“Ero un milionario triste, un viaggio mi ha mostrato la felicità e ho donato tutto ciò che avevo”

È molto raro che una persona estremamente ricca decida di abbandonare i propri beni per viaggiare in modo minimalista. Si tende infatti a credere che i soldi facciano la felicità e chi ne ha tanti non abbia alcun motivo per mollare tutto e partire. Ma come ho scritto spesso, non è detto che questa sia la verità. Non per tutti.

Si può essere milionari infelici o viaggiatori con lo zaino in spalla pieni di gioia. La storia di Mazzi è entrambe le cose, perché è quella di un ragazzo che ha rinunciato a un impero milionario per girare il mondo in maniera molto umile e minimalista. Nel corso di questa esperienza ha capito che la felicità non ha niente a che fare con i soldi e ha deciso di donare tutti i soldi che possedeva.

La storia di Mazzi Dumato

Nato in Brasile da genitori siriani, all’età di 14 anni si è trasferito a Dubai, dove il padre aveva diverse attività finanziarie. Il ragazzo rimase colpito fin da subito da un aspetto: “Ciò che più mi impressionava era che tutti cercavano sempre di fare soldi“. Fu molto condizionato da questa mentalità e fin da ragazzino decise che sarebbe diventato ricchissimo, seguendo le orme del padre.

A 23 anni fondò la sua prima impresa e a 30 anni gestiva una serie di investimenti che lo avevano già reso multimilionario. Nel giorno del suo 30esimo compleanno si regalò una Ferrari, che in un certo senso cambiò per sempre la sua vita.

Un incidente, il carcere e l’illuminazione

“Due settimane dopo aver comprato la Ferrari uscii da un locale nel quale avevo bevuto molto e fui coinvolto in un grave incidente con altre quattro automobili. Finì con la mia Ferrari sotto un camion”.

La polizia arrestò il giovane per guida in stato di ebbrezza. Mazzi passò una sola notte in carcere, ma fu abbastanza per illuminarlo sul vero senso della vita.

“Trascorsi una notte in cella e quella notte fu estremamente significativa per me. Mi resi conto di essere un tizio che a causa del suo ego doveva a tutti i costi ottenere sempre più soldi, ma alla fine ero nella stessa identica cella di tutti gli altri. Capii che tutto il mio stile di vita non era davvero ciò che volevo. Credevo che la felicità si potesse comprare, che nella vita fosse importante soggiornare negli hotel a cinque stelle. Ma in realtà non ero felice. Ero proprio infelice“.

Come tanti protagonisti delle storie che racconto su questo blog, anche il milionario Mazzi vide nel viaggio l’opportunità di trovare la vera felicità:

“Uscito dal carcere decisi di vendere tutte le mie attività, lasciare Dubai e iniziare a viaggiare. Sono stato in Europa e in tanti altri posti. Ho fatto il backpacker, ho dormito negli ostelli. È stato strano passare dagli hotel a cinque stelle ai dormitori pieni di persone ma è così che ho capito il senso della vita”.

Quando un viaggio ti cambia la vita

Quel viaggio gli diede tutte le risposte che cercava, ma soprattutto gli permise di porsi le giuste domande. Mazzi si chiedeva quale fosse l’autentica felicità e girando il mondo con lo zaino in spalle scoprì che non si trova necessariamente nei soldi e nei beni materiali.

La felicità non ha niente a che vedere con tutto ciò, perché lui, durante quel viaggio umile e accessibile a chiunque, era stato davvero felice per la prima volta nella sua vita.

Per questo motivo decise di non tornare a Dubai e iniziare invece una vita alternativa.

“Al termine del viaggio ho deciso di trasferirmi a Vilcabamba, un piccolo e bellissimo villaggio sulle montagne dell’Ecuador. Ogni tanto però mi piace allontanarmi per qualche mese e viaggiare, anche solo per non abituarmi alla bellezza straordinaria di quel posto. Attualmente sono negli Stati Uniti e vivo dentro a un van della Volkswagen del 1985 che ho comprato a San Diego”.

L’ex milionario infelice che ha donato tutti i suoi soldi

Mazzi spiega di non aver bisogno di nient’altro per essere felice: con il van ha un tetto sopra la testa e un mezzo di trasporto per muoversi sulla west coast statunitense. Ovviamente può permettersi di viaggiare grazie ai soldi che aveva accumulato nella sua “vita precedente”, ma di quella fortuna non è più rimasto molto.

Ha infatti deciso di donare la stragrande maggioranza del suo patrimonio milionario.

“Viaggiando ho conosciuto questa ragazza, Milena, che poi è diventata mia moglie. Lei era molto malata, aveva due tumori. Praticamente tutti i soldi che avevo fatto a Dubai sono stati investiti nelle cure per guarirla e quello che rimaneva l’ho donato a un medico brasiliano per aprire una clinica specializzata nei tumori. Mi assicuro che possano farsi curare tutte le persone che non possono permetterselo”.

Un gesto nobile e meraviglioso, soprattutto se si pensa che la maggior parte delle persone pensa che la felicità sia una questione egoistica, personale, privata. Quanti avrebbero fatto ciò che ha fatto Mizzi?

Stare vicino a Milena durante una malattia così tremenda ha rappresentato un’altra illuminazione per Mazzi. Se il viaggio gli ha fatto capire cos’è la felicità, la malattia di questa donna lo ha spinto a provare a rendere il mondo un posto migliore.

“Io ho percepito la sofferenza di mia mogie come se fosse un’esperienza diretta di dolore, anche se non ero io quello malato. Ho donato più di un milione di dollari per la sua causa, che purtroppo interessa migliaia di persone nel mondo“.

La nuova vita di Mazzi Dumato

Da quando si è lasciato la vita di Dubai alle spalle, ha aperto un ristorante di Falafel in Ecuador e soprattutto un’attività di vendita di pietre preziose, erbe, spezie e ingredienti naturali dai poteri benefici che si chiama Spice of My People. In questo modo riesce a garantirsi un’entrata di denaro per aiutare gli altri.

“Oggi ho di nuovo delle attività, ma con uno scopo completamente differente. Il 50% di tutti i miei introiti va in beneficenza. Abbiamo un centro in un piccolo villaggio di pescatori in Brasile dove abbiamo costruito una clinica medica e paghiamo uno staff per fare in modo che ci sia sempre assistenza sanitaria. Il motivo per cui lo faccio è che questa donna straordinaria che si chiama Milena mi ha ispirato con la sua malattia. Mi sembra il giusto modo per condurre la mia esistenza. Posso vivere come un hippie ma mantenere comunque la mentalità dell’imprenditore“.

La storia di Mazzi dimostra che viaggiare è un percorso di crescita che non preclude nessuno: se è vero che chi non ha molto ne può trarre beneficio, è altrettanto vero che chi ha tanto può cambiare profondamente. Grazie a quel primo viaggio liberatorio che lo portò via da Dubai, Mazzi ha scoperto il segreto della felicità:

“Ho realizzato che il segreto della mia felicità è staccarmi da tante cose materiali che avevo accumulato nei primi 31 anni della mia vita. Avevo proprietà a Dubai e in tutto il mondo, ma alla fine ero solo preoccupato. Preoccupato per i soldi che avevo in banca, gli interessi che guadagnavo e via discorrendo. Oggi sono arrivato a un punto della mia vita nel quale tutto ciò non ha più importanza. Il mio segreto della felicità è vivere nel presente. Non sono mai stato più felice di così nella mia vita. Non ricordo di aver mai visto una fotografia del mio vecchio me sorridente, mentre ora non riesco proprio a smettere di sorridere!”

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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