assistenza sanitaria in viaggio, non devi fare altro che contattarli attraverso il sito web nella sezione “Find a Hospital” (in lingua inglese). Il servizio è ovviamente attivo 24/24 e ti indicherà la clinica associata più vicina dove farti curare.
Se scegli la clinica associata, il pagamento può avvenire direttamente dalla compagnia assicurativa per le grandi spese; se scegli un’altra struttura devi conservare le ricevute e inviarle a SafetyWing per ottenere il rimborso delle spese sostenute.
A chi è rivolta SafetyWing
Te lo dico in modo molto onesto e diretto: secondo me SafetyWing è la soluzione perfetta per coloro che non sono convinti di voler fare un’assicurazione sanitaria. Ero anche io in quella categoria e mi dicevo: “Perché spendere tutti quei soldi? Starò attento e in fondo non mi è mai successo niente…“
Oltre ad aver capito che questo è un ragionamento un po’ idiota (perché a volte le cose succedono senza che possiamo farci nulla), ho anche scoperto che non devi per forza spendere centinaia di euro per avere un’assicurazione sanitaria e di viaggio.
Se sei un viaggiatore attento e in salute, potresti non avere mai bisogno di ricevere cure mediche all’estero (e te lo auguro) e per questo motivo scegliere SafetyWing significa tre cose:
- spendere molto meno di qualsiasi altra assicurazione;
- pagare solo quando effettivamente viaggi, con un abbonamento simile a Spotify e Netflix;
- viaggiare serenamente sapendo che per eventuali grandi spese (sopra i €222) sei coperto e vieni rimborsato anche in caso di perdita di bagagli o del passaporto e in caso di ritardi con i voli aerei.
Sei in partenza per il prossimo viaggio? Prima di spendere centinaia di euro in un’assicurazione sanitaria tradizionale, prendi in considerazione SafetyWing. Se non avrai bisogno di assistenza sanitaria, avrai risparmiato molti soldi; se avrai bisogno di assistenza sanitari, avrai speso una cifra irrisoria rispetto a quello che ti costerebbe farti curare senza assicurazione.
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