• 2 settembre 21:00 Desio presso Parco Tittoni SOLD OUT
  • 6 settembre 21:00 Boves presso Equo Festival SOLD OUT
  • 13 settembre 20:30 Verona presso Om Festival SOLDOUT
  • 14 settembre 19:30 Milano presso Festival il tempo delle donne per partecipare qui 
  • 15 settembre 15:00 Marina di Ravenna presso Kalemana Festival per partecipare qui 
  • 18 settembre 20:00 Muralto Locarno, Svizzera per partecipare qui
  • 19 settembre 21:00 Vicopisano presso Le parole contano per partecipare qui
  • 20 settembre 18:00 Ferrara presso Associazione Nuova Terraviva per partecipare qui
  • 21 settembre 14:30/15:30 Cesena presso Macrolibrarsi Festival per partecipare qui
  • 22 settembre 21:00 Padova presso Festival Consapevolezza per partecipare qui

Il firmacopie si terrà solo prima dell'evento, a partire dalle ore 19:00 fino alle 20:30. Presso la location sarà possibile acquistare i miei libri.

  • 28 settembre 18:00 Mestre presso Festival delle Idee per partecipare qui
  • 1 ottobre 17:30 Brescia presso Festival Librixia per partecipare qui
  • 6 ottobre Marina di Bibbona presso SurfWeek Festival *presto i dettagli
  • 9 ottobre 14:00/15:00 Rimini presso TTG book&go per partecipare qui
  • 25 ottobre Bari presso Storytellers Festival per partecipare qui

Shinrin-yoku, il rimedio giapponese per combattere lo stress e ritrovare la pace

Quante volte ti è capitato di non riuscire più a sopportare la vita in città?

Magari mentre sei nel traffico, con lo smog, i clacson che suonano a non finire, le luci delle auto ovunque. Oppure quando sei in un centro commerciale strapieno di persone e improvvisamente ti senti come un animale in trappola. Per non parlare, poi, dell’ufficio, che troppo spesso diventa un ambiente ostile.

Se hai letto il mio libro, sai che ho provato anche io questa sensazione. Una terribile sensazione di soffocamento: sembra che il rumore e il caos della città siano in grado di prendere il sopravvento su di noi.

Come si combatte questo mostro invisibile? Ci sono molti modi ma è sempre una buona idea quella di cercare il silenzio, la pace e il contatto con la natura. Una soluzione che i giapponesi chiamano “shinrin-yoku” e che è diventato famosa in tutto il mondo come “Forest Bathing“.

Che cos’è il forest bathing

Dagli anni Ottanta in poi, sempre più giapponesi hanno iniziato a soffrire di ansia, attacchi di panico e forte stress a causa dei ritmi frenetici, dell’inquinamento acustico e della totale mancanza di spazio e tranquillità.

Ma il Giappone non è solo grandi metropoli, è anche paesaggi meravigliosi e soprattutto foreste silenziose e incontaminate. Così qualcuno ha provato a trovare il rimedio alla martellante vita di tutti i giorni immergendosi letteralmente nelle foreste: da qui nasce la pratica del Shinrin-yoku, tradotta come “Forest Bathing”, bagnarsi nella foresta.

Non si tratta di nulla di complicato ed è proprio la semplicità di questa pratica che la rende la soluzione ideale a un problema solo apparentemente complesso: quando sei stressato, in realtà hai solo bisogno di silenzio, spazio e natura.

Nient’altro. Se il silenzio e lo spazio servono per distendere i nervi, è dimostrato che il contatto diretto con la natura ha degli importanti effetti benefici sullo stato emotivo dell’essere umano.

Come si pratica il forest bathing

Esistono decine di differenti percorsi che si possono fare all’interno della pratica del forest bathing.

Quello più popolare è la semplice camminata: si lascia lo smartphone e tutto ciò che rappresenta una distrazione o un impedimento fuori dal bosco, e si inizia semplicemente a camminare lentamente. Passo dopo passo lo stress inizia a sciogliersi e la mente si sgombra dalle migliaia di pensieri che la bombardano ogni giorno.

Altri scelgono invece di non camminare ma di limitarsi a stare seduti contro la corteccia di un albero, immersi nel silenzio. Altri ancora preferiscono abbracciare gli alberi, un’altra pratica riconosciuta universalmente come cura contro l’ansia e la depressione.

In ogni caso, lo scopo è semplicemente quello di ritrovare il contatto con la natura, con la Terra su cui viviamo. Per questo motivo è alla portata di chiunque, anche di chi ha poco tempo libero e vive in una grande città: se cerchi bene, troverai sempre un po’ di verde ovunque senza doverti allontanare troppo.

I benefici del forest bathing

L’effetto finale è sempre lo stesso: i nervi si sciolgono, il battito cardiaco rallenta e le pupille si dilatano. A livello emotivo si viene inondati di una grande calma che ci permette di staccare completamente dal trambusto quotidiano. Si può pensare lucidamente oppure si può scegliere di non pensare proprio.

Alcuni finiscono addirittura per addormentarsi, ma non c’è niente di male in questo. Anzi, non è altro che la dimostrazione che il contatto con la natura fa bene: a tanti capita di soffrire di insonnia, ma non appena si coricano su un prato oppure si siedono contro un albero, si addormentano nel giro di pochi secondi.

Dal Giappone, il Shinrin-yoku è diventato popolare in tutto il mondo. Nei pressi di grandi città come New York o Los Angeles sono stati istituite zone verdi adibite proprio al forest bathing. Sempre più persone staccano dal lavoro e si dirigono direttamente in questi luoghi, dove possono trascorrere anche solo mezz’ora immersi nel verde.

Una pratica alla portata di tutti

Ma non è necessario recarsi in un centro specializzato per praticare il forest bathing.

Puoi farlo anche da solo: la prossima volta che esci dall’ufficio e ti senti stanco, stressato e oppresso, vai in un parco o in un qualsiasi luogo dove non ci sia traffico ma sia il verde a dominare.

Siediti per qualche secondo, chiudi gli occhi, respira profondamente. Lascia che tutta la negatività esca dal tuo corpo e dalla tua mente. Sembra incredibile, ma basta pochissimo tempo per sentirti completamente rigenerato.

Il forest bathing è una delle più grandi dimostrazioni di quanto la natura sia in grado di fare cose semplici ma estremamente potenti. E se vuoi puoi praticarlo anche durante la tua pausa pranzo: ti basta camminare per pochi minuti dentro un parco o sdraiarti su un prato o abbracciare un albero per ricollegarti con la Terra e ritrovare la pace.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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