La storia di Christopher McCandless, raccontata nel libro e nel film “Into the Wild”, ha avuto un impatto profondo su milioni di persone in tutto il mondo.
Il suo viaggio fu uno degli atti di ribellione più forti alla società moderna, che ci vuole tutti uguali, immobili e incompiuti. Christopher – che dopo essere partito si faceva chiamare Alexander Supertramp – aveva capito che la vera essenza della vita non è nella routine, né nella sicurezza di un’esistenza “normale”.
La vera gioia si trova nell’avventura, nella scoperta, nella natura selvaggia. Il viaggio è uno dei pochi processi in grado di liberare una persona e illuminarla. Un messaggio simile a quello che nel mio piccolo ho voluto condividere con la mia storia nel libro “Le coordinate della felicità“.
Pochi mesi prima di morire, scrisse una lettera al suo amico Ron nel quale espose il suo modo di intendere la vita. Una lettera che a distanza di quasi trent’anni dalla sua morte resta ancora estremamente attuale e incisiva.
La lettera di Christopher McCandless
“Ron, apprezzo sinceramente l’aiuto che mi hai dato e i momenti che abbiamo trascorso insieme. Potrebbe passare molto tempo prima di rivederci ma, ammesso che io superi l’Alaska tutto intero, riceverai sicuramente mie notizie.
Voglio ripetere il consiglio che ti ho dato in precedenza: penso che tu debba apportare un cambiamento radicale al tuo stile di vita e iniziare a fare le cose in maniera più coraggiosa, come non avevi mai pensato di fare prima.
Troppe persone vivono circostanze infelici, eppure non prendono l’iniziativa di cambiare le cose perché sono condizionati da una vita di sicurezze, conformismo e tradizionalismo.
Tutto ciò può sembrare la soluzione per trovare la pace, ma in realtà, per lo spirito di un uomo avventuroso, non c’è niente di più dannoso.
La gioia della vita deriva dai nostri incontri e dalle nuove esperienze, pertanto non c’è gioia più grande di avere un orizzonte costantemente diverso, vedere ogni giorno un sole nuovo e differente.
Se vuoi avere di più dalla vita, Ron, dovresti perdere l’inclinazione a cercare la sicurezza monotona e adottare uno stile di vita movimentato, che in principio ti sembrerà folle. Ma una volta che ti abituerai a questa vita, ne capirai pienamente il senso e la sua incredibile bellezza.
E quindi, Ron, in breve, scappa dalla città e mettiti sulla strada.
Ti garantisco che sarai felice di averlo fatto, ma temo che ignorerai il mio consiglio. Tu pensi che io sia un testardo, ma tu sei ancora più testardo di me.
Avevi una straordinaria possibilità sulla strada di ritorno, ovvero di osservare una delle viste più straordinarie della terra, il Grand Canyon, qualcosa che ogni americano dovrebbe fare almeno una volta nella vita.
Ma per qualche ragione incomprensibile non volevi fare altro che tornare a casa il più in fretta possibile, verso quella situazione che vivi giorno dopo giorno dopo giorno. Temo che farai la stessa cosa in futuro e quindi non scoprirai tutte le cose meravigliose che Dio ha piazzato intorno a noi.
Non sistemarti, non stare fermo in un solo posto.
Muoviti, sii nomade, fai in modo di vedere un orizzonte nuovo ogni giorno.
Vivrai ancora a lungo, Ron, e sarebbe un peccato se non cogliessi l’opportunità di rivoluzionare la tua vita trasformandola in un regno di esperienze.
Ti sbagli se pensi che la gioia si trovi solo ed esclusivamente nelle relazioni tra le persone. Dio ha piazzato tutto questo intorno a noi. È in tutto ciò che possiamo sperimentare.
Dobbiamo solo avere il coraggio di ribellarci al nostro stile di vita abituale e scegliere di vivere in modo non-convenzionale.
Il mio punto è che non hai bisogno di me o di nessun altro intorno a te per portare questa nuova luce nella tua vita.
Ti sta semplicemente aspettando là fuori, tutto ciò che devi fare è raggiungerla.
Le uniche cose che stai combattendo sono te stesso e la tua testardaggine nell’affrontare nuove circostanze”.
Christopher McCandless