Viaggiare in barca è un’esperienza che affascina viaggiatori di ogni età e luogo. Sarà per il fascino della libertà, quella vera, che si prova solcando il mare e navigando verso nuovi orizzonti, ma sicuramente si tratta di una modalità di esplorazione che non passa mai di moda.
Anche oggi, in un mondo sempre più connesso e pieno di possibilità, viaggiare in barca rimane il sogno di tanti. Ma come si fa a realizzarlo? Per tanti questa domanda resta senza risposta e il progetto di partire non si realizza mai.
In questo articolo cerchiamo di capire come si può viaggiare in barca, in Italia e all’estero.
Viaggiare in barca in Italia senza patente nautica
In Italia è possibile viaggiare in barca secondo due modalità. La prima è quella di partecipare a un viaggio nel quale c’è una persona preposta alla navigazione del mezzo, che sia una barca a vela o a motore. Si tratta dei classici tour, ma anche di pacchetti gestiti da privati, che prevedono la presenza di un capitano a bordo (talvolta è lo stesso proprietario del mezzo).
Questa è la modalità ideale per chi è alla prima esperienza e vuole godersi un viaggio in mare senza alcuno stress: non è necessaria la patente nautica e il comando dell’imbarcazione è delegato a mani esperte.
Se ad esempio hai sempre sognato di fare un viaggio di questo tipo nella bellissima Sicilia, sul web esistono piattaforme specializzate dove è possibile effettuare il noleggio barche a Lampedusa. Con un capitano, come abbiamo visto; ma volendo anche in totale indipendenza.
Viaggiare in barca senza la patente nautica
La seconda opzione è quella di noleggiare una barca da condurre personalmente. È possibile farlo senza la patente nautica nel caso in cui:
- l’imbarcazione a motore sia inferiore ai 10 metri;
- l’imbarcazione a vela sia inferiore ai 6 metri;
- la potenza massima del motore sia 40,8 cavalli;
- la cilindrata non sia superiore a:
- 750 cc, se il motore è a 2 tempi;
- 1000 cc se è a 4 tempi fuoribordo o a iniezione diretta;
- 300 cc se il motore è a carburazione a 4 tempi entrobordo;
- 2000 cc se a ciclo diesel.
In qualsiasi caso, senza patente nautica è possibile navigare non oltre le 6 miglia dalla costa.
In quali casi è necessaria la patente nautica?
La patente nautica è obbligatoria per le imbarcazioni che eccedono i limiti riportati qui sopra e per chiunque voglia navigare a una distanza superiore alle sei miglia dalla costa.
Esistono tre tipologie di patente nautica:
- la categoria A per le imbarcazioni da diporto inferiori ai 24 metri di lunghezza;
- la categoria B per le navi da diporto di lunghezza superiore ai 24 metri;
- la categoria C per la direzione nautica di natanti e imbarcazioni da diporto.
Se stai immaginando di fare un viaggio in barca, quasi sicuramente la patente che ti interessa è la prima: la categoria A. Il costo è variabile:
- seguendo un corso in una scuola la cifra si aggira tra i 400 e gli 800 euro;
- dando l’esame da privatista il costo totale è inferiore ai 100 euro.
E per viaggiare in barca fuori in Europa?
Ogni paese ha la sua legislazione per quanto riguarda la navigazione in mare. Ad esempio, in Grecia (una delle destinazioni migliori per questo tipo di viaggio) la patente nautica è obbligatoria per le barche con motore fuoribordo (ad esempio i gommoni) con più di 15 cavalli e con le barche con motore a benzina entrobordo con più di 40. Per quanto riguarda i motori diesel entrobordo il limite è di 50 cavalli, mentre per le moto d’acqua è di 15 cavalli.
In tutti gli altri casi, è richiesto che almeno due membri dell’equipaggio possiedano la patente nautica. Va da sé che la soluzione ideale per godersi una vacanza tra mare cristallino e spiagge da cartolina, sia affidarsi a piattaforme di noleggio barche in Grecia. In questo modo è possibile viaggiare con un capitano e godersi questa esperienza indimenticabile senza alcuna preoccupazione.