Quando smetti di essere te stesso, inizi a morire lentamente

Photo by Stefan Stefancik

“Ognuno di noi è unico ed è proprio questo aspetto a renderci meravigliosi. La paura di essere giudicati ci spinge ad omologarci e perdere la nostra identità, ed è in quel momento che iniziamo lentamente a morire, a scomparire e a non riconoscerci più”.

Tratto dal mio libro, “Le coordinate della felicità


Tieniti stretto quelle persone che non ti vogliono cambiare.

Quelle che invece di chiederti di essere qualcosa di diverso, migliore o più simile alla loro idea di perfezione, ti dicono semplicemente di essere te stesso.

Tienile strette perché sono rare, ma soprattutto perché hanno compreso che solo chi non si nasconde dietro a maschere e bugie può gettare basi solide per una vita felice.

Puoi raggiungerla in tanti modi differenti ma non conosco una sola persona capace di essere genuinamente felice in una vita che si è costruito attorno ad apparenze ricercatissime che hanno l’unico scopo di celare la sua vera natura.

Le persone più felici che ho conosciuto viaggiando e vivendo per il mondo sono quelle in pace con se stesse. Quelle che hanno trovato un equilibrio tra i loro pregi e i loro difetti, tra le loro vittorie e le loro sconfitte, tra i loro sogni e le loro paure.

Le persone più felici che conosco sono anche le migliori che conosco. Sono quelle che non si vergognano delle loro crepe, delle loro rughe, delle loro cicatrici. Del loro cuore imperfetto e rattoppato mille volte.

Sono quelle persone che sorridono solo quando hanno voglia di sorridere. Quelle che non si nascondono se devono piangere.

Le persone più felici che conosco sono quelle che non hanno alcun timore di essere se stesse. Ed è ovvio che sono serene e spensierate, perché mentire è impegnativo, soprattutto quando ti guardi allo specchio. Perché è certamente faticoso indossare un’armatura ogni mattina, quella dietro cui nascondi la tua vera natura, le tue debolezze e le tue imperfezioni.

È certamente complicato montare un bel sorriso falso ogni mattina, di quelli che sembrano veri. E non sempre è immediato rispondere “tutto bene!” a chi ti chiede come stai, anche se alla fine rispondi sempre così.

Ma niente è difficile come mentire a se stessi. Anzi, alla lunga è impossibile.

Quando spegni il cellulare, ti sdrai sul letto e fissi il soffitto. E tutta la stanchezza passa di colpo e sai già che non ti addormenterai subito, perché ora sei solo con te stesso e non puoi più mentire.

Ora puoi solo essere te stesso.

Fa paura vedere quanto ti sei allontanato dalla persona che sei davvero. Ti chiedi se ne valga la pena di continuare a fingere di essere qualcun altro, un te migliore, superiore, più forte, più bello.

Te lo assicuro: non ne vale la pena. Non esiste un singolo motivo valido per smettere di essere te stesso.

Non esiste una persona per cui valga la pena smettere di essere te stesso, e se ti ama, comunque non ti chiederà mai di farlo.

Non esiste lavoro, oggetto, quantità di denaro e obiettivo per cui valga la pena smettere di essere te stesso, perché chi smette di essere se stesso, smette di essere. E quando smetti di essere, che te ne fai di soldi e successo?

Muore lentamente chi ha perso la propria essenza più profonda. Ogni giorno in cui si nasconde dietro a una maschera per accontentare gli altri o assecondare il loro giudizio, muore un po’.

Perché non è vita se la devi indossare. Non è vita se la devi adattare alla tua personalità. Sei vivo solo quando sei libero di esprimerti, quando ti comporti con gli altri nello stesso modo in cui ti comporteresti da solo.

Sei vivo quando viaggi, perché quando viaggi non devi pensare a nasconderti. Prima di tutto perché non ne hai il tempo e le energie: hai scalini da percorrere, mari in cui bagnarti, cibi da assaggiare, luoghi da visitare e persone da conoscere.

E poi nessuno sa la tua storia, nessuno è a conoscenza dei tuoi fallimenti. E non gli interessa. Che meraviglia.

Per questo viaggiamo: perché quando viaggi sei libero di essere te stesso. Senza maschere, senza filtri, senza controfigure.

Sai perché viaggiare ti rende felice? Perché ti dà l’opportunità di essere chi sei veramente.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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