Ho perso la mia anima gemella e ho deciso di vivere on the road in suo onore

IG @adventures_in_huck_phinn

Non sempre la vita è rosa e fiori. Non sempre va come la pianificavi e a volte succedono cose che non potevi immaginare nemmeno nei tuoi peggiori incubi. Certo, qualche volta ti è passato per la testa un brutto pensiero, una prospettiva dolorosa anche se è solo astratta, ma alla fine ti sei sempre detto che non può succedere a te.

Invece, a volte succede. E quando ti capita che la vita ti volti le spalle, sprofondi in un vortice di depressione e tristezza da cui pensi di non poter mai più uscire. Pensi che non potrai mai più essere felice.

Ti senti vittima di un’ingiustizia insopportabile e ti chiedi per quale motivo dovresti andare avanti. Vorresti solo chiuderti nel tuo silenzio e aspettare la fine.

Ma poi, a un certo punto, ti rendi conto che in realtà puoi fare solo una cosa: riprenderti. Non ci sono altre valide alternative. Lo devi fare per te e per le persone che ti amano, anche se non ci sono più. Specialmente se non ci sono più.

È questa la storia di Aubrey, una ragazza che è passata da un sogno ad occhi aperti a un incubo. Ma non per questo ha smesso di sognare e voler essere felice, per se stessa e per il suo compagno che non c’è più.

Un sogno che diventa un incubo

Aubrey e Zach erano giovani, felici e innamorati. Ma erano anche due anime libere e ribelli, motivo per cui avevano deciso di non accontentarsi: prima di stabilirsi e avere una vita convenzionale, volevano vivere una grande avventura in giro per il mondo.

Così erano partiti: dagli Stati Uniti in direzione sud-est asiatico, con l’intenzione di viaggiare e vivere l’esperienza più bella della loro vita.

Una storia d’amore, di vita e di viaggio. Un sogno ad occhi aperti, una favola moderna. Ma poi, un giorno, questa storia meravigliosa si è trasformata in una tragedia.

La coppia era a Bali e una mattina Zach è andato a fare surf, la sua grande passione. È entrato in acqua e non è più tornato. Le onde se lo sono preso e lo hanno restituito solo dopo alcuni giorni.

Così, Zach è morto a soli 26 anni. E Aubrey si è ritrovata sola da un giorno all’altro, senza l’amore della sua vita. Nel giro di poche ore, ogni suo progetto di vita e di felicità si è spento.

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Tornare a vivere per chi non può più farlo

Aubrey è tornata immediatamente a casa, negli Stati Uniti. Ha vissuto quel trauma che solo chi perde la propria anima gemella conosce. E inevitabilmente, ha rischiato di cadere in un baratro da cui non si riesce più a scappare: la depressione, l’infelicità, il dolore perpetuo.

Ma con il passare del tempo, Aubrey ha capito una grande verità che tutti noi dovremmo sempre tenere a mente quando subiamo un lutto: le persone che se ne sono andate vorrebbero vederci felici. Soffrirebbero come non mai a saperci depressi e senza alcuna voglia di vivere.

Aubrey lo ha capito quando, sistemando le cose di Zach, ha trovato il suo diario. E sull’ultima pagina, scritta poco prima di morire, l’uomo della sua vita scriveva:

Oggi, quando uscite di casa, respirate l’aria fresca e assaporatela. Abbracciate i vostri amici e sorridete con amore per la loro presenza. Dite ai vostri famigliari che li amate e pensate alle ragioni per cui li amate. Ascoltate le vostre canzoni preferite all’infinito. Aprite la finestra e rendetevi conto che, se lo volete, potete andare ovunque voliate. Andate a mangiare esattamente quello che vorreste mangiare. Scegliete di non dare per scontate le piccole cose. Probabilmente non sono così piccole

Dopo aver letto queste parole, Aubrey si è fatta una promessa: riprendere in mano la sua vita ed essere felice. Per sé, ma soprattutto per Zach.

Vivere in camper per reagire

L’aspetto più doloroso per Aubrey è stato ripartire da sola. Lei e Zach avevano pianificato di vivere una grande esperienza di viaggio in giro per il mondo. Invece, improvvisamente, si è trovata senza una parte del cuore, completamente da sola.

Audrey ha deciso che un primo passo per superare il dolore fosse prendersi cura di qualcuno. Così si è dedicata anima e copro a Ike, il suo cane. Solo chi ha un cane sa quanto sono in grado di risollevarti l’umore e distrarti, quanto sia terapeutica la loro compagnia.

Il passo successivo è stato realizzare un sogno che aveva in comune con Zach: vivere per un periodo della sua vita on the road.

“A dir la verità non avevo pianificato di vivere e viaggiare da sola in un camper. Ma quando l’amore della mia vita se n’è andato surfando le onde qualche mese fa, ho deciso di provare qualcosa di nuovo. Dovevo ripartire e volevo mettermi alla prova“, scrive Aubrey.

La ragazza ha lavorato duramente sul suo Toyota Dolphin del 1985, fino a renderlo una perfetta casa su ruote. Poi è partita, insieme al suo fidato cane.

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“Questa vita è il mio modo per ricordarlo”

Aubrey vive sul suo camper da più di sei mesi. Mentre vaga in compagnia del suo cane, lavora la pelle. Una passione che si sta lentamente trasformando in un lavoro, visto che vende le sue creazioni attraverso il suo shop online.

Ma al di là delle questioni pratiche, il suo obiettivo è un altro: ricordare ogni giorno Zach provando a portare gioia e felicità nel mondo.

“Il mio obiettivo non è solo esplorare gli Stati Uniti on the road”, spiega. “Voglio anche esplorare il mio dolore e provare a godere con gioia di ogni momento. Il mio uomo ha ispirato così tante persone nel corso della sua vita, aveva sempre il sorriso sul volto. Il mio obiettivo è ispirare gli altri così come lui ispirava chiunque incontrasse. È il mio modo per ricordarlo per sempre“.

Una storia che può sembrare tragica, ma in realtà porta con sé anche un messaggio molto positivo: nella vita può succedere di tutto, l’importante è rialzarsi e cercare di impiegare nel miglior modo possibile il proprio tempo a disposizione.

Quella di Aubrey è una storia di forza e resilienza. E non posso che augurarle che con il tempo diventi anche una storia di rinascita e felicità.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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