Ad un certo punto, tutti sentiamo il richiamo del viaggio.
A volte è semplicemente sepolto dentro di noi, un desiderio di vedere e fare qualcosa di diverso dalla vita di tutti i giorni. Questo richiamo arriva da ogni parte: città piene di vita, castelli, festival, persone creative, culture alternative.
Può essere una combinazione di tutto quanto, oppure un improvviso “ho bisogno di andare via” che ci infiamma l’anima.
Un sentimento che resta lì e continua a chiamare finché non ci decidiamo a mettere le nostre cose in uno zaino e a partire per le strade polverose del mondo.
Prendiamo un treno o un aereo, senza guardare indietro, e ci lasciamo la normalità alle spalle. E per un po’ riusciamo a sentire che le stringhe che tenevamo così rigide e strette al nostro cuore si stanno allentando.
Quando Vanessa , una ragazza austriaca, ha sentito questo richiamo, ha iniziato a inseguire le montagne.
La ragazza che vuole scoprire il mondo inseguendo le montagne
Vanessa parla di Gerlinde Kaltenbrunner come della sua eroina, la donna che le ha fatto conoscere il fascino della montagna.
Tra il 1998 e il 2011 Gerlinde ha scalato tutte le quattordici montagne più alte di 8mila metri senza bombole di ossigeno. Un record assoluto per una donna.
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Per riuscire in questa impresa, i allenava alle durissime condizioni alpine ogni giorno senza tregua. Il suo allenamento non finiva neanche quando era a casa: dormiva con la finestra aperta in pieno inverno per abituarsi al freddo, e lasciava che il suo letto si coprisse di neve.
Vanessa ha letto affascinata i suoi racconti, e ispirata dalle sue avventure ha iniziato a informandosi sulle montagne più belle e spettacolari al mondo.
Tutto è cominciato con curiosità e innocenza, puntando ai picchi che conosceva meglio nei “suoi” monti, le Alpi austriache.
Vanessa racconta che i suoi weekend erano fatti di uscite con amici fino a notte fonda e sveglia all’alba la domenica mattina. I suoi piedi infilavano in automatico gli scarponi da trekking e puntavano a una montagna da scalare.
Si riempiva la testa e il cuore di cime e picchi, di notte e di giorno non sognava altro che partire per un giro del mondo alternativo: non alla scoperta di spiagge e mare, ma di montagne e neve.
Nel frattempo viveva la vita di ogni giovane studente universitario, tra lavoretti e ore passate in biblioteca. Mentre viveva nella pianura francese, durante uno scambio culturale, faceva di tutto per organizzare trekking di gruppo con i suoi compagni di studi.
Appena aveva un momento libero scalava, e cercava di trascinare con sé più persone possibili.
Così ha iniziato a esplorare l’Europa scalando monti e montagne, a partire dalle Cinque Terre in Liguaria.
Successivamente, la prima grande avventura: è partita per un giro delle Alpi Svizzere in solitaria, a bordo di un vecchio caravan di un circo trasformato in casa mobile.
Ha lottato con metri di neve per ore prima di riuscire a raggiungere la vetta di montagne sparse nel nulla. In mezzo ai fiocchi di neve che mulinavano intorno a lei, Vanessa era felice.
Uno dei suoi viaggi più importanti è stato sul Caucaso in Georgia, dove si è innamorata completamente di quei posti così lontani e selvaggi, di quelle passeggiate considerate da molti inaccessibili.
Questi viaggi, spesso di pochi giorni tra una pausa e l’altra all’Università, hanno acceso ulteriormente la sua passione per le montagne e il viaggio.
Ha quindi deciso di riportare questo stile di vita così intenso ed emozionante anche a casa sua, in Austria. Con lo zaino in spalla, Vanessa e la sua migliore amica hanno camminato per due settimane verso Vienna.
Non sono arrivate fino alla capitale, ma la ragazza ha spiegato che per loro la vera destinazione era il viaggio stesso: l’obiettivo era semplicemente continuare a muoversi, riscoprire il paese della loro infanzia da una prospettiva tutta nuova.
L’anno successivo, è arrivato il momento di decidere in quale paese andare a trascorrere un anno di università all’estero. Ancora una volta, Vanessa ha preso la sua decisione inseguendo le montagne, ed è atterrata in uno dei luoghi meno conosciuti dalle nostre parti: il Kyrgyzstan.
Fin dal momento della partenza, ha passato ogni minuto libero a sognare di scalare quelle montagne immense, le più alte che lei avesse mai visto. In Kyrgyzstan ha visto e visitato per la prima volta i picchi innevati dell’Himalaya.
Non era abituata a camminate così dure e inospitali, né all’altezza così elevata o ai sentieri coperti da metri di neve per tutto l’anno, alla pioggia e alla grandine improvvise.
Ma per lei quello era il Paradiso, il luogo dove ha vissuto ogni secondo piena di gioia.
Quell’esperienza è stata la svolta della sua vita.
Dopo il ritorno dal Kyrgyzstan e aver concluso gli studi, Vanessa ha iniziato ufficialmente il suo giro del mondo alla ricerca delle montagne più belle del nostro pianeta. Attualmente ne ha già scalate a decine tra Asia, Europa e Caraibi.
È vero, viaggiare è una dipendenza. Ma è l’unica dipendenza che non fa altro che arricchire la tua vita di emozioni e ricordi indimenticabili. Lo sa bene Vanessa, la ragazza che vuole scoprire tutte le vette più emozionanti del nostro pianeta.