• 2 settembre 21:00 Desio presso Parco Tittoni SOLD OUT
  • 6 settembre 21:00 Boves presso Equo Festival SOLD OUT
  • 13 settembre 20:30 Verona presso Om Festival SOLDOUT
  • 14 settembre 19:30 Milano presso Festival il tempo delle donne per partecipare qui 
  • 15 settembre 15:00 Marina di Ravenna presso Kalemana Festival per partecipare qui 
  • 18 settembre 20:00 Muralto Locarno, Svizzera per partecipare qui
  • 19 settembre 21:00 Vicopisano presso Le parole contano per partecipare qui
  • 20 settembre 18:00 Ferrara presso Associazione Nuova Terraviva per partecipare qui
  • 21 settembre 14:30/15:30 Cesena presso Macrolibrarsi Festival per partecipare qui
  • 22 settembre 21:00 Padova presso Festival Consapevolezza per partecipare qui

Il firmacopie si terrà solo prima dell'evento, a partire dalle ore 19:00 fino alle 20:30. Presso la location sarà possibile acquistare i miei libri.

  • 28 settembre 18:00 Mestre presso Festival delle Idee per partecipare qui
  • 1 ottobre 17:30 Brescia presso Festival Librixia per partecipare qui
  • 6 ottobre Marina di Bibbona presso SurfWeek Festival *presto i dettagli
  • 9 ottobre 14:00/15:00 Rimini presso TTG book&go per partecipare qui
  • 25 ottobre Bari presso Storytellers Festival per partecipare qui

Abbiamo scelto di vivere in un van per la libertà, ma ora risparmiamo $18.000 all’anno

Sentiamo sempre più storie di persone che decidono di comprare un van, trasformarlo in una casa su ruote e partire per un viaggio. Lungo o breve che sia.

Questo stile di vita si chiama Vanlife e ci sono tanti ottimi motivi per sceglierlo. Uno dei più sottovalutati è quello economico.

Viaggiare in van permette infatti di risparmiare sul costo dei trasporti e dei pernottamenti. In altre parole sul costo della vita.

Tuttavia non è solo una questione economica. L’indipendenza che assicura questo mezzo di trasporto, si traduce in una libertà impagabile.

Tra i tanti che hanno scoperto la meraviglia della Vanlife c’è anche una giovane coppia canadese, che oltre ad apprezzare una libertà mai sperimentata prima e la possibilità di viaggiare come e quando vuole, si ritrova oggi con molti più risparmi da parte di quanto potessero immaginare.

Vivere in un van per spendere meno

Tyler e Sara sono una giovane coppia di Vancouver. Anche loro hanno deciso di comprare un van, ma non solo per viaggiare. Da due anni a questa parte hanno scelto di renderlo la propria casa.

Il costo degli affitti a Vancouver è incredibilmente alto. Qui le persone spendono la maggior parte dei propri soldi nell’affitto di una casa”, racconta Tyler.

Questo è il motivo per cui, dopo un’attenta serie di calcoli, hanno deciso di provare la Vanlife. Una scelta sicuramente vincente visto che l’obiettivo era risparmiare: non dovendo più pagare l’affitto, ora risparmiano circa 18.000$ l’anno.

Quando un van ti cambia la vita

Ma non è solo una questione economica. Quando si sceglie la Vanlife, si sceglie una vita completamente diversa.

La nostra vita è diventata davvero rilassata. Con la Vanlife il lavoro smette di essere una cosa così importante nella tua esistenza”, dichiara Tyler.

Trasformare un van in una casa

Appena acquistato, il van era in pessime condizioni. Gran parte degli interni erano arrugginiti: “Non funzionava praticamente niente” dice Sara.

Ci è voluto circa un mese per sistemarlo a dovere e ora hanno tutto il necessario. Non è molto, ma è tutto ciò di cui hanno bisogno.

Nel retro c’è un letto e la zona relax, con tanto di TV e PS4. Al centro, una piccola cucina con bancone. Nella parte anteriore un bagno piuttosto essenziale. Nella parte alta del van, la giovane coppia ha spazio per i vestiti e altri contenitori per il resto delle loro cose.

Vanlife: vivere con meno per vivere meglio

Scegliere di vivere in un van li ha anche messi di fronte a una realtà che ignoravano: il numero di oggetti inutili che possedevano.

“Abbiamo deciso di buttare tutto quello che non utilizzavamo da almeno sei mesi”, racconta Sara. “Avevamo tre pile di oggetti: quelli da tenere, quelli da conservare in un garage ed una montagna di cose da dare via”.

Avere più libertà, pur continuando a lavorare

I due ragazzi non si sono licenziati per viaggiare in un van. La loro è stata semplicemente una scelta di vita alternativa.

Tyler lavora infatti in una società di design. Sara in un bar. Sono entrambi batteristi e, dopo il lavoro, si precipitano alle prove delle rispettive band.

Hanno una vita apparentemente normale, ma rispetto a tutti gli altri hanno meno comfort e più libertà.

Tutti, tra amici e colleghi, sanno della loro scelta di vita. La maggior parte di loro si mostra molto interessata. “Sono tutti intrigati dall’idea, ma non tutti sarebbero davvero pronti a farlo”, raccontano sul loro blog.

È sicuramente una soluzione non convenzionale, ma che andrebbe provata prima di giudicare.

“Nonostante non sia per tutti, e le persone se ne accorgono davvero velocemente, consiglio a tutti di provare la Vanlife almeno una volta”, dice Tyler. “Magari anche solo per una singola estate. Ci si rende conto di quante cose che crediamo essere necessarie risultino invece superflue”.

Viaggiare di più e più a lungo

“Da quando viviamo nel nostro van – prosegue Sara – viaggiamo di più. Usciamo di più. Possiamo liberamente partire per il week-end, magari per andare ai festival musicali. E non dobbiamo preoccuparci nemmeno di preparare le valige”.

A quanti gli chiedono se si siano mai pentiti o stufati di vivere in un van, rispondono fermamente di no. Si tratta di ricalibrare gli standard: con la giusta attitudine, anche un van può diventare la più confortevole delle sistemazioni.

Tyler e Sara sono assolutamente soddisfatti della loro scelta, e non tornerebbero indietro. Per loro la felicità si trova su quattro ruote.

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Antongiulio Mazzola
Antongiulio Mazzolahttps://www.antongiuliomazzola.com/
Antongiulio, da Capri, è prima di tutto un viaggiatore appassionato. Quando è in giro per il mondo, ma anche da casa. Studente di ingegneria e guida escursionistica, nei pochi momenti in cui non si trova a sognare la prossima meta.

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