La pista ciclabile da Berlino a Copenhagen

Berlino è nota per essere una delle città più bike-friendly al mondo, un luogo dove ogni ciclista si sente a casa.

Prima di tutto per una questione di rispetto. Al contrario di quanto accade altrove, chi sceglie di muoversi principalmente in bicicletta non viene giudicato negativamente per questo stile di vita. Anzi, diventa un esempio positivo per gli altri.

In secondo luogo perché c’è una forte e antica tradizione legata alla bicicletta come attività ricreativa e soprattutto come mezzo di trasporto.

In alcune grandi città d’Italia è necessario incentivare l’utilizzo della bicicletta facendo leva su questioni economiche e pratiche: non si paga la benzina, costa meno di una macchina, è più veloce nel traffico e via discorrendo.

Invece in Germania, e in particolare a Berlino, è per molti la scelta più scontata, al di là di tutti i benefici personali e ambientali.

La bike culture di Berlino

Per intenderci, a Berlino ci sono 710 biciclette ogni 1.000 abitanti e ogni giorno 500.000 persone utilizzano questo mezzo di trasporto per muoversi.

Si tratta del 18% del traffico totale, un dato impressionante che è dovuto anche agli oltre 620 km di piste ciclabili presenti nella capitale tedesca e ai servizi di bike sharing e noleggio pubblico (il Deutsche Bahn è considerato uno dei migliori al mondo).

Non è un caso che in una città così bike-friendly abbia inizio una delle piste ciclabili più lunghe ed affascinanti al mondo: quella che va da Berlino a Copenhagen.

La pista ciclabile da Berlino a Copenhagen

Come si può intuire dal nome, si tratta di un lingua di asfalto (quasi completamente ininterrotta) che collega la capitale della Germania alla capitale della Danimarca.

Può sembrare un tragitto difficile da compiere sulle due ruote e in effetti i chilometri da percorrere non sono pochi, circa 650.

Ciononostante, questa maxi pista ciclabile è considerata unanimemente come una delle più sicure, grazie a una costante manutenzione e un frequente aggiornamento della segnaletica.

L’itinerario

Partendo da Berlino, si attraversa tutta la Germania in direzione Nord passando per Oranienburg, Fürstenberg, Neustrelitz, Waren e Rostock.

Quest’ultima città si affaccia direttamente sul Mare del Nord e da qui è necessario imbarcarsi su un traghetto per raggiungere le coste della Danimarca (in circa 2 ore).

Si sbarca nel paese scandinavo sull’Isola di Falster. Qui parte la seconda parte del viaggio, che porta prima all’Isola di Møn e poi a Køge, l’ultima tappa prima dell’arrivo a Copenhagen.

Complessivamente ci vogliono tra i 10 e i 12 giorni per completare il percorso in bicicletta. Il costo è variabile e dipende molto dalle tappe e dalle strutture nelle quali si sceglie di pernottare.

C’è chi ama l’avventura e dorme in tenda e chi invece vuole un hotel di ottimo livello: in ogni caso, le alternative non mancano lungo la strada, tanto in Germania quanto in Danimarca.

Un viaggio indimenticabile…

Come scrivo nel mio libro “Le coordinate della felicità“, ci sono viaggi che da soli valgono tutto il prezzo del biglietto di questo meraviglioso spettacolo che chiamiamo vita. Ciò che rende speciale il viaggio in bicicletta da Berlino a Copenhagen è sicuramente il paesaggio: nei 650 km da percorrere si incontrano i boschi e i laghi tedeschi, poi il mare e le spiagge e della Danimarca.

Si inizia da una città moderna ed eco-sostenibile come Berlino e si finisce in una città diversa ma con le stesse caratteristiche, quella Copenhagen sempre ben piazzata nelle classifiche sulla qualità della vita.

… e un’esperienza di vita

Nel mezzo un’infinità di paesini e tanta campagna, dove fermarsi ad assaporare la vita di altri tempi, tra un ristorantino locale e un negozio di artigianato.

Inutile dire che il periodo migliore per questo percorso è durante l’estate, quando dormire in tenda e muoversi in bicicletta non è solo più semplice ma è anche una fantastica esperienza di viaggio.

Seguimi su Instagram Facebook YouTube

Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

Potrebbe interessarti anche...

Most Popular