Nelle Filippine ogni studente dovrà piantare 10 alberi per diplomarsi

Si parla tanto di cambiamenti climatici e della questione ambientale in generale ma sembra che alla maggior parte delle persone, dei governi e delle istituzioni sfugga l’aspetto più importante di tutti: non c’è più tempo.

È proprio questo il concetto espresso più e più volte anche da Greta Thunberg: non servono a niente le parole e lo sdegno, l’unica cosa che conta davvero è agire, fare qualcosa di concreto e farlo subito.

La buona notizia è che ognuno di noi può apportare dei cambiamenti al proprio stile di vita per ridurre drasticamente il suo impatto ambientale. In questo articolo, ad esempio, parlo di come ridurre il consumo di plastica, una vera e propria piaga al giorno d’oggi.  Nel mio libro “Come una notte a Bali” racconto invece il fenomeno del “beach clean-up“, una rivoluzione green che sta coinvolgendo tutto il mondo e richiede appena cinque minuti al giorno.

Il cambiamento è anche nelle nostre mani. Se vuoi un mondo migliore, devi essere tu il primo a mettere in atto un cambiamento, grande o piccolo che sia. Al tempo stesso, però, molte persone avanzano un dubbio: ma se il cambiamento non avviene “dall’alto” cambierà mai qualcosa?

Questa domanda non deve in alcun modo diventare una scusa per non fare nulla, ma è vero che se fossero proprio i governi a lanciare iniziative positive, tutto diventerebbe più facile. In questo senso, c’è una nazione che oltre ad offrire a ogni visitatore la possibilità di riempirsi gli occhi di una bellezza sconvolgente, ha anche grande riguardo nei confronti delle questioni ambientali: le Filippine.

La legge eco-friendly delle Filippine

Negli ultimi anni, le Filippine sono diventate una delle nazioni più attente all’ecologia. Non solo a parole, come avviene in molti luoghi del pianeta, ma anche con quelle iniziative concrete che servono come non mai: ad esempio nel 2018 l’isola di Boracay, la più visitata in assoluto del paese, è stata chiusa ai turisti per 6 mesi perché troppo inquinata. Le Filippine hanno quindi perso milioni di dollari in introiti derivanti dal turismo, ma in questo modo hanno preservato il loro paradiso naturale.

Un altro bell’esempio dato dalla nazione del Sud-Est Asiatico riguarda l’educazione dei giovani. Se alle nostre latitudini si tende a credere che istruire un ragazzo significhi obbligarlo a imparare a memoria poesie e date, senza dargli alcun insegnamento pratico, nelle Filippine hanno capito che i giovani sono l’unica vera speranza per il Pianeta. Il grande cambiamento sta nell’insegnargli a vivere in modo consapevole e non consumista e superficiale.

Nel 2016 è stata quindi presentata una proposta di legge dal governatore Gary Alejano che è ora diventata legge a tutti gli effetti: uno dei requisiti per poter ottenere il diploma nelle Filippine è aver piantato almeno 10 alberi.

Nella bozza della legge c’è scritto:

“… il rapporto tra cittadino e stato non è solo una questione di diritti ma anche di responsabilità. Una di queste responsabilità è prendersi cura del territorio e per questo motivo ogni studente del liceo dovrà piantare almeno 10 alberi per ottenere il diploma. Questi alberi saranno l’eredità delle future generazioni”.

Il governatore ha anche toccato un punto chiave: la responsabilità per le questioni ambientali è dei governi o dei cittadini? Giustamente la sua risposta è che riguarda entrambi.

“Il governo riconosce il diritto dei giovani ad avere uno stato attento all’ecologia ma non c’è alcuna ragione per cui non possano essere loro a contribuire a costruire questo stato, per assicurarci che un giorno questo progetto diventi realtà”.

L’esempio delle Filippine e ciò che possiamo fare noi

Le Filippine sono una delle nazioni che ha subito maggiormente il problema della deforestazione. Cent’anni fa, il 70% del territorio era ricoperto di vegetazione, oggi solo il 20%. Della ampia foresta pluviale, è rimasto un misero 3.6%.

Questa iniziativa che coinvolge gli studenti di tutto il paese ha quindi l’obiettivo di rinvigorire il polmone verde delle Filippine. Secondo i calcoli del governo, verranno piantati 175 milioni di alberi ogni anno e se anche solo il 10% di questi sopravviverà, significherà che una sola generazione di studenti avrà dato vita a 525 miliardi di alberi.

Un’iniziativa dall’alto che fa sperare in un futuro migliore per il nostro pianeta. Ma è bene ripeterlo all’infinito: queste iniziativa vanno applaudite e imitate ma se ami il pianeta, come dovrebbe amarlo ogni viaggiatore, assicurati di fare la differenza nel tuo piccolo. E se sei indeciso su dove andare per il tuo prossimo viaggio, perché non premiare una nazione eco-friendly come le Filippine? Anche questo significa contribuire al cambiamento.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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