• 2 settembre 21:00 Desio presso Parco Tittoni SOLD OUT
  • 6 settembre 21:00 Boves presso Equo Festival SOLD OUT
  • 13 settembre 20:30 Verona presso Om Festival SOLDOUT
  • 14 settembre 19:30 Milano presso Festival il tempo delle donne per partecipare qui 
  • 15 settembre 15:00 Marina di Ravenna presso Kalemana Festival per partecipare qui 
  • 18 settembre 20:00 Muralto Locarno, Svizzera per partecipare qui
  • 19 settembre 21:00 Vicopisano presso Le parole contano per partecipare qui
  • 20 settembre 18:00 Ferrara presso Associazione Nuova Terraviva per partecipare qui
  • 21 settembre 14:30/15:30 Cesena presso Macrolibrarsi Festival per partecipare qui
  • 22 settembre 21:00 Padova presso Festival Consapevolezza per partecipare qui

Il firmacopie si terrà solo prima dell'evento, a partire dalle ore 19:00 fino alle 20:30. Presso la location sarà possibile acquistare i miei libri.

  • 28 settembre 18:00 Mestre presso Festival delle Idee per partecipare qui
  • 1 ottobre 17:30 Brescia presso Festival Librixia per partecipare qui
  • 6 ottobre Marina di Bibbona presso SurfWeek Festival *presto i dettagli
  • 9 ottobre 14:00/15:00 Rimini presso TTG book&go per partecipare qui
  • 25 ottobre Bari presso Storytellers Festival per partecipare qui

Carolina Sevilla, la ragazza che sta ripulendo le spiagge del Costa Rica con 5 minuti al giorno

Ormai capita tutti i giorni di aprire Facebook o guardare un telegiornale e vedere uno dei tanti appelli per la salvaguardia del nostro pianeta.

Succede anche di andare al mare e osservare sgomenti i pezzi di plastica che navigano fra le onde o i mozziconi di sigarette in mezzo alla sabbia; oppure di vedere foto di delfini e tartarughe rimasti impigliati nelle reti da pesca o morti soffocati per colpa dei sacchetti della spesa.

Tutti avremmo voglia di fare qualcosa, solo che non sappiamo mai bene come iniziare.

Pensiamo di essere troppo piccoli e troppo insignificanti per poter fare una vera differenza. Il mondo è talmente grande che, anche se decidessimo di agire, saremmo soli e non cambierebbe niente. Ormai è troppo tardi, pensiamo rassegnati.

Sbagliato.

Non c’è bisogno di essere miliardari e famosi per fare la differenza. Basta crederci e avere tanta voglia di fare. Lo dimostra la storia di una ragazza del Costa Rica che ha deciso di crederci. E poi di agire. E così, ogni giorno, fa la differenza per rendere il mondo un posto più pulito.

Carolina Sevilla, la ragazza che dedica la sua vita alla pulizia delle spiagge

Carolina Sevilla ci crede. Crede che la cosa più sbagliata sia aspettare un giorno di più con le mani in mano, dicendo che sarà qualcun altro a occuparsene oppure che non c’è più niente da fare. Il momento di agire è ora, non domani.

Nata in Costa Rica, si era trasferita a New York grazie a una borsa di studio, impegnandosi in una carriera diplomatica sui diritti umani con l’ONU. Dopo 8 anni aveva deciso di tornare a casa, ma nel vedere le condizioni delle sue adorate spiagge era scoppiata a piangere.

In quel momento di disperazione e impotenza, decise che, almeno nel suo piccolo, avrebbe fatto di tutto per salvare il mare che tanto ama. E presto si rese conto che non servivano grandi sforzi: bastavano 5 minuti al giorno.

5 minuti al giorno per salvare il mare e le spiagge

In media, le persone passano due o tre ore in spiaggia durante le vacanze. Dedicare un paio di minuti a pulirla e a togliere i rimasugli di plastica non è niente di faticoso.

Carolina ha deciso di salvare il suo paradiso così, 5 minuti al giorno. E ha fatto di questa semplice pratica la sua missione di vita.

Ha creato un movimento #5minutesbeachcleanup per creare più consapevolezza tra le persone e spingerle a non ignorare i rifiuti o le bottiglie d’acqua che vedevano per terra. Molti si giustificano dicendo “non è roba mia”, ma ciò che rovina il nostro pianeta è responsabilità di tutti. Ed è questo ciò che vuole far capire Carolina.

Ogni giorno riceve immagini da tutto il mondo di persone che hanno abbracciato la sua causa. Lei condivide sulla pagina ufficiale dell’iniziativa tutte queste storie, per dimostrare che sono proprio i piccoli sforzi a fare la differenza.

Una vita in riva al suo mare

Adesso vive a Playa Hermosa, in una casetta di legno di fronte al mare. La capanna era stata costruita perché un albero molto grande era stato colpito da un fulmine, ma gli abitanti del posto non volevano lasciarlo morire del tutto. Era stato importante per loro e quindi avevano deciso di dargli un altro scopo trasformandolo in un’abitazione.

Carolina ha un piccolo bagno all’aperto, un fornello da campeggio che usa come cucina e un balcone che si affaccia direttamente sulle onde. Così sa subito quando è ora di andare a fare surf, dice lei.

Ogni mattina si sveglia alle 6 e cammina vicino all’oceano, mentre ogni sera si gode lo spettacolo dei tramonti tropicali con i suoi amici. Ha iniziato a cucire e a lavorare a maglia per preparare i suoi stessi vestiti.

La palafitta è il suo palazzo. Secondo Carolina, bastano poche cose per essere felici. In questo modo si vive più leggeri e più liberi.

Come scrivo nel mio libro “Le coordinate della felicità”, la felicità è quel momento in cui sai cosa vuoi e vuoi condividerlo con gli altri. È proprio questa la vera filosofia del Pura Vida, il motto del Costa Rica.

Il suo obiettivo principale restano i bambini, perché saranno loro a creare il mondo del domani, ma si impegna molto in tutte le attività di riciclo.

Al momento lavora per la Bionic, un’azienda che si occupa di trasformare la plastica che inquina il mare in fibre tessili con cui fare vestiti. Collabora anche con marche famose come H&M o GAP.

Il più grande appoggio lo riceve però dalle popolazioni locali. Il Costa Rica è infatti uno dei paesi più sostenibili al mondo. Il posto giusto dove far partire una rivoluzione ambientalista: 5 minuti sono sufficienti per pulire le nostre spiagge e i nostri oceani.

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Alice Buhagiar
Alice Buhagiar
Sono Alice e sono innamorata della vita. Durate le mie avventure ho lasciato metà del mio cuore sotto una palma in Costa Rica, mentre l'altra metà ha deciso di restare a vagare nella brughiera in Sudafrica. Viaggio perché cerco momenti che mi lascino senza fiato.

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