Matcha: come si prepara il tradizionale tè verde giapponese

Utilizzato durante il chanoyu, la tradizionale cerimonia del tè giapponese, e dai monaci buddisti per avere la mente lucida durante la meditazione, il tè matcha affascina e incuriosisce per il suo colore e la sua storia. 

Se il Giappone è un paese noto per tenere molto alle proprie tradizioni, in questo caso è riuscito a fare di meglio diffondendo il tè matcha anche al di fuori dei propri confini nazionali. Infatti negli ultimi anni è sempre più diffuso sugli scaffali dei nostri supermercati e sta diventando molto popolare in tutto l’Occidente, al punto che molte persone hanno sostituito il caffè con questa particolare bevanda.

La lavorazione di questo tè viene presa molto seriamente dai giapponesi. Non a caso, per prepararlo viene utilizzato solo tè verde rigorosamente di produzione nazionale, composto da foglie di primissima qualità. Può essere utilizzato l’usucha, le cui foglie sono raccolte da piante più giovani di 30 anni, e il koicha, che invece prevede l’uso di foglie di piante che superano i 30 anni.

Le proprietà benefiche del té matcha

Dopo la raccolta, le foglie del tè vengono coperte e tenute all’ombra affinché venga trattenuta la clorofilla e la l-teanina, un aminoacido conosciuto per ridurre lo stress psicofisico. Ma le proprietà del matcha non finiscono qui, infatti essendo realizzato per la sospensione e non per l’infusione (si tratta di una miscela in polvere), riesce a mantenere intatte molte più proprietà nutritive. Per questo motivo tradizionalmente viene chiamato il “tè della bellezza”, essendo ricco di antiossidanti, betacarotene, polifenoli e vitamine del gruppo B1/B2/C. L’unica controindicazione è che, in quanto molto ricco di caffeina, bisogna fare attenzione a non esagerare con l’assunzione.

STRUMENTI

Come abbiamo detto prima, il matcha viene utilizzato durante la cerimonia del tè giapponese e per prepararlo nel modo corretto sono necessari 4 strumenti.

Chaki, un particolare frustino realizzato in bambù che serve per far sciogliere la polvere in modo omogeneo.

Chawan, una ciotola realizzata in terracotta o ceramica molto ampia per permettere al frustino di mischiare la polvere

Chasaku è un cucchiaio in bambù curvo utilizzato per misurare il giusto quantitativo di matcha.

Chaki, una piccola scatola in legno dove viene riposta la polvere del matcha durante la cerimonia del tè.

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I parametri da tenere in considerazione per acquistare una polvere di matcha di qualità sono:

  • grado cerimoniale
  • che la provenienza delle foglie sia giapponese
  • produzione biologica

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PREPARAZIONE

Adesso che abbiamo presentato gli strumenti passiamo alla preparazione. Prendiamo la nostra Chawan e la riempiamo con dell’acqua calda al fine di riscaldarla.

Successivamente prendiamo il Chasaku per ottenere la giusta quantità di polvere matcha che andiamo a versare nel Chawan (svuotato dell’acqua calda).

Scaldiamo 200ml di acqua fino a 80gradi, ma non di più altrimenti bruceremo la polvere e anche le tante proprietà del matcha.

Quando l’acqua arriva in temperatura la versiamo nel Chawan. Infine prendiamo il nostro Chaki (che prima di essere utilizzato va sciacquato in acqua calda) e incominciamo a mescolare dolcemente fino a quando non otteniamo un composto omogeneo. 

Ed ecco pronto il nostro tè matcha, ideale da consumare accompagnato dai mochi, piccoli dolci di riso glutinoso.

Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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