La ragazza che ha trovato la felicità andando a vivere nelle terre selvagge svedesi

Chi non ha mai provato il desiderio di abbandonare la vita di città per trasferirsi in mezzo alla natura, in un luogo tranquillo e silenzioso, dove poter sperimentare la vera pace dei sensi?  Tutti prima o poi hanno questa sensazione, qualcuno in maniera rapida e quasi inconsistente, altri in modo molto intenso. Chi appartiene alla seconda categoria arriva addirittura a soffrire emotivamente e psicologicamente per una vita che, molto semplicemente, non fa per lui/lei.

Di persone così ne ho incontrate molte viaggiando, di alcuni di questi incontri parlo anche nel mio libro nel capitolo “Mirtilli e Felicità“. Ho incontrato un uomo che dopo aver viaggiato per il mondo aveva deciso che nessun posto era come il suo luogo di nascita e lì si era messo a coltivare mirtilli; ho conosciuto viaggiatori innamorati di montagne e oceani; ho conosciuto famiglie che si sono ribellate alla ruota del criceto di una vita metropolitana e sono andati a vivere in campagna.

Non ho ancora avuto il piacere di conoscere Jonna Jinton ma la sua storia mi affascina da molti anni. È una ragazza svedese che nel 2010 si sentiva come tante altre persone: vivere in una grande città la opprimeva. Soffriva di attacchi di ansia che la prendevano alla gola e non le consentivano di essere neanche lontanamente felice. Vedeva tutto grigio intorno a sé e la negatività prendeva il sopravvento. Lo stress era ai massimi livelli.

Contrariamente a molti, però, Jonna ha avuto il coraggio di dire basta. Un giorno la sua insoddisfazione ha raggiunto l’apice e ha così ho deciso di andarsene. Non si è trasferita in un’altra nazione, è rimasta in Svezia e ha deciso di trasferirsi a vivere a circa 200km a nord di Goteborg.

IG @jonnajinton

Trasferirsi a vivere in un villaggio di 12 abitanti

La Svezia, come tutti i paesi scandinavi, è composta per lo più da terre selvagge, nelle quali la natura domina e la presenza dell’uomo scarseggia. Dirigersi verso Nord partendo da Goteborg può essere rischioso perché c’è la possibilità di non incontrare nessuno per centinaia di chilometri. Un rischio calcolato, perché Jonna voleva esattamente questo.

Nel 2010, a 21 anni, la ragazza si è trasferita a Grundtjärn. Non una città, non un paese: un semplice centro abitato. A Grundtjärn, infatti, vivono appena 11 abitanti. Lei è stata la dodicesima. “È stato un passo enorme per me- scrive sul suo blog – ma è stato un passo nella giusta direzione, che ha cambiato la mia vita”.

Nonostante il clima rigido e la mancanza di servizi, Jonna ha iniziato fin da subito a sentirsi bene. Poco dopo essere arrivata a Grundtjärn (tra lo stupore degli 11 abitanti) è tornata a sorridere e a vivere, nel senso più ampio del termine. “Mi sentivo soffocare in città. Qui mi sento a casa: lontana dal traffico, dai centri commerciali, dal rumore. Lontana dai parchi cittadini affollati, dentro le vere foreste”.

La sua vita è molto semplice: vive in una casetta di legno prefabbricata e aiuta la comunità nelle operazioni di tutti i giorni, come procurarsi la legna e il cibo. Ha imparato gli antichi segreti delle donne del luogo, come il meraviglioso canto tradizionale svedese utilizzato per chiamare a raccolta gli animali. Un suono da far venire i brividi, che rischia di scomparire per la mancanza di interesse delle nuove generazioni nei confronti delle tradizioni del paese.

Una vita che sembra una favola scandinava

Con lei ci sono un gatto e un cane che ha trovato sulla sua strada nel corso degli ultimi sei anni. Ha una connessione a internet che le permette di aggiornare il suo blog, ora molto seguito in Svezia. Ha una fotocamera che utilizza per immortalare i paesaggi fantastici della Svezia più selvaggia. Oltre alla fotografia, immortala la bellezza che la circonda sulla tela e ha un’attività artigianale di gioielleria con cui riesce a guadagnarsi da vivere.

Come dice lei stessa, ha soprattutto sogni e idee. Ma la vera essenza della sua scelta di vita è tutta in queste parole:

Quando sono arrivata qui ho sperimentato la calma. Improvvisamente avevo tutto ciò che avevo sempre sognato. Tutto ciò a cui ambivo da tempo, senza sapere che ciò che davvero desideravo era molto semplice. Silenzio. Calma. Laghi ghiacciati. Aria fresca. Tramonti. Uccellini che cantano. Fiori. Le luci del nord che danzano nel cielo. Milioni di stelle che illuminano la notte. L’alternarsi delle stagioni. La natura. Mi sono sentita libera. Libera di creare, circondata da una foresta infinita.

IG @jonnajinton

Un simbolo di ribellione al rumore della vita in città

La scelta di Jonna Jinton non è passata inosservata in Svezia, un paese nel quale gran parte della popolazione cerca di valorizzare le proprie bellezze naturali e le proprie tradizioni.

In breve tempo Jonna è diventata un simbolo di ribellione al modello di vita che pian piano sta conquistando anche la Svezia, quello basato sul consumismo, la globalizzazione forzata, la perdita del rapporto con la natura e con la storia locale. Per questo motivo nell’ultimo anno ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti da enti privati e dal governo svedese.

Uno in particolare racconta nel migliore dei modi l’importanza di ciò che Joanna sta facendo:

Jonna rappresenta quei giovani che scelgono con coraggio di rimanere o trasferirsi nella nostra regione. Attraverso le sue bellissime immagini ci mostra la possibilità di scegliere una vita lontani dalle grandi città. Con la sua posizione attiva, la sua creatività e l’impegno che mette nel raccontare la vita rurale, rappresenta un modello positivo per tutti i giovani del paese.

Nel mio libro “Le coordinate della felicità” c’è un capitolo intitolato “Avere poco ma avere tutto” nel quale parlo di una scoperta che feci viaggiando on the road per l’Australia. In quelle settimane la mia automobile era la mia casa: ci mangiavo e ci dormivo dentro. Non avevo praticamente niente in termini di ricchezza materiale: pochi soldi, pochissimi oggetti.

Eppure avevo tutto, perché ogni giorno mi svegliavo in mezzo alla meraviglia di oceani, deserti e spiagge. La natura mi aveva accolto nella sua casa: il mondo.

Ovviamente non è detto che lo stile di vita minimalista debba essere giusto per chiunque, ma una cosa è certa: se anche voi vi sentite soffocati dalla vita in città e da un’esistenza votata al materialismo, la scelta di Jonna Jinton potrebbe ispirarvi e darvi il coraggio di cambiare.

Perché questa ragazza, oggi, non ha molto. Ma trasferendosi nelle terre selvagge svedesi ha capito di avere tutto ciò che le serve per essere felice.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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