Cosa fare ad Amed (Bali), dove soggiornare e dove mangiare

Quando si parla di Bali, solitamente si pensa subito a località molto note come Kuta, Canggu o Ubud. Io stesso, come racconto nel mio libro, ho viaggiato per la prima volta per l’isola indonesiana passando proprio da questi posti, che sono quelli raccomandati dalla maggior parte delle guide e vengono spesso considerati “imperdibili”.

Bali, però, è molto più di tutto questo. Anche se si tratta di una destinazione molto turistica, ci sono comunque delle località dove il tempo scorre più lentamente e non ci sono il traffico infernale, i mille negozi e il caos tipico delle zone più commerciali. Uno di questi posti è Amed, piccola cittadina costiera nella punta orientale dell’isola.

Amed, una perla sul mare di Bali

Fino a qualche anno fa, ad Amed il turismo era quasi inesistente, fatta eccezione per gli appassionati di immersioni. Qui, infatti, si possono praticare lo snorkelling, il free diving e lo scuba diving grazie a un mare che ricorda quello mediterraneo, calmo e senza onde. Questa caratteristica ha da un lato attratto un tipo di turismo molto attento all’eco-sostenibilità e dall’altro ha tenuto lontani gli appassionati di surf e il relativo turismo proveniente dall’Australia e dagli Stati Uniti.

Curiosamente, oggi Amed è popolata da moltissimi visitatori ed expat francesi. Sembra quasi di essere sulla costa mediterranea della Francia, visto che molti cartelli sono scritti in questa lingua. E anche se ultimamente questa località distante circa 70 km da Ubud (due ore e mezza in scooter o auto) sta attraendo sempre più persone da ogni parte del mondo, resta comunque un luogo molto tranquillo e rilassante, dove respirare le vibrazioni positive che un tempo appartenevano a tutta Bali.

Photo by @gianluca.gotto

Cosa fare ad Amed

Come detto, Amed è nota per la possibilità di fare immersioni. Per gli appassionati di diving è un piccolo paradiso, come dimostra la notevole presenza di scuole di immersioni lungo la main street, la strada principale che si affaccia su Amed Beach, il punto più popolare della cittadina.

Oltre a questo, Amed è nota per la possibilità di ammirare da più punti il vulcano Agung. Proprio partendo dalla main street è possibile salire fino a raggiungere un’altura da cui si gode di una vista meravigliosa: la spiaggia, in basso, il vulcano in alto. Trattandosi di un vulcano attivo (da alcuni anni non è più possibile fare i trekking) non è raro vederlo eruttare, magari davanti a una birra fresca o durante una lezione di yoga, altro grande interesse della zona.

Immersioni e vulcano, ma non solo. Amed sta crescendo e oggi offre a chiunque la possibilità di soggiornare in strutture attente all’ambiente e immerse nella natura, ma anche di mangiare ottimo cibo in ristoranti che non hanno nulla da invidiare a quelli, ben più rinomati, di Ubud e Kuta.

Se la prossima volta che andrai a Bali vorrai visitare un luogo diverso dai soliti e ricco di bellezza, dove poterti davvero rilassare senza l’eccessivo caos e rumore presente in altre zone dell’isola, ecco una mini guida su dove soggiornare e mangiare ad Amed.

Dove soggiornare ad Amed: Balila Beach Resort

Il mio posto preferito ad Amed è il Balila Beach Resort. Non farti condizionare dalla parola “resort”: lo è a tutti gli effetti per quanto riguarda i servizi e la qualità generale, ma non lo è dal punto di vista economico e soprattutto etico.

Infatti, se in Europa un resort in una località di mare ha prezzi esorbitanti che lo rendono assolutamente inaccessibile alla maggior parte delle persone, il Balila Beach Resort offre diversi tipi di sistemazioni adatti a tutte le tasche.

La soluzione più economica è la stanza singola con bagno in comune. Si tratta di una soluzione molto minimalista e permette di osservare direttamente la spiaggia. Si può quindi di andare a dormire e svegliarsi con il suono delle onde e una vista meravigliosa. Costa appena 250.000 rupie a notte, l’equivalente di €15. Una cifra davvero bassa considerando che la colazione è inclusa…

Per le coppie o chi invece cerca un bungalow, ce ne sono di tre tipi:

  • la camera Jungle (€50 a notte)
  • la camera Ocean (€50 a notte)
  • la camera Lotus (€62 a notte)
Photo by @gianluca.gotto
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Tutte e tre sono con vista mare, ma la Jungle è immersa nel verde, la Ocean si trova nella zona più esterna e silenziosa della struttura e la Lotus è invece la sistemazione più grande (60 m²) e quella con la vista migliore sull’oceano, essendo posizionata più in alto. Spendendo queste cifre, in Europa, vai in un buon tre stelle. Ad Amed, invece, vivi un’esperienza straordinaria in un resort che oltretutto fa dell’attenzione all’ecologia uno dei suoi punti forti.

Già, perché il Balila è la “creatura” di una simpatica signora austriaca  di nome Birgit che qui è riuscita a realizzare un sogno che aveva da tantissimo tempo.

“Tanto tempo fa, quando vivevo in Austria, ebbi una visione”, mi ha raccontato. “Aprire un posto dove fare ritiri zen su una qualche isola tropicale. Immaginavo che la gente sarebbe venuta per scappare dai loro lavori stressanti e lasciare andare le cattive abitudini della quotidianità. Lo immaginavo come un posto semplice ma salutare ed energizzante, dove poter fare yoga, meditazione e imparare tecniche di guarigione naturale. Anni dopo sono atterrata a Bali come turista, ho incontrato il mio futuro marito e non me ne sono più andata. Un giorno, passeggiando sulla spiaggia di Amed, mi sono imbattuta in una collina. Me ne sono innamorata e ho deciso di realizzare quel vecchio sogno“.

Photo by @gianluca.gotto

Birgit ci è riuscita: oggi il Balila Eco Resort non è solo un posto dove rilassare corpo, mente e anima grazie alla sala yoga che si affaccia sull’oceano e alla spa. Non è solo il posto giusto dove farsi cullare dai raggi del sole e dal suono del mare.

È anche una struttura costruita per avere il minor impatto possibile sull’ecosistema del luogo: le pareti dei bungalow sono stati costruiti con pietra locale, il tetto intrecciando la corteccia di una pianta locale che tiene naturalmente distanti gli insetti e gran parte degli ingredienti utilizzati nella cucina sono locali, se non addirittura provenienti dall’orto della struttura.

Personalmente, i punti forti del Balila Beach Eco Resort sono:

  • i bungalow. Nella sua “vecchia vita”, Birgit era un architetto e qui ha dato sfogo alla sua fantasia. Le stanze non hanno angoli, le pareti sono rotonde per dare più spazio possibile e permettere una naturale areazione.
  • il bagno privato ma all’aperto. All’inizio può sembrare strano essere in bagno ed essere contemporaneamente sotto la luce del sole ma quando ti abitui ti rendi conto di quanto è meraviglioso farsi una doccia all’aperto.
  • la colazione. È inclusa ed è deliziosa. Puoi scegliere un piatto tra i numerosi sul menù e due bevande tra spremute, tè e caffè. La cucina è aperta anche per pranzo e cena e i prezzi sono estremamente bassi (sulle 30.000 rupie a piatto). La vista di cui si gode dal ristorante (situato di fianco alla piscina) è semplicemente straordinaria.
  • il silenzio. Proprio così: il silenzio. Ciò che manca così tanto non solo nella vita di tutti i giorni ma anche quando si viaggia e si è circondati di motorini e persone. Balila Eco Resort ha infatti poche camere, quindi pochi ospiti, ed è in una zona di Amed lontana dal caos. Il silenzio, interrotto solo dai suoni della natura, ti farà rinascere.

Una delle strutture eco-friendly migliori non solo di Amed, ma di tutta Bali. Il posto perfetto per chi vuole un po’ di pace e relax, dove osservare albe e tramonti meravigliosi, rilassarsi in piscina e magari partecipare a una yoga class.

Photo by @gianluca.gotto

Dove mangiare ad Amed

Fino a qualche anno fa, Amed non offriva molte opzioni per mangiare fuori. C’erano i tradizionali warung (dove è sempre bene andare per assaggiare il vero cibo locale) che, tradizionalmente, chiudono molto presto e spesso non hanno grande scelta. Oggi, invece, Amed si è animata con alcuni ottimi ristoranti che oltre ad offrire buon cibo  rispettano anche la comunità locale e l’ambiente. Ti consiglio di andare a mangiare in uno di questi.

Blue Earth Village

Ci sono locali che sono più di semplici ristoranti e il Blue Earth Village è sicuramente uno di questi. L’ho conosciuto perché diverse persone me lo avevano indicato come il miglior ristorante di Amed, oltre ad essere quello con la vista migliore. Effettivamente si tratta di un locale speciale, che va ben oltre il cibo.

È situato sulla cima del promontorio di Amed, un posto da cui si gode di una vista perfetta del vulcano e di tutta la spiaggia sottostante. In loco si trova il ristorante su due piani, ma questo è solo una parte del complesso: poco oltre ci sono le sale per fare yoga, due piscine. Da Blue Earth si può quindi mangiare ma anche fermarsi per una sessione di yoga o un rinfrescante bagno in piscina con vista sul vulcano.

La vista sul vulcano è anche il punto forte del piano superiore del ristorante. C’è un’area all’aperto dove si può mangiare seduti a tavolini bassi osservando il tramonto sull’Agung, uno spettacolo che vale da solo la visita a questo ristorante.

Ma Blue Earth non è solo questo. Passando al cibo, il menù è molto ampio. C’è la possibilità di mangiare la pizza (tra cui una vegana con l’hummus) e la pasta ma sono deliziosi anche i piatti della tradizione asiatica. In particolare ne ho apprezzati due: il curry con i ceci e un autentico Pad Thai che mi ha riportato con il palato a Bangkok. Per chi cerca qualcosa di fresco per pranzo, consiglio la Lentil Salad o la Tempeh Salad, entrambe molto saporite e con un ottimo olio di oliva. Ampia scelta anche per quanto riguarda le bevande, dalle spremute ai frullati ai caffè.

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Nad Brahma

Quando cammini lungo la strada che costeggia Amed Beach, è naturale cercare un ristorante con una bella vista sia sulla spiaggia, sia sul vulcano Agung. Nad Brahma ha queste caratteristiche: è un ristorante indiano che si trova al secondo piano di una struttura che ospita anche una guesthouse. È come mangiare da un terrazzo da cui si può ammirare l’Agung in tutta la sua bellezza. Per questo motivo conviene andarci per una cena anticipata, verso le 17:30 o al massimo le 18:00. In questo modo, infatti, si può osservare il tramonto che colora di arancione tanto il vulcano quanto la spiaggia.

Nad Brahma, però, non è solo un ristorante con un’ottima vista. Il menù è infatti molto interessante: è composto in prevalenza da piatti della cucina indiana ed è al 100% vegetariano, con un’intera sezione vegan. Qui si trova uno dei piatti migliori del locale: i ceci speziati con zucca al forno, spinaci e riso. Una vera delizia spicy.

Per chi invece volesse qualcosa di più tradizionale, c’è il classico Thali indiano con curry vegetariano, dal, chapati, riso e il barfi (un dolce indiano). Una soluzione ideale per provare più sapori all’interno di un piatto abbondante. Ottimi anche i dessert, tra cui una deliziosa torta al cioccolato e banane raw e la macedonia di frutta.

Nad Brahma è un ristorante fortemente basato sulla tradizione ayurvedica, per questo motivo sul menù sono riportati i tre tipi di corporature secondo l’antica tradizione indiana (Vata, Pitta o Kapha) e accanto a ogni piatto è scritta la lettera che indica a chi è più adatta quell’opzione. Un particolare che dimostra la passione per il cibo dietro a questo locale con una vista mozzafiato.

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Green Leaf Cafe

Il Green Leaf Cafe è il ristorante/cafè di una scuola di immersioni ed è stato uno dei primi locali ad offrire cucina internazionale ad Amed. Si trova direttamente sulla spiaggia, da qualsiasi tavolino si può osservare il mare poco distante. È un locale frequentato soprattutto da chi fa immersioni e l’atmosfera è molto rilassata e tranquilla. Il menù è principalmente vegetariano ma ci sono varie opzioni vegane e lo staff è più che disponibile ad accettare ordini personalizzati.

Quando ci sono stato, una delle proprietarie mi ha detto che uno dei piatti più amati è il burrito (presente sia in versione vegana che vegetariana) e quando l’ho assaggiato ho capito il perché: è spettacolare! Un’esplosione di gusto grazie al riso nero, i fagioli, le verdure e la salsa piccante. Delizioso e riempie alla grande, perfetto per un pranzo. Un altro piatto molto amato è il Protein Plate, un concentrato di proteine vegetali con ceci, fagioli neri e verdure.

Da segnalare l’ottimo olio di oliva che viene servito con le insalate, così come il caffè: si può chiedere quello preparato con la macchinetta, con la moka (per almeno quattro persone, viene portata direttamente al tavolo) o con la pressa, per averlo “alla francese”. Olio e caffè di ottima qualità sono la ciliegina sulla torta di questo splendido cafè sul mare di Amed.

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Galanga

Galanga è un ristorantino letteralmente immerso nel verde, visto che si trova sotto ad alberi che garantiscono ombra e freschezza. Ci si può sedere nella sala principale o nei piccoli bungalow più appartati, in ogni caso qui tutte le strutture, i tavoli e le sedie sono in materiali naturali, tra cui il bambù. L’atmosfera è molto rilassata e trovo che questo locale sia perfetto per sfuggire al caldo delle ore di punta.

Il menù non è completamente vegetariano ma non mancano le opzioni veg. La cucina è fusion, ci sono elementi della cucina francese e italiana ma anche di quella asiatica. Dopo mesi in Asia ogni tanto sento il bisogno di riprovare i sapori di casa e qui ho mangiato una pasta deliziosa con melanzane, pomodoro, olive e basilico. Niente da invidiare a un piatto di pasta che si può trovare in un qualsiasi ristorante italiano.

Ciò che più mi ha colpito di Galanga sono le porzioni. Oltre alla pasta, anche le insalate sono davvero grandi. Consiglio la Asian Salad con tempeh, veramente generosa nella quantità (viene servita con un contorno a scelta, io ho preso le patate dolci) e ottima nella qualità. Come antipasto suggerisco i gyoza, ravioli ripieni preparati davvero con grande cura. Nella versione vegan è molto forte il gusto del Combava, un tipo di limone molto diffuso specialmente in Thailandia.

Da sottolineare che Galanga utilizza olio di cocco prodotto localmente, verdure e frutta locali e cannucce in bamboo. Un locale eco-friendly, ideale per un pasto abbondante nel cuore di Amed.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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