di Alice Buhagiar
Viaggiare da soli non è mai facile, a prescindere dal sesso. Non solo le ragazze vanno in crisi quando ci sono dei grandi cambiamenti o si ritrovano sperdute in mezzo a un paese che non conoscono, circondate da una lingua che non capiscono.
Io, personalmente, sono stata assolutamente terrorizzata almeno una volta nella maggior parte dei miei viaggi. Ma non perché sia una ragazza, piuttosto perché è normalissimo avere paura quando si affronta una situazione sconosciuta.
Tante volte, prima di prendere la decisione di viaggiare da sola, ho pensato che tutte le storie che leggevo sulle viaggiatrici solitarie fossero inventate. Che le ragazze in questione fossero state solo molto fortunate o semplicemente più in gamba di me.
Quando iniziai il mio primo lungo viaggio da sola, piansi come una pazza. Quando mi accompagnarono in aeroporto e feci il check-in del volo per Johannesburg, scoppiai in lacrime dicendo che gli altri avevano ragione: ero un’incosciente e non ce l’avrei mai fatta.
Non so come, né perché presi quell’aereo, so solo che fu la decisione migliore della mia vita.
Non mi ero mai sentita una persona con uno spirito da viaggiatrice, e solo tempo dopo scoprii che non esiste una definizione per questo. Ero timida, mi piaceva leggere e passeggiare da sola nei boschi o in riva al mare, ma ho sempre sentito quel bisogno di andare: non importava dove, la strada mi chiamava.
Così ho pensato che dovevo almeno provarci.
Viaggiando sola, ho scoperto che la visione di quello che ci mostrano del mondo è limitata e quasi sempre negativa: in quasi tutti i posti dove sono stata ho incontrato persone amabili, sorrisi e ospitalità.
Dico “quasi tutti” perché sarebbe una bugia dire che non mi è mai successo niente di brutto. Nessuno può assicurarti che non ti succederà nulla, ma ricordati che qualunque brutta situazione ti può capitare anche dietro casa, nel quartiere che conosci come le tue tasche. Quello che leggi sul giornale, può succedere dappertutto, quindi non dovresti pensarci.
Pensa, invece, a toglierti dalla testa quel “potrebbe succedermi”, o almeno includici al suo interno la marea di cose stupende che entreranno nella tua vita. Ci sono moltissimi motivi per scegliere di viaggiare da soli, e se stai leggendo le mie parole, significa che almeno un po’ di curiosità e voglia di viaggiare ce l’hai. Te lo assicuro: questo è più che sufficiente.
In fondo, la parte più difficile del viaggiare da soli è prendere la decisione di viaggiare da soli.
Troppe volte vorremmo fare qualcosa (anche solo andare a una festa o al cinema) e ci rinunciamo per non doverla fare da soli. Troppe volte non viviamo i nostri sogni perché stiamo vivendo le nostre paure.
Siamo così abituati ad essere circondati da persone, che l’idea di non averle più accanto ci sconvolge. Abbiamo il terrore di sentirci deboli e abbandonati. In realtà è tutto il contrario: viaggiare da solo ti fa capire chi sei e cosa vuoi.
Ti fa trovare la risposta di tutte quelle domande alle quali solo tu puoi rispondere. Uscendo dalla massa, sperimenterai una libertà assoluta: quella del non dipendere da niente e nessuno.
Ti alzerai e ci sarai solo tu, e potrai fare letteralmente quello che vuoi: sarai libero di andare dove ne avrai voglia, nessun altro imporrà dei ritmi per te. Quando viaggi da solo, sei tu a mettere i limiti a ciò che ti senti e non ti senti di fare, e non ci sarà nessuno a giudicarti per questo.
La tua vita di ogni giorno si trasformerà completamente. Sarai ogni giorno sempre più indipendente e intraprendente. Non avendo nessuno su cui contare, sarai obbligato a crescere e sforzarti. Lotterai per ciò che vuoi e incontrerai te stesso.
Tante volte hanno cercato di farmi desistere dal viaggiare da sola in America Latina. Tutte queste persone che avevano da ridire sulla mia destinazione, non avrebbero mai avuto il coraggio di partire. Criticavano e cercavano di mandarmi in crisi, ma io desideravo con tutta me stessa vedere la foresta amazzonica: chi sono gli altri per distruggere i miei sogni?
L’errore più comune che facciamo è lasciare la nostra felicità in mano a qualcun altro.
A chi me lo chiede, il consiglio che posso dare dopo aver viaggiato da sola è semplicemente uno: i sogni sono la cosa più importante che hai, non lasciare che nessuno ti impedisca di provare a raggiungerli.
Viaggiare da soli fa paura, sempre. Ma dal mio punto di vista, invecchiare senza aver provato a realizzare i nostri desideri dovrebbe essere ancora più spaventoso. Se vuoi viaggiare, fallo. E ricordati che non hai per forza bisogno di qualcuno al tuo fianco per partire.