Un van, un’attività di successo e un figlio: quando ci siamo licenziati era un sogno, oggi è realtà

Tutti prima o poi provano il desiderio di abbandonare tutto e vivere secondo le proprie regole. Specialmente chi abita in una metropoli e lavora in un ufficio, si ritrova più e più volte a voler semplicemente cambiare vita: il lavoro, la casa, la città e tutto ciò che rappresenta un ostacolo alla propria felicità.

Purtroppo chi prova questi sentimenti si ritrova spesso poi a reprimerli. Prima si pensa di cambiare tutto e stravolgere la propria esistenza, poi, però, ci si ritrova ad auto-convincersi che tutto andrà bene, che in fondo la situazione non sia così tragica e un po’ di insoddisfazione sia inevitabile.

Ma come scrivo nel mio libro “Le coordinate della felicità“, a volte nella vita è importante continuare a inseguire i propri sogni. Arrendersi significa generare rimpianti che in giovane età sembrano innocui, ma con il passare degli anni diventano macigni insostenibili sul nostro cuore.

Al contrario, provarci e fallire non genera rimpianti, ma al massimo una storia da raccontare, un giorno, con orgoglio.

Jace e Giddi, due sognatori

Chissà qual è la storia che racconteranno Jace e Giddi tra qualche decennio. Parleranno dei motivi per cui scelsero di licenziarsi per vivere costantemente on the road? Oppure di come riuscirono a convertire un vecchio van in una casa su ruote? O forse spiegheranno perché si licenziarono e abbandonarono un’esistenza infelice per lanciarsi in un’attività imprenditoriale considerata folle da chiunque?

Questa giovane coppia statunitense avrà parecchio da raccontare, perché la loro storia è di grandissima ispirazione per tutti coloro che si sono stufati e vogliono cambiare vita, inseguendo le proprie passioni e i propri sogni.

Una storia che inizia con due lavori a tempo pieno ben retribuiti ma fonte di profonda insoddisfazione personale…

“Prima di trasferirci nel van, avevamo entrambi due lavori full time“, spiega Jace. “Ci sentivamo intrappolati, come succede a tantissime persone. Non facevamo ciò che volevamo e non sentivamo che ci fosse alcuna possibilità di crescita personale”.

Cambiare vita, buttarsi e seguire le proprie passioni

Un giorno,stravolti dall’ennesima giornata nevrotica sul lavoro, si trovano a casa e decidono di parlare.

“Abbiamo iniziato a ragionare. Volevamo trovare un modo per fare della nostra vita ciò che volevamo. Volevamo seguire le nostre passioni e al tempo stesso essere indipendenti economicamente”.

La coppia non trovava una soluzione, ma il tempo passava e l’ansia di rimanere intrappolati in un vita povera di soddisfazioni aumentava. Finché, un giorno, decisero semplicemente di buttarsi, senza pensare più di tanto alle conseguenze.

“Più o meno nello stesso periodo, Giddi aveva iniziato a fabbricare gioielli“, racconta Jace. “Era un semplice hobby. Con i risparmi accumulati aveva acquistato strumenti e prodotti per fabbricare gioielli in casa. In breve tempo tutti quelli che conoscevamo li volevano acquistare. Così aprimmo un negozio su una piattaforma di vendita online, e gli affari andarono bene. Un giorno decidemmo che questo sarebbe stato il punto di partenza: Giddi lasciò il lavoro per produrre gioielli a tempo pieno“.

Licenziarsi, trasferirsi in un van e crederci ancora di più

Poco dopo Jace seguì l’esempio della sua compagna: si licenziò per dedicarsi interamente al loro negozio online. Ma non solo: decisero anche di vendere l’appartamento e trasferirsi a vivere in un van.

D’altronde, se hai trovato il coraggio di inseguire un sogno devi farlo fino in fondo: una delle loro passioni più grandi era viaggiare e volevano provare a vivere costantemente on the road.

“Quando ci siamo trasferiti nel van, avevamo $40 a nostro nome“, spiega Giddi. “Avevamo deciso di pagare tutti i debiti e in questo modo eravamo al verde. La nostra decisione di mollare tutto ci sembrò spaventosa all’inizio. Poi, però, si è rivelata la migliore in assoluto“.

Per il primo periodo la coppia ha vissuto una vita molto minimalista: spese ridotte al minimo indispensabile, pochi oggetti e tanta natura a riempire le loro anime.

Jace e Giddi hanno girato la costa ovest degli Stati Uniti, dall’Oceano Pacifico ai fitti boschi dei parchi nazionali. Hanno dormito abbracciati l’uno all’altro sotto le stelle, sperando e sognando che quei momenti potessero durare per sempre, che quegli attimi di pura vita potessero diventare parte integrante della loro esistenza.

Non sapevano che tutto era destinato a migliorare, più di quanto avrebbero mai potuto desiderare.

Uscire dalla ruota del criceto, lavorare online e vivere felici e liberi

Il loro negozio online stava ingranando: gli ordini arrivano quotidianamente e Giddi era costantemente impegnata a produrre nuovi gioielli. Un lavoro duro, ma appagante. Soprattutto, un lavoro che aveva scelto e si era conquistata da sola.

“Il nostro negozio è cresciuto al punto che abbiamo deciso di renderlo indipendente dalle piattaforme di vendita. Abbiamo aperto un nostro sito e abbiamo assunto dei collaboratori per produrre i gioielli. Lo abbiamo dovuto fare perché i bambini piccoli e il rumore delle martellate non vanno d’accordo!”

Infatti, mentre il loro sogno prendeva forma, Jace e Giddi ne hanno realizzato un altro: quello di diventare genitori.

L’anno scorso è nata Juniper, la loro prima figlia. Una bambina che crescerà a bordo di un van, costantemente in giro per il Nord America, fino a quando non dovrà andare a scuola. Poco dopo la sua nascita, Jace e Giddi hanno anche adottato un cucciolo di Husky, che crescerà insieme alla bambina in mezzo alla natura.

“L’intero obiettivo di tutto ciò non è di vivere dentro un van, ma fuori. Vogliamo dare sfogo alla nostra passione per la vita in mezzo alla natura. Siamo ricchi oggi? Nemmeno per sbaglio! Ma ci sentiamo ricchi in tempo, ricchi in libertà, ricchi in felicità. Dopo tutto, il tempo è l’unico vero bene che abbiamo in questa vita. Non abbiamo tanti soldi, ma abbiamo il tempo per essere una famiglia unita e fare tutto ciò che amiamo“.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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