“Accetta il consiglio”: un meraviglioso monologo sulla vita

Alcuni anni fa vivevo a Vancouver. Mi ero trasferito in Canada dopo un’esperienza intensa in Australia e laggiù, in quella meravigliosa città incastrata tra le montagne e l’oceano, avevo trovato la mia dimensione. O almeno, così credevo.

Ero ormai convinto che avrei trascorso gran parte della mia esistenza a Vancouver, lavorando nella ristorazione (all’epoca sfornavo pizze in un locale in centro). Poi “alle quattro di un pigro martedì pomeriggio” (capirai questa citazione più avanti) arrivò una telefonata.

Quando la vita ti fa lo sgambetto

Come scrivo nel mio libro “Le coordinate della felicità“, si realizzò l’incubo di ogni viaggiatore: sei dall’altra parte del mondo, a migliaia di chilometri di distanza e svariati fusi orari di differenza, e scopri che è successo qualcosa di grave a una persona a te cara.

Tornai in Italia e fortunatamente quella persona sopravvisse e si riprese. La vita non mi aveva messo al tappeto, perché alla fine tutto si risolse nella maniera meno drammatica. Però la vita mi aveva fatto lo sgambetto: il Canada era ormai un sogno proibito, perché il visto era scaduto e il mio lavoro era stato dato a un’altra persona.

Il treno per vivere a Vancouver era ormai passato e io lo vedevo sbuffare in lontananza con occhi grandi e colmi di tristezza.

Mi ritrovai quindi costretto a ripartire da zero a Torino, quella città da cui ero scappato per iniziare la mia ricerca della felicità in giro per il mondo. Ero molto giù di morale, mi sentivo tradito dal destino ed ero completamente sfiduciato. Mentre i miei coetanei si laureavano e iniziavano a lavorare, io ero quello che era stato in Australia e in Canada ma in quel momento non aveva nulla di concreto in mano.

Quando la vita ti manda un segnale

In una di quelle giornate infinite e deprimenti a pensare e ripensare a cosa combinare della mia vita, mi capitò di ascoltare una canzona alla radio. A volte la vita ti fa lo sgambetto, a volte invece ti offre un assist per risolvere il grande puzzle che hai in testa.

Quella canzone mi colpì forte e smosse qualcosa dentro di me. Era “Ascolta il consiglio” di Franco Battiato, una canzone interpretata dal suo amico filosofo Manlio Sgalambro.

Mi informai sul testo e scoprii che era in parte ripreso e ispirato dal monologo finale del film “The Big Kahuna“. Un monologo che attraverso parole molto semplici riesce a toccare certe corde nascoste in grande profondità dentro di noi.

Voglio condividere il testo di quella canzone perché credo che possa essere di aiuto a tante persone che si sentono perse, confuse, senza speranze. Quelle che non hanno ancora capito cosa vogliono fare della loro vita e per questo motivo si sentono soffocare, perché credono di essere diversi, strani, sbagliati.

Anche io mi sentivo così, anche io credevo che ci fosse qualcosa di rotto dentro di me. Dopo la delusione del ritorno a casa dal Canada credevo che nulla sarebbe cambiato. E invece, trovando il coraggio di scegliere di essere felice, mi sono costruito un’esistenza che amo molto più di quella che avevo a Vancouver.

Il testo di “Accetta il consiglio” di Franco Battiato

Vi voglio rifilare un paio di buoni consigli.
Godete del potere e della bellezza della vostra gioventù, ma senza pensarci.
Oppure pensateci, tanto è lo stesso.
Se ci pensate troppo, scompaiono subito.

Tra vent’anni guarderete le vostre vecchie foto come dei santini.
Le adorerete in ginocchio.
Quante possibilità avevate e che aspetto magnifico!
Non eravate per niente grassi come vi sembrava.
Niente pance.
Ma questo è il consiglio: la pancia non esclude l’erotismo.
Guardate Socrate: pancione e grande amatore.
Guardate con terrore la ragazza accanto.
U
n giorno potrebbe essere vostra moglie!
E voi ragazze guardate con orrore quel giovanottone che siede accanto a voi.
Un giorno potrebbe essere vostro marito!
Ricordate tutti i complimenti che ricevete.
Scordate gli insulti, ma non tutti.
Qualcuno conservatelo.
Non sentitevi in colpa se non sapete cosa fare della vostra vita.
Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della propria.
Ma a pensarci bene, anche dopo.
Forse vi sposerete, forse no.
Ma se non vi sposerete non potrete divorziare.
Questa cosa così bella, meravigliosa: pensateci!
Godetevi il vostro corpo, usatelo in tutti i modi che desiderate.
Sì, sì sì, anche in quello…
Leggete “Così parlò Zarathustra”
ma tappategli prima la bocca.
Anche lui dà consigli. O lui o me.
Datevi da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita.
Vivete a Milano ma lasciatela prima che vi indurisca.
Vivete a Los Angeles ma lasciatela prima che vi rammollisca.
Siate cauti nell’accettare consigli.
E pazienti con chi li dispensa.
Accettate quest’ultimo consiglio.
Non accettate mai consigli..

Seguimi su Instagram Facebook YouTube

Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

Potrebbe interessarti anche...

Most Popular