Avevo appena finito la maturità quando scoprii Workaway. Avevo pochi soldi e tanta voglia di viaggiare in posti lontani: una pessima combinazione, ma solo in teoria.
Per caso, un’amica mi raccontò di come avesse passato l’estate a coltivare tulipani in Belgio, mentre un’altra era partita per un mese alla volta del Giappone. Ragazze, studentesse come me, che viaggiavano e vivevano da sole in giro per il mondo.
I loro racconti e i loro sorrisi mi diedero coraggio. Mi informai e in men che non si dica iniziai la prima di tante avventure meravigliose con Workaway.
Cos’è Workaway e come funziona
Workaway è una piattaforma per il volontariato internazionale. A un basso prezzo d’iscrizione, ti mette in contatto con ogni angolo del mondo. È un network che permette alle persone di cercare in completa autonomia come, dove e con chi vogliono fare volontariato.
Qualche esempio?
Tramite Workaway puoi:
- costruire i sentieri di un parco nazionale in Bolivia;
- allevare le pecore in Islanda;
- aiutare un’agenzia di turismo in Norvegia;
- insegnare inglese in Cambogia;
- navigare in barca fra gli arcipelaghi della Grecia;
- prenderti cura degli animali in riabilitazione in Repubblica Ceca;
- ristrutturare un castello in Inghilterra o in Transilvania;
- collaborare con un progetto di riforestazione in Madagascar;
- fare l’insegnante in un orfanotrofio in India.
Ti sembrano tante opzioni? In realtà sono solo alcune. Su Workaway trovi davvero di tutto, più di quanto si possa immaginare.
Il periodo di volontariato può durare quanto vuoi: da un paio di settimane a un anno intero, basta mettersi d’accordo con l’ospite. Io, per esempio, ho cambiato vari host in varie zone dello stesso paese per vivere esperienze diverse.
In cambio di qualche ora di lavoro al giorno si hanno vitto e alloggio gratuiti, una circostanza non da poco: tagliando questi costi si risparmiare tantissimo e quindi viaggiare e vivere all’estero più a lungo.
Dopo aver creato il proprio profilo come volontario, si può cercare la situazione ideale fra migliaia di proposte. Le richieste sono molto dettagliate e le descrizioni esaurienti, in ogni annuncio sono spiegate precisamente le mansioni richieste, così come le caratteristiche del soggiorno.
Si può quindi scegliere in base alle proprie esigenze: sei vegetariano? Troverai certamente una famiglia che non mangia carne e pesce. Ti piace stare a contatto con gli animali? Ci sono decine di farm biologiche in cui potrai passare tutto il tempo che vorrai. Vuoi conoscere tante nuove persone? Puoi scegliere una sistemazione dove ci sono già altri volontari.
Scoprire davvero nuovi luoghi e culture
Le categorie di lavoro sono davvero infinite: baby sitter, eco-turismo, lezioni di lingua inglese (ma anche italiana), agricoltura, costruzione, ostelli, eventi sportivi, giardinaggio, dog e cat sitter, reception, cucina… e chi più ne ha più ne metta.
Questo perché, a differenza di tante reti, hai il contatto diretto con le persone, che possono spiegarti di cosa hanno davvero bisogno loro. Non ci sono agenzie o associazioni di mezzo, non si paga nulla per fare volontariato con Workaway. Devi pensare solo ai voli, i trasporti e l’assicurazione.
Tolte queste spese, non dovrai investire altro denaro. Workaway è uno scambio, ci si aiuta a vicenda e nessuno guadagna dal punto di vista economico. Il vero guadagno è quello della crescita personale.
Dare una mano alle persone del luogo vuol dire immergersi nella loro cultura e nella loro vita di tutti i giorni. Vuol dire vivere per davvero un paese e conoscerne le parti belle e brutte. Vivere con i locali ti dà una visione di un paese che nessuna guida turistica puoi offrirti.
Viaggiare in solitaria con Workaway (e non essere mai soli)
Workaway è il miglior modo per iniziare a viaggiare in solitaria.
Se questo è sempre stato il tuo sogno ma hai mille dubbi e paure (comprensibili), fatti coraggio e lanciati. Spesso gli host hanno bisogno di più persone per il loro progetto, quindi ti troverai circondato da tanti altri volontari da tutto il mondo.
Ad esempio, quando ho fatto Workaway in Sudafrica e in Brasile, conoscevo ogni giorno gente nuova. Dai turisti ai locals della zona, ma soprattutto i tanti workawayers da ogni parte del globo: Polinesia francese, Colombia, Germania, Olanda, Israele, Cile, Bolivia, Argentina, Danimarca, Singapore…
Ogni giorno portava con sé la possibilità di conoscere tantissime persone e imparare un’infinità di cose nuove. Con Workaway viaggi in solitaria, ma non sei mai da sola/o.
Cucinare assieme, ad esempio, era uno spettacolo: mentre io armeggiavo con la pasta, la ragazza cilena metteva di nascosto del peperoncino nella salsa e il ragazzo danese cercava di convincermi che dovevo tirare gli spaghetti contro il muro per vedere se erano cotti!
Workaway mette le persone in comunicazione ed è un’esperienza di vita e di viaggio semplicemente straordinaria. Una di quelle che aggiungono vita alla vita.