La ragazza che vive in un appartamento di 8 m² a Tokyo

Il minimalismo è una scelta di vita che sta diventando sempre più popolare, in alcuni casi come vero e proprio antidoto al consumismo sfrenato che domina nella nostra società.

Ormai siamo bombardati costantemente da pubblicità e slogan che ci spingono a credere che la soluzione sia avere sempre di più. Più cibo, più tecnologia, più vestiti e via discorrendo. Ma chi finisce in questa spirale, si rende presto conto che avere di più non è la soluzione ad alcun problema.

Al contrario, io e migliaia di altre persone in tutto il mondo abbiamo trovato la soluzione nel minimalismo, come spiego anche in un capitolo dedicato del mio libro:

In un certo senso, il minimalismo è una mentalità che ti porta a vivere il presente e a non lasciarti trascinare dalle cose inutili. C’è qualcosa che non va nella tua vita? Ad esempio, ti senti insoddisfatto del lavoro che hai o della città in cui vivi? Con il minimalismo puoi affrontare subito questi pensieri scomodi, senza che l’abbondanza di oggetti e distrazioni sposti la tua attenzione su altro. Avere solo ciò che è necessario ti permette di renderti conto di ciò che non funziona nella tua vita prima che sia troppo tardi. Senza le distrazioni tipiche degli oggetti e l’effimera sensazione di piacere che danno subito dopo averli comprati, ti ritrovi con le spalle al muro. Non puoi rifugiarti in un altro paio di scarpe acquistato per lenire un dolore profondo che mascheri a tutti, in primis a te stesso. Non puoi attaccarti allo smartphone non appena arriva una notifica. Se scegli di essere minimalista, scegli di avere meno per poter riprendere il controllo totale della tua vita.

Tratto dal mio libro “Le coordinate della felicità

Per questo motivo, sempre più persone stanno adottando la filosofia del “less is more“, secondo la quale “meno è più” Si tratta di una mentalità che funziona e viene utilizzata ampiamente anche nel viaggio: perché spostarsi con decine di oggetti, quando si può scoprire il mondo portandosi dietro poco o niente?

Ma non solo: il Minimalismo è anche un modo del tutto inaspettato per realizzare più facilmente i propri sogni. E la storia di Emma ne è una interessante dimostrazione.

Realizzare un sogno adottando il minimalismo

Le esperienze sono più importanti delle cose. Lo sanno praticamente tutti i viaggiatori. Ed è proprio questo il ragionamento che ha fatto Emma, una ragazza australiana che fin da ragazzina sognava di vivere in Giappone.

Non appena ne ha avuto la possibilità, ha visitato il paese asiatico e ha subito capito di volersi trasferire a vivere a Tokyo. Sono quelle cose che sai, senza doverle spiegare. Un desiderio comune a tante persone, ma per molti irrealizzabile perché in Giappone il costo medio della vita è tra i più alti al mondo. Ecco perché quasi tutti ci rinunciano.

Emma, invece, è riuscita a realizzare il suo sogno di vivere in Giappone, proprio grazie allo stile di vita del Minimalismo.

Vivere in uno degli appartamenti più piccoli di Tokyo

La giovane australiana ha un canale YouTube con cui si guadagna da vivere, ma i suoi introiti non sono sufficienti a pagare l’affitto di un appartamento nella media nel centro di Tokyo. Invece di arrendersi, Emma ha iniziato a ragionare in cerca di una soluzione ed è giunta a una conclusione che le ha aperto gli occhi: ciò che più le importava era vivere a Tokyo, non dentro una grande casa a Tokyo.

Così ha cercato l’appartamento più economico in assoluto nel centro della metropoli e ne ha trovato uno da appena 8 m² di superficie. Senza pensare a cosa significasse vivere in uno spazio così ristretto, ha firmato il contratto.

In questo modo spende $600 al mese per vivere in pieno centro a Tokyo (dove la media degli affitti è superiore ai $2.000 al mese), e per quanto il suo appartamento possa essere minuscolo, è riuscita comunque a renderlo piacevole e adatto alla vita di tutti i giorni.

Perché egli 8 m² c’è tutto ciò che serve e niente di superfluo: un bagno, una doccia, una cucina, un tavolo per lavorare e un letto dove dormire. Il minimalismo al servizio di un sogno più grande: riuscire a vivere a Tokyo.

Vivere con poco per vivere felici

Se allargo le braccia riesco a toccare entrambe le pareti, ma volendo riesco anche a fare Yoga!” ha dichiarato in un video nel quale mostra la sua abitazione. “Il fatto di avere parecchio spazio in altezza rende questa casa  vivibile. Per questo motivo volevo il letto su un piano rialzato, per avere la sensazione che ci fosse un’altra stanza”.

Anche se a volte è inevitabilmente frustrante vivere in un appartamento da 8 m², Emma non ha alcun ripensamento:

“Mi dispiace non poter invitare i miei amici a cena, perché con una sola piastra elettrica non riuscirei a preparare cibo per tutti. Ma da sempre volevo trasferirmi a vivere in Giappone, e finalmente ho trovato il modo per farlo“.

D’altronde, senza un conto in banca notevole è praticamente impossibile trasferirsi in pieno centro a Tokyo e l’unica soluzione è accettare dei compromessi. Ma contrariamente a ciò che pensa la maggior parte della gente, afflitta da un brutto virus chiamato pessimismo, questo non significa necessariamente vivere male.

Una vita di sacrifici? La felicità è per chi non rinuncia ai propri sogni

Sposando la filosofia minimalista, si può vivere in grande anche in un piccolo spazio. E poi, se sogni di vivere a Tokyo probabilmente ami vivere la città nella sua totalità, non vuoi trasferirti in Giappone per poi passare gran parte delle tue giornate chiusa in casa.

Nel suo minuscolo appartamento, Emma è riuscita a vivere più che bene. Si prendeva cura delle sue piante, cucinava, faceva yoga, leggeva, scriveva e lavorava proprio come fanno tutti quanti. Uso il verbo al passato perché ora abita in un appartamento più grande. Se ci è riuscita è solo perché per diverso tempo ha risparmiato vivendo in un appartamento da 14 metri quadri.

La sua è stata una vita di sacrifici? Non proprio: vivendo con poco, ha realizzato un sogno che molti considerano irrealizzabile. Chi pretende di avere tutte le condizioni ideali, chi aspetta il momento perfetto, chi giudica le persone come Emma, quasi sempre si ritrova a dover rinunciare ai propri sogni.

La felicità è per i coraggiosi, per i sognatori e per chi è disposto a sacrificarsi per arrivare dove vuole. È per persone come Emma.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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