Fino al 2011 Rob Greenfield era un ragazzo come tanti. Come quasi tutti, faceva un largo uso degli oggetti soprattutto per due motivi: cercare un po’ di felicità e impressionare gli altri.
“Ero una persona molto consumista“, racconta. “Usciva un nuovo smartphone? Lo volevo. Si rompeva qualcosa? Ne compravo un’altra. Dovevo fare un regalo? Mi fermavo al primo negozio. Volevo impressionare qualcuno? Compravo vestiti nuovi”.
Poi, quasi per caso, iniziò a scoprire i problemi ambientali che affliggono il nostro pianeta.
Il surriscaldamento globale in primis, ma non solo: si informò anche su altre piaghe come l’eccessiva produzione di rifiuti, le difficoltà nello smaltimento ecologico, lo sfruttamento delle risorse naturali e umane, la deforestazione e via discorrendo.
Così decise di cambiare completamente il suo stile di vita.
Vivere con meno per vivere meglio
Nel suo percorso di crescita personale, ha fatto una grande scoperta, la stessa di cui racconto nel mio libro: si può vivere meglio con meno.
Senza sprechi, in maniera eco-sostenibile e consapevole, trattando con rispetto il pianeta in cui viviamo.
Questa filosofia di vita si chiama “Less is More” ed è anche grazie a Rob se oggi sta prendendo sempre più piede negli USA.
Negli ultimi anni ha infatti partecipato a una serie di sfide con un unico scopo: dimostrare quanto spreco c’è al giorno d’oggi, in questa società dove il denaro è Dio e il consumismo sfrenato viene spacciato come il rimedio a ogni cura.
La prima sfida di Rob è stata quella di attraversare tutti gli Stati Uniti in bicicletta e senza soldi.
Ci è riuscito generando corrente elettrica con i pannelli solari e nutrendosi esclusivamente di ciò che gli ha fornito la natura.
La seconda sfida è stata muoversi trasportando su di sé tutti i rifiuti che ha prodotto in un mese, per rendersi conto di quanto spreco genera un essere umano, anche se crede di essere attento all’ambiente.
Non comprare niente per un anno
La sua ultima sfida era incentrata sul consumismo: per tutto il 2017 ha deciso di non comprare niente di nuovo.
“Quando ho scoperto tutti i problemi ambientali del nostro pianeta, mi sono reso conto che c’è sempre qualcuno che paga per gli oggetti che acquistiamo”, ha spiegato. “Sapete chi paga? Le foreste, l’aria pulita, l’acqua. La Natura“.
Le regole della sua sfida Less is More:
- Non ha comprato niente di nuovo per tutto il 2017. Le esperienze (come andare al cinema o al museo) non contavano.
- Non ha comprato alcun oggetto, nemmeno gli spazzolini e la carta igienica. Può sembrare un gesto estremo, ma Rob assicura che nel corso degli anni ha imparato ad avere un’ottima igiene personale utilizzando solo materiali naturali.
- Poteva comprare oggetti usati. Lo scopo della sfida, infatti, era combattere gli sprechi. Il riciclo è alla base della filosofia Less is More.
- Poteva comprare cibo.
Qual era il motivo alla base di questa decisione? Ecco la spiegazione di Rob:
“In questa società estremamente consumista, questa sfida serve a controbilanciare. Voglio mostrare quanto si può fare al giorno d’oggi, fin dove si può arrivare”.
Una sfida per spingere le persone a porsi le giuste domande
Quella di Rob è chiaramente una provocazione: nessuno sta dicendo che tutti dovrebbero smettere di comprare.
La sua sfida serve soltanto a esporre gli sprechi inutili del giorno d’oggi: se lui riuscirà a vivere bene per un anno senza comprare niente, tutti noi possiamo rinunciare a qualche oggetto per salvaguardare il pianeta su cui viviamo, che in quanto viaggiatori dovremmo apprezzare e rispettare profondamente.
“Se ti piace ciò che faccio, ti invito a fare la stessa cosa. Non per forza in maniera così estrema, puoi anche iniziare da piccole cose”, dice Rob.
“Ad esempio potresti comprare oggetti di seconda mano invece che acquistarne di nuovi, condividere strumenti con i tuoi vicini, leggere i libri della biblioteca, aggiustare le cose quando si rompono e soprattutto chiederti sempre se ciò che stai per acquistare porterà davvero un valore alla tua vita“.