10 euro al giorno per realizzare il nostro sogno: licenziarci, mollare tutto e girare il mondo

Sono sempre di più le storie di persone che decidono di mollare tutto, abbandonare le sicurezze di una vita poco appagante e partire per girare il mondo. Perché il viaggio, nella mente di molti, rappresenta libertà e felicità.

Qualcuno ci ha provato, ha preso un rischio e ha scoperto che le aspettative prima della partenza non sono state solo raggiunte, ma ampiamente superate.

Se all’estero sono comuni questi gesti di ribellione, in Italia non siamo ancora arrivati a certi livelli di consapevolezza. Nel nostro paese si tende ad essere oltremodo pessimisti, rinunciatari e negativi, motivo per cui sogni improbabili come quello di licenziarsi e girare il mondo vengono presto scartati ed etichettati come desideri assurdi e infantili.

Ma anche in Italia, nonostante i pesanti pregiudizi che vengono fuori ogni qual volta si parli di stili di vita alternativi, ci sono persone che hanno deciso di mettersi in gioco e provare a cambiare.

Angela e Paolo ne sono un esempio: poco dopo aver superato i trenta, si sono imbarcati in un’avventura che sognavano da tempo. E quando hanno superato l’ostacolo più grande, ovvero trovare il coraggio di partire, si sono resi conto di quanta bellezza ci sia lontano dalla comfort zone.

Il primo cambiamento di vita: trasferirsi in Scozia

“Siamo Angela e Paolo e a gennaio 2018 abbiamo deciso di lasciare la nostra vecchia vita per inseguire il grande sogno del Viaggio a Tempo Indeterminato“, mi scrivono dalla Cambogia. Hanno trentadue e trentacinque anni e hanno vissuto a lungo a Lecco, città che qualche anno fa avevano scelto per stabilizzarsi.

Non sono quelle persone che non hanno mai viaggiato e alla prima esperienza lontano da casa si scoprono viaggiatrici: Angela e Paolo hanno viaggiato a lungo anche prima di iniziare questo percorso di vita alternativo.

“Ci siamo conosciuti nel 2008 in una serata d’inverno nella pianura padana. Nonostante la nebbia offuscasse la vista, noi avevamo già le idee chiare. Volevamo fare un’esperienza all’estero. E così, pochi mesi dopo esserci incontrati, siamo partiti per la Scozia“.

Hanno vissuto per due anni in Scozia, immergendosi in una cultura ben diversa dalla nostra e riempiendosi gli occhi di tutta la magnificenza delle terre celtiche.

“Sono stati due anni intensi, in cui abbiamo imparato tanto. Cose curiose come apprezzare le barrette di cioccolato fritte o dire frasi in gaelico, ma anche cose importanti come cavarcela da soli o confrontarci con persone provenienti da ogni angolo del globo. Ed è proprio in quegli anni che è nata la nostra passione per il viaggio, prima in Europa, poi nel resto del mondo. Ce lo ricordiamo come fosse ieri il nostro primo volo intercontinentale, per Johannesburg”.

Una vita normale nel Nord Italia

Al ritorno in Italia hanno iniziato una vita come tante e si sono sposati.

“Siamo tornati in Italia nel 2011 e, tra un viaggio e l’altro, siamo andati avanti a costruire la nostra vita insieme. Abbiamo seguito il “percorso classico”: prima ci siamo trovati due lavori a Milano, poi abbiamo comprato una casa e ad aprile 2017 ci siamo sposati. Paolo indossava il kilt!”

IG @beyondthetrip

Trovare il coraggio e cambiare vita

Alcuni viaggiatori amano scoprire il mondo un pezzo per volta, mantenendo comunque una base di appoggio dove condurre una vita stabile. Altri, invece, vorrebbero semplicemente viaggiare a tempo indeterminato. Angela e Paolo appartengono alla seconda categoria, quella di chi solitamente raggiunge livelli di frustrazione molto elevati se non trova una via di uscita per vivere secondo le proprie passioni.

“Poi abbiamo cambiato direzione e fatto una scelta che oggi ci porta a scriverti dalla Cambogia: abbiamo lasciato il lavoro, affittato la casa e con due zaini in spalla siamo partiti per il nostro viaggio. L’idea di partire e viaggiare l’abbiamo sempre avuta, quello che ci mancava era il coraggio”.

Ciò che li convinse a prendere una decisione forte fu la luna di miele.

“Galeotta fu la luna di miele, un mese tra Ecuador e Perù, zaino in spalla a esplorare questi due Paesi. Trenta giorni in cui abbiamo provato cosa volesse dire svegliarsi ogni mattina in un luogo nuovo da scoprire. E ci siamo sentiti liberi come non mai.  Al ritorno non siamo più riusciti a vederci intrappolati nella nostra routine da pendolari in ufficio a Milano e, come se tutti i pezzi del puzzle si fossero composti in un istante, abbiamo preso la più bella, difficile, sofferta, appagante decisione della nostra vita: biglietto aereo, dimissioni dal lavoro e preparativi per la partenza…”.

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Nessuna pianificazione

Come si organizza un’avventura del genere? Verrebbe da pensare attraverso un’attenta pianificazione, ma in realtà non è così. Non per due che avevano pianificato per tutta la vita.

Per anni abbiamo fatto una vita pianificata nei minimi dettagli, con sveglia alle 6:35, treno alle 7:22, pausa pranzo alle 13:00, fuga dall’ufficio alle 18:00 per poi crollare stanchi sul divano alle 21. Tutta quella routine ci stava stretta, così quando abbiamo iniziato il nostro viaggio ci siamo ripromessi di non pianificarlo troppo“.

“Siamo partiti con un biglietto aereo di sola andata per Kuala Lumpur e da lì abbiamo costruito man mano un percorso basato soprattutto sui nostri desideri. Volevamo andare in Birmania e l’abbiamo fatto. Volevamo vedere Halong Bay e siamo arrivati in Vietnam. Ci siamo sempre chiesti cosa ci fosse in Laos e così siamo andati a vederlo.
Abbiamo questa enorme opportunità di scegliere dove andare e non vogliamo farci scappare nessun luogo che abbiamo sempre sognato di vedere… e la lista è lunga!”

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Vivere un sogno che costa 10 euro al giorno

Detto della non-pianificazione, un dubbio sorge spontaneo: come finanziano questo giro del mondo a tempo indeterminato? Per ora Angela e Paolo non lavorano viaggiando, ma si affidano ai risparmi accumulati in anni di lavoro. D’altronde, lavorando si scambia il proprio tempo per il denaro e viaggiare è il modo migliore di riprendersi quel tempo.

“Ci manteniamo grazie agli anni di lavoro a Milano, nei quali abbiamo messo da parte i soldi con cui stiamo attualmente finanziando il nostro viaggio. L’idea è quella di viaggiare con un budget basso, 10 euro al giorno, e dato che Paolo ha lavorato per anni in banca, è molto attento a far quadrare i conti! Per contenere il budget, abbiamo anche intenzione di fare qualche lavoretto in cambio di vitto e alloggio. E poi speriamo che da questo viaggio possano nascere nuovi progetti e collaborazioni che trasformino questa avventura in qualcosa di più”.

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Il primo passo è il più difficile

Fedeli al loro sogno di viaggiare a tempo indeterminato, Angela e Paolo non sanno dove saranno tra un anno, ma sanno che saranno in viaggio.

“Al momento ci troviamo in Cambogia e le prossime tappe sono Thailandia e poi di nuovo Malesia. Da lì in poi non abbiamo fatto programmi. Indonesia? India? Giappone? Le strade sono aperte e questo ci piace tantissimo! Anche per il futuro non abbiamo un programma definito ma un obiettivo sì! Vorremmo continuare a fare ciò che amiamo e trasformare questa avventura in un progetto più concreto”.

Se di fronte hanno solo straordinari momenti di vita e di viaggio di cui godere a pieno, guardandosi indietro Angela e Paolo trovano una sola grande difficoltà.

“La parte più difficile finora è stata prima della partenza. Gestire quello che lasciavamo non è stato semplice. Salutare le famiglie e gli amici più cari, sapendo che la quotidianità con loro ci sarebbe mancata. E poi la casa… quando ci siamo trovati a mettere in una scatola tutto quello che avevamo costruito con i nostri sacrifici degli ultimi anni, ci ha messo a dura prova”.

“La decisione era presa, ma i dubbi e le incertezze rimanevano: cosa faremo? Ci stancheremo? Vorremo tornare subito? Adesso che siamo in viaggio da più di 5 mesi quei dubbi ci sembrano solo un ricordo. E non passa momento in cui ci guardiamo e ci diciamo “Ma ti rendi conto di dove siamo? Che figata!” Stiamo vivendo la vita che abbiamo sempre sognato quindi ogni sforzo ne vale la pena”.

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“Seguite i vostri sogni, sempre”

Tante persone provano un forte desiderio di mollare tutto e partire. Questa coppia italiana lo ha fatto davvero e questo è ciò che si sentono di dire a chi vorrebbe seguire il loro esempio.

“Anche noi in passato ci siamo detti “adesso molliamo tutto e partiamo!” ma era solo un pensiero legato a un momento difficile o al voler scappare da qualcosa. Solo quando abbiamo iniziato concretamente a progettare questa alternativa, abbiamo capito che per noi era un’opportunità per fare ciò che abbiamo sempre sognato“.

“Quindi a chi vuole farlo, diciamo di pensarci mille volte e se alla fine la risposta sarà sempre quella, allora di non farsi condizionare troppo dai potenziali problemi, di non farsi bloccare dai se e dai ma. Ci siamo passati anche noi, sappiamo cosa vuol dire. Ci siamo inventati anche noi tante scuse – soldi, lavoro, responsabilità varie – prima di prendere questa decisione. E, indovinate un po’, nel nostro caso era tutto superabile! Quindi lasciatevi andare e seguite i vostri sogni, SEMPRE. Perché abbiamo solo una vita”.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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