La famiglia che ha costruito un ostello su ruote per vivere viaggiando

Molte persone sognano di poter viaggiare sempre, di vivere costantemente on the road alla scoperta del mondo. Ma se non si è miliardari, la realtà ci mette quasi sempre di fronte a una scelta: da un lato c’è l’avventura, dall’altro un’esistenza stabile e sicura, con un lavoro, una casa e una famiglia.

Quasi sempre, perché c’è anche chi riesce a unire le due situazioni con grande voglia di fare e creatività. È quello che ho fatto io diventando un nomade digitale come racconto nel mio libro “Le coordinate della felicità“, ma non è detto che l’unica soluzione per vivere viaggiando sia legata al mondo digitale.

Si può fare anche senza avere a che fare con computer e connessioni a internet. Lo dimostra la storia di Valerie e Tim, una coppia belga che semplicemente non voleva scegliere se viaggiare oppure stabilirsi e metter su famiglia. I due sono riusciti a ottenere entrambe le cose grazie a una invenzione di cui vanno estremamente fieri: il Nomad Bus.

La nascita del Nomad Bus

“Il Nomad Bus è uno scuolabus giallo che abbiamo comprato dal Tennessee e importato in Belgio”, spiegano in un mini-documentario su Youtube. “Sostanzialmente, è un ostello su ruote“.

Proprio così: Valerie e Tim hanno portato lo scuolabus in Europa, lo hanno completamente restaurato e infine lo hanno trasformato in un ostello itinerante, dove ospitano chiunque voglia provare un’esperienza di viaggio originale e straordinaria.

“Abbiamo visto che non è così facile girare per l’Europa con un autobus come lo è negli Stati Uniti”, spiegano i due, che hanno anche un cane e un figlio piccolo che viaggia con loro. “È stato molto difficile ottenere le autorizzazioni, ma alla fine ce l’abbiamo fatta in Belgio, nel nostro paese natale. Complessivamente ci abbiamo messo un anno di lavoro prima di partire“.

Com’è fatto il Nomad Bus

Il Nomad Bus offre tutto ciò che si può trovare in un ostello, ma in versione ridotta.

All’interno sono presenti una zona relax, i letti a castello per gli ospiti, un bagno, una doccia e soprattutto la cucina. Per la giovane coppia belga, il cibo e il buon vino sono ingredienti fondamentali per una vita felice, pertanto non mancano mai. In particolare, Tim si occupa di cercare un buon vino locale, mentre Valerie prepara da mangiare per tutti.

“Cerchiamo di bere buon vino ogni giorno per accompagnare lo straordinario cibo di Valerie“, racconta con orgoglio Tim. “E quando non mangiamo facciamo un sacco di cose. Scaliamo montagne, nuotiamo nei fiumi, andiamo sullo snowboard, sulla mountain bike… Un sacco di cose divertenti. E quando ci fermiamo abbiamo un cinema sul bus, cuciniamo, mangiamo, beviamo, giochiamo, ascoltiamo musica. Puoi fare davvero di tutto“.

Meno spazio più libertà e avventura

La loro è una vita molto semplice, ma è proprio questo che rende l’intera esperienza del Nomad Bus così speciale. Perché per sentirsi bene ed essere soddisfatti non c’è bisogno di tanti oggetti, ma di momenti straordinari. Momenti che solo le persone e la natura sanno darti.e

“In realtà a me sembra che il bus diventi ogni giorno più grande”, spiega Tim. “Perché è un’esperienza straordinaria. Crea un ambiente sociale che in questi giorni è molto difficile da trovare visto che sono tutti impegnati a guardare i loro tablet o i loro smartphone. È una cosa bella avere un ambiente naturale, senza troppa tecnologia”.

Valerie la pensa allo stesso modo e aggiunge:

“Fare un viaggio sul nostro bus è un’esperienza unica anche perché non sai mai cosa aspettarti. Hai il cibo e un posto dove dormire, ma ogni giorno è una sorpresa. È un mondo nuovo, fatto di avventura, meraviglia ed eventi inaspettati. In realtà siamo contenti che ci sia poco spazio: così siamo tutti collegati. Non hai davvero bisogno di internet qua”.

“Se non hai internet riesci davvero a goderti le persone, l’ambiente, la natura. E ti puoi prendere del tempo per te, ad esempio riposare sull’amaca o leggere un libro. Abbiamo un sacco di libri sul bus, vivendo in questo modo puoi ritrovare il tempo di leggere un buon libro, che solitamente a casa non fai. Ti godi il presente, lo vivi a pieno“.

Un ostello su ruote, destinazione felicità

Il Nomad Bus è stato inaugurato ufficialmente nel 2016. Il primo viaggio è stato da Bourdeax a Oviedo e ritorno.

Nel corso dei tre mesi di tragitto diversi ospiti si sono uniti a Tim e Valerie, pagando il soggiorno come se fosse un vero e proprio ostello. Con la differenza che ogni giorno si svegliavano in un luogo diverso.

“Volevamo creare la vacanza ottimale, ma ci siamo resi conto che per ottenerla devi avere le location più straordinarie. E nel nostro modo di vedere le cose, la location perfetta è quella che cambia ogni giorno. Ci sono così tanti posti meravigliosi nel mondo, volevamo avere mobilità e flessibilità per poter andare ovunque. Questo è il motivo principale per cui abbiamo creato un ostello su ruote”.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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