• 2 settembre 21:00 Desio presso Parco Tittoni SOLD OUT
  • 6 settembre 21:00 Boves presso Equo Festival SOLD OUT
  • 13 settembre 20:30 Verona presso Om Festival SOLDOUT
  • 14 settembre 19:30 Milano presso Festival il tempo delle donne per partecipare qui 
  • 15 settembre 15:00 Marina di Ravenna presso Kalemana Festival per partecipare qui 
  • 18 settembre 20:00 Muralto Locarno, Svizzera per partecipare qui
  • 19 settembre 21:00 Vicopisano presso Le parole contano per partecipare qui
  • 20 settembre 18:00 Ferrara presso Associazione Nuova Terraviva per partecipare qui
  • 21 settembre 14:30/15:30 Cesena presso Macrolibrarsi Festival per partecipare qui
  • 22 settembre 21:00 Padova presso Festival Consapevolezza per partecipare qui

Il firmacopie si terrà solo prima dell'evento, a partire dalle ore 19:00 fino alle 20:30. Presso la location sarà possibile acquistare i miei libri.

  • 28 settembre 18:00 Mestre presso Festival delle Idee per partecipare qui
  • 1 ottobre 17:30 Brescia presso Festival Librixia per partecipare qui
  • 6 ottobre Marina di Bibbona presso SurfWeek Festival *presto i dettagli
  • 9 ottobre 14:00/15:00 Rimini presso TTG book&go per partecipare qui
  • 25 ottobre Bari presso Storytellers Festival per partecipare qui

La ragazza che ha visitato 67 paesi da sola e in autostop: “Non abbiate paura di viaggiare”

IG @irisveldwijk

Da quando ho aperto questo blog ho ricevuto molti messaggi da parte di ragazze che vorrebbero viaggiare ma hanno paura di farlo da sole. E da quando ho pubblicato il mio libro diverse persone mi hanno scritto per dirmi che desidererebbero profondamente viaggiare in lungo e in largo ma senza la giusta persona al proprio fianco non se la sentono.

Tutti noi abbiamo una naturale paura di viaggiare da soli perché l’essere umano è un animale sociale. Se a questa attitudine naturale aggiungiamo il fatto che i media creano e alimentano quotidianamente un clima di totale paura verso tutto ciò che è diverso dalla loro idea di “normalità”, è scontato che per migliaia di persone (indipendentemente dal sesso) il sogno di viaggiare in solitaria sia destinato a restare tale.

Superare la paura e viaggiare in solitaria

Soprattutto per le ragazze e soprattutto per le ragazze italiane. Nel nostro paese tendiamo ad essere sempre eccessivamente pessimisti e prevenuti ma quando si tratta di viaggiare viene fuori una mentalità incredibilmente chiusa. Per molte persone ancora oggi, nel 2019, partire senza un uomo al proprio fianco è come firmare una condanna a morte.

Negli ultimi anni ho viaggiato a lungo, soprattutto in Asia, e ho incontrato tantissime viaggiatrici solitarie. Poche di queste erano italiane e non mi stupisce: ci vuole il doppio della determinazione per partire da sola quando sei condizionata da pregiudizi e negatività di ogni tipo.

Chiaramente viaggiare da soli comporta dei rischi maggiori rispetto a un viaggio condiviso con altre persone. Nessuno può negarlo. Al tempo stesso, però, ci sono tante storie di viaggiatrici che dimostrano quanto sia fattibile viaggiare a lungo e da sole, spendendo anche molto meno di quanto si possa pensare.

Storie come quella di Iris Veldwijk.

IG @irisveldwijk

Iris, la ragazza olandese che viaggia sola e in autostop

È una ragazza olandese che nel 2013 ha lasciato l’università con lo scopo di prendersi un po’ di tempo solo per se stessa. Il suo obiettivo era chiaro: scoprire il mondo. Il sogno di molti, che molti ritengono irrealizzabile per una questione di soldi.

In realtà quello per cui viaggiare sia una questione per persone ricche è solo un pregiudizio, proprio come quello sul pericolo di viaggiare da sole. Iris non aveva le possibilità economiche per muoversi con tanti aerei e alloggiare in hotel, ma questa circostanza non l’ha certamente fermata. Come tutti i veri viaggiatori, invece di trovare una scusa ha trovato una soluzione e ha iniziato a visitare l’Europa facendo l’autostop.

Cosa le è successo? Assolutamente niente. Nessun rischio, nessun vero pericolo. Si è fidata delle persone, ha tenuto gli occhi ben aperti, ha usato sempre la testa e così ha vissuto una delle migliori esperienze della sua vita. Una risposta forte e diretta a tutti coloro che dipingono il mondo come un luogo pericoloso e ostile.

Dal viaggio in Europa al mondo intero, con Couchsurfing e autostop

Dopo quel primo viaggio, Iris ha capito che non aveva alcuna intenzione di fermarsi. Anche lei aveva trovato le coordinate della sua felicità in una vita costantemente in viaggio e non poteva tornare alla sua esistenza precedente senza placare almeno un po’ la sua sete di conoscenza. Considerando quanto poco le era costato viaggiare in autostop in Europa, ha compreso che avrebbe potuto replicare quell’esperienza anche in altre zone del mondo.

“Sono una autostoppista e quindi non sono una che pianifica molto”, scrive Iris sul suo blog. “Non so quanto costi viaggiare per chi prende i bus o altri mezzi a pagamento. A me interessa solo trovare ostelli a prezzi abbordabili (il mio limite è di €10 a notte), anche se poi utilizzo quasi sempre couchsurfing che è gratuito”.

Autostop e couchsurfing: in questo modo Iris non spende nulla per spostarsi e per alloggiare. Per il resto, mantiene le spese basse con un modo di vivere low cost ma per nulla ossessionato dal denaro.

“Una sola volta nella mia vita ho tenuto il conto di tutte le spese di viaggio. Quando poi ho scoperto che i soldi effettivamente spesi non combaciavano con quanto mi ero segnata, mi sono innervosita e ho lasciato perdere. In realtà è tutta una questione di tagliare ciò che non ti serve. Ho davvero bisogno di questo acquisto? La risposta è quasi sempre no. Una volta che ti abitui a non sprecare soldi, puoi viaggiare spendendo davvero pochissimo”.

IG @irisveldwijk

67 paesi visitati in 5 anni, sempre da sola

Negli ultimi cinque anni, Iris non ha fatto altro che viaggiare. Dopo aver visitato gran parte dell’Europa in autostop, ha girato tutta l’Inghilterra nello stesso modo. Poi si è spostata al caldo del Centro America, dove ha viaggiato tra Messico, Belize, Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama e la Repubblica Dominicana. Tornata in Europa, è scesa dalla sua Olanda per arrivare fino in Iran, visitando anche Cipro e Turchia. Poi, risalendo, ha visitato tutti gli altri paesi europei che ancora non aveva visto.

A quel punto ha lasciato il vecchio continente. Dalle isole Canarie ha preso una nave cargo che l’ha portata sulle coste del Brasile. Ha passato più di due anni in Sud America visitando Paraguay, Bolivia, Perù, Cile, Argentina, Uruguay, Ecuador e Colombia.

Quando finiva i soldi che aveva da parte, Iris raccoglieva il denaro necessario per mantenere la sua vita low cost suonando la chitarra e cantando per strada. Prima di partire non aveva mai preso in mano questo strumento musicale: ha imparato a suonarlo attraverso Youtube, esercitandosi nei vari ostelli in cui soggiornava in giro per il mondo.

In questo modo decisamente alternativo, Iris è riuscita a realizzare il sogno di molti: negli ultimi cinque anni ha visitato 67 paesi del mondo in solitaria.

L’amore per l’autostop e per il mondo

La vera caratterista del suo modo di viaggiare è l’autostop. Negli ultimi tre anni si è spostata quasi esclusivamente in questo modo e così ha risparmiato moltissimi soldi e ha conosciuto tantissime persone.

“Faccio l’autostop in tutti i posti dove ho amici”, scrive sul suo blog. “E dove non ho amici non ci metto molto a trovarne di nuovi. Negli ultimi tre anni ho visitato 67 paesi in questo modo, quasi sempre da sola“.

Iris Veldwijk è la dimostrazione vivente che troppo spesso ci facciamo condizionare negativamente dal clima di terrore su cui campano i media. La giovane olandese ha infatti visitato paesi considerati pericolosi come il Messico e l’Iran facendo autostop tutti i giorni.

L’interesse nei confronti della sua esperienza on the road in Iran ha suscitato grande interesse sul web, anche perché da questa nazione passava la mitica Hippie Road. Il fatto che sia un paese musulmano non ha impedito a questa biondissima ragazza di visitarlo in piena sicurezza, come racconterà in un libro di prossima uscita.

Viaggiare in solitaria si può, anche in paesi considerati pericolosi, anche se si è una ragazza. Iris lo ha scoperto in prima persona ma ancora oggi si trova di fronte persone che non le credono:

“Mi chiedono spesso se devo mostrare il seno per avere un passaggio. Non l’ho mai fatto, anche perché nessuno rimarrebbe impressionato… Il punto è che non puoi essere spaventata quando fai l’autostop. Credo fortemente che le persone siano in grado di percepire la paura, quindi essere terrorizzata farebbe solo il gioco del pervertito di turno”.

IG @irisveldwijk

“Se avessi ascoltato gli uomini, non sarei mai partita”

Ovviamente l’eventualità che qualcuno le voglia fare del male esiste, ma dal suo punto di vista non è poi così superiore rispetto a quella che succeda qualcosa a un uomo. Secondo lei il problema sta proprio nel fatto che gli uomini sono i primi a far preoccupare le ragazze e a scoraggiare dal tentare un’avventura on the road:

“”Vi diranno sicuramente che viaggiare in solitaria non è una attività da donne e che la vostra vita è a rischio. Se avessi ascoltato tutti gli uomini che me lo hanno detto, non avrei visto la metà dei luoghi che ho visto e non avrei mai fatto tutte quelle esperienze che mi hanno formato come persona“.

Quello che sta dicendo Iris è che il mondo è popolato soprattutto da persone buone, disposte a darti un passaggio, un posto dove dormire e un pasto caldo senza pretendere nulla in cambio. Per il semplice gusto di aiutare, di fare amicizia, di dare e ricevere naturalmente, senza pretese. Lei, come tutti i veri viaggiatori, ha scoperto che il mondo è un posto migliore di ciò che i media descrivono.

Il suo messaggio è chiaro: i pregiudizi e le paure si possono sconfiggere solo viaggiando. Soprattutto se sei una ragazza.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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