Su queste pagine e nel mio libro “Le coordinate della felicità” ho scritto più volte che il tempo è il bene più prezioso che abbiamo, molto più del denaro che si può guadagnare e incrementare in tanti modi. Il tempo, invece, scorre inesorabile e non si può recuperare. Non puoi comprarne altro, non puoi rubarlo. Con il tempo puoi farci solo una cosa: valorizzarlo.
Dunque, come si valorizza il tempo? Ci sono tanti modi per farlo e uno dei più efficaci che conosco è viaggiando. Che sia una breve fuga dal rumore della quotidianità o un’avventura lunga anni, poco importa: un viaggio è sempre una buona idea e non è mai tempo sprecato.
Ci sono viaggi, poi, che non solo valorizzano il tempo, ma hanno il potere di aggiungere vita alla tua vita. Sono quei viaggi nei quali un singolo giorno vale come anni in un’esistenza infelice. Quei viaggi ai quali ripensi chiedendoti come sia potuto succedere davvero, come sia stato possibile fare tutto, vedere così tanti luoghi, conoscere così tante persone, vivere esperienze così incredibilmente intense.
Su Mangia Vivi Viaggia ho raccontato tanti viaggi di questo tipo, ma quello di Ben probabilmente li supera tutti. Più di un viaggio, questo ragazzo inglese si è sostanzialmente lanciato in un’esperienza di vita così ricca di avventura e bellezza da far luccicare gli occhi a qualsiasi sognatore la incontri.
Ben ha fatto così tanto che un solo articolo non basterebbe. Non a caso, per documentare il suo viaggio si è affidato a YouTube, dove ha un canale con migliaia di video per raccontare il suo meraviglioso percorso.
Cosa ha fatto nello specifico? Ha acquistato un vecchio van in Cile ed è partito verso nord, con l’obiettivo di arrivare in Alaska. Un viaggio on the road sulla leggendaria Panamericana, la strada più lunga al mondo.
La Panamericana
Come ho scritto in un articolo dedicato, la Panamericana è la strada che collega la punta più settentrionale dell’Alaska al sud dell’Argentina. È un percorso che taglia in due l’intero continente americano, è lungo 25.000 km e attraversa 17 nazioni. Non è quindi una passeggiata e richiede un investimento notevole in termini di tempo ed energie. Ovviamente anche in termini economici, ma con un certo stile di vita e il giusto mezzo di trasporto è possibile completare questo viaggio epico.
Ad esempio, utilizzando un van è possibile ridurre notevolmente le spese. Con questo mezzo si ha infatti a disposizione sia un mezzo di trasporto sia una casa dove dormire e cucinare. Certo, ci vuole tanto coraggio per partire con un van per un viaggio lungo 25.000 km… ma a Ben il coraggio non mancava certamente.
Dal Cile all’Alaska in van
Nel 2013, questo ragazzo originario di Jersey, nel sud dell’Inghilterra, aveva deciso di fare un normale viaggio da backpacker in Sud America. Dopo aver esplorato un po’ il continente, se ne era però profondamente innamorato, al punto di volerlo scoprire chilometro dopo chilometro, in tutte le sue sfaccettature. Così, alimentato da quell’euforia tipica del viaggio, ha deciso di lanciarsi nell’avventura più grande della sua vita: partire dal sud del Chile e puntare dritto verso l’Alaska.
Il suo sogno è iniziato con l’acquisto del van. Incredibilmente, Ben è riuscito a trovare un Volkswagen Kombi degli anni Ottanta proprio in Cile. Lo ha pagato due milioni di pesos cileni, all’epoca pari a circa €2.000.
“Il van doveva essere ristrutturato completamente”, racconta in un video. “Era pronto ad andare in strada, ma dovevo renderlo abitabile. Così mi sono piazzato nel giardino di una gentile famiglia cilena e per tre mesi non ho fatto altro che lavorarci sopra“.
In quel momento, Ben non sapeva una parola di spagnolo. Con le persone di quel paesino in Cile, incuriositi dalla novità di un ragazzo bianco impegnato a lavorare tutto il giorno sul suo van, comunicava a gesti e con il linguaggio universale dei sorrisi.
“Quella fu un’ottima opportunità per imparare lo spagnolo”, dice Ben. “Dopo quattro mesi di lavoro ero finalmente pronto a partire“.
Trovare amicizie e l’amore in viaggio
La sua Panamericana iniziò subito con una sfida molto dura: le Ande. A bordo del vecchio Volkswagen, Ben è però riuscito a superare piuttosto agevolmente le imponenti montagne del Sud America, fino ad entrare in Argentina. Nel nuovo paese ha inaugurato un’abitudine splendida, che avrebbe riempito la sua vita nei tre anni successivi: ospitare perfetti sconosciuti a bordo del suo van.
“I primi sono stati due autostoppisti colombiani che stavano girando il Sud America. Li ho fatti salire a bordo e nei tre anni successivi ho aperto le porte del mio van a più di cento persone“.
In molte occasioni, Ben ha persino dormito con gli autostoppisti dentro al suo van. Un gesto di totale fiducia verso persone che lui vedeva proprio in questo modo: come esseri umani come lui, indipendentemente dall’età, il sesso, la religione o la razza.
Nel nord dell’Argentina, Ben conosce anche la sua prima “fidanzata on the road“. Si chiama Sean, è americana e sta esplorando il Sud America, proprio come lui. Ben le dà un passaggio, si innamorano e continuano a viaggiare insieme per mesi.
La magia del Perù
A bordo del van entra in Bolivia, dove rimane impantanato in un fiume. Poi riesce ad arrivare in Perù, un periodo che ricorda con nostalgia.
“Ho dato passaggi a decine di altri viaggiatori in Perù e ho potuto visitare uno dei luoghi che sognavo da sempre: il Macchu Picchu. In Perù ho anche trovato il mio fidato compagno di viaggio: un cucciolo abbandonato“.
Ben se ne prende cura e decide di chiamarlo Alaska. Da quel momento diventano inseparabili, nonostante tutte le difficoltà a cui va incontro dovendo passare confini con un cane al seguito.
“In un’occasione ho spedito il van via nave oltre il confine, poi mi sono avviato alla frontiera fingendo di essere cieco. Ho detto che Alaska era il mio cane guida e mi hanno fatto passare. Non ne vado fiero ma era necessario per portarlo con me. In un’altra occasione l’ho dovuto nascondere in una scatola per superare i controlli!”
Prima, però, Ben visita tutto il Perù, innamorandosi dei suoi deserti e surfando ad Atacama. In questo paese si è anche rotto il suo motore… per le prime due volte. Poi è successo nuovamente in Ecuador.
Innamorarsi della Colombia e del Costa Rica
“Mi sono innamorato della Colombia e della sua gente”, racconta Ben. “Due ragazzi che stavano condividendo la strada con me si sono innamorati tra di loro e quindi mi sono ritrovato solo con Alaska”.
Dalla Colombia è entrato ufficialmente nell’America Centrale, fermandosi per diversi mesi in Costa Rica, un paese che ritiene tra i più belli mai visti.
“In Costa Rica il motore si è completamente fuso. Ho dovuto farlo sostituire completamente perché avevo provato a ripararlo personalmente e avevo fatto qualche casino irrimediabile”.
“Volevo smettere e fermarli lì, tornare a casa. Ma poi ho trovato la forza di continuare: ci siamo trasferiti in un garage in Costa Rica dove ho imparato a riparare un motore per davvero. Ci ho messo tre mesi e poi sono partito alla scoperta di questo paese. Posso solo dire che dovresti assolutamente visitarlo. È incredibile”.
In Nicaragua Ben ha ritrovato Sean, la sua fidanzata in viaggio. Ha rischiato di morire nelle onde di El Salvador. Alaska, il suo cane, è stato attaccato da un pitbull e Sean si è preso un pugno in faccia da parte del padrone nel tentativo di separarli. Ha vissuto per una settimana in un surf camp a due passi dall’oceano, in una comunità di surfisti. Ha vissuto in una casa abbandonata in Guatemala. Si è lasciato definitivamente con Sean. Ha vissuto diverse settimane con un altro viaggiatore a cui piaceva stare nudo per la maggior parte del tempo. Queste sono state solo alcune delle esperienze che ha vissuto durante il suo viaggio. Nel bene e nel male, tutte indimenticabili.
Tre anni e mezzo di pura vita: dal Cile all’Alaska in van
Giunto in Messico, Ben ha deciso di fermarsi per rendere il van il più performante possibile. Gli Stati Uniti erano ormai vicini ed era certo di non potersi permettere i costi di un’eventuale riparazione in quella nazione. Così ha rimesso in sesto il suo Kombi per ben cinque mesi e poi è partito con il suo fedele cagnolino alla volta dell’Alaska.
Alla fine, dopo aver attraversato anche gli Stati Uniti e il Canada, dovendo affrontare strade meglio tenute ma anche il freddo e la nostaglia dei tempi in cui il suo van era un rumoroso punto di ritrovo per viaggiatori da tutto il mondo, Ben è arrivato in Alaska. Così ha completato la Panamericana.
Ci ha messo tre anni e mezzo, ha percorso 25.000 km e riparato il motore del suo van una decina di volte. Ha avuto tre fidanzate e un cane. Ha fatto dormire più di cento persone nell’abitacolo e dato un passaggio a quasi cinquecento autostoppisti. Si è mantenuto con i soldi incassati con il suo canale YouTube e ha vissuto low cost per poter continuare a finanziare il suo sogno. E alla fine lo ha realizzato. Un viaggio che non dimenticherà mai, di quelli che da soli valgono tutto il prezzo del biglietto di questa vita.