La coppia che gira il mondo da anni spendendo meno di $8 al giorno

“La nostra storia è semplice: eravamo due giovani ragazzi senza soldi ma con una grande voglia di fare il giro del mondo“.

Incomincia così il post nel quale Karol Lewandowski e Aleksandra Ślusarczyk raccontano l’incredibile avventura incominciata sei anni fa in Polonia, un’avventura che continua ancora oggi e che dimostra per l’ennesima volta che per girare il mondo non è necessario essere ricchi.

Come da loro stessa ammissione, sei anni fa Karol e Aleksandra erano due ragazzi poco più che ventenni senza molti soldi ma con un desiderio incontenibile di viaggiare. Come tutti, erano cresciuti con l’idea che questa fosse un’attività esclusiva, destinata solo alle persone ricche.

Girare il mondo senza essere ricchi?

Ma la giovane coppia non si è lasciata scoraggiare: volevano visitare il mondo e lo avrebbero fatto, anche senza poter contare su una grande disponibilità economica.

Si sono subito resi conto che viaggiare in aereo o in treno era troppo costoso. Allo stesso modo, non è possibile pensare di spendere poco dormendo in hotel. La soluzione a entrambi i problemi è stata quella già adottata da migliaia di viaggiatori avventurosi in giro per il mondo: acquistare un van.

Per chi fa questa scelta di vita, un van non è un semplice mezzo di trasporto, ma anche una casa e soprattutto il simbolo di una libertà un po’ andata perduta negli anni.

Il primo Natale trascorso on the road
Il primo Natale trascorso on the road

Karol e Aleksandra, una coppia di moderni hippie

Karol e Aleksandra hanno pensato che se migliaia di hippy erano riusciti a girare il mondo con un van negli anni ’60 e ’70, anche loro avrebbero potuto farlo al giorno d’oggi. Così nel 2010 hanno acquistato un vecchio furgoncino Volkswagen in Polonia, pagandolo circa €500.

Hanno dedicato diversi mesi a ripararlo e renderlo abitabile, spinti dalla grande voglia di partire e dall’adrenalina tipica che accompagna il periodo precedente l’inizio di un lungo viaggio.

Con i risparmi accumulati grazie a qualche lavoretto sono partiti a metà 2010, senza la minima idea di quanto sarebbero stati on the road. All’epoca non sapevano che avrebbero vissuto i successivi anni in giro per il mondo, riuscendo a trasformare quella passione per il viaggio in un vero e proprio lavoro.

Come viaggiare senza spendere più di $8 al giorno

Alla base della loro avventura c’era la filosofia del vivere con semplicità spendendo il meno possibile. Per essere sicuri di non finire al verde si sono imposti un limite ben preciso: non dovevano spendere più di $8 al giorno. Può sembrare incredibile ma sono riusciti a rispettarlo attraverso quello stile di vita molto umile, da hippy appunto.

“La spesa più grande che abbiamo è la benzina, ma riusciamo ad abbassarla condividendo i costi con coloro a cui diamo un passaggio. Non paghiamo per gli hotel, perché dormiamo dentro il van o in tenda. Mangiamo solo ciò che cuciniamo nella nostra piccola cucina, quindi niente ristoranti. Quando il van si rompe – e succede spesso – lo aggiustiamo da soli, abbiamo imparato come fare”.

Un ospite con cui condividere le spese di viaggio in Australia
Un ospite con cui condividere le spese di viaggio in Australia

Dalla Polonia al mondo intero

Partendo dalla Polonia hanno visitato tutta l’Europa, ma il viaggio non poteva essere già finito dopo appena un anno: a quel punto era appena iniziato. Dopo essersi resi conto di poter davvero spendere meno di $8 al giorno, Karol e Aleksandra hanno deciso di fare le cose in grande e non si sono più fermati: in 6 anni hanno visitato 50 paesi in 5 continenti differenti, percorrendo più di 100.000 km!

Si farebbe prima a dire dove non sono stati rispetto a dove sono stati. Dell’Europa hanno visto tutto, dall’Italia alla Norvegia, apprezzando particolarmente l’Islanda con le sue terme e gli “ipnotizzanti campi di tulipani”. Dall’Europa hanno imbarcato il van su una nave container per sbarcare negli Stati Uniti, dove hanno fatto il classico coast-to-coast.

Dalla costa occidentale degli Stati Uniti hanno nuovamente imbarcato il loro van alla volta dell’Australia, che hanno visitato interamente per svariati mesi. Successivamente sono tornati in Europa, per poi spostarsi nel Nord Africa e girare per il deserto del Sahara.

A quel punto erano passati diversi anni dalla prima partenza e proprio nel Sahara hanno deciso di celebrare la loro bella storia di amore e avventura sposandosi.

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Fare del viaggio un lavoro

La domanda più scontata è come abbiano potuto permettersi di fare il giro del mondo. $8 al giorno sono troppo pochi per gli spostamenti sulla nave e dopo 6 anni in giro anche questa piccola cifra rappresenta una somma di denaro notevole.

La risposta è quella che do anche nel mio libro “Le coordinate della felicità“: con tanta creatività e ancora più determinazione.

La loro storia ha infatti generato un grande entusiasmo in Polonia, dove migliaia di persone hanno potuto sognare ad occhi aperti seguendo le loro avventure su Facebook e sul blog. I due sono stati ospitati da tutte le televisioni nazionali e hanno colto questa occasione per fare del loro viaggio un mezzo di sostentamento.

In breve tempo, sono infatti riusciti ad ottenere contratti di sponsorizzazione con numerosi brand. Attualmente riescono a finanziare completamente il loro giro del mondo vendendo spazi pubblicitari sulla carrozzeria del loro van (che infatti è pienissimo di adesivi e annunci).

“A volte abbiamo degli sponsor – ha spiegato Karol – e in questi casi possiamo spendere più di $8 al giorno. Ad esempio quando abbiamo trasportato il van negli Stati Uniti e in Australia avevamo degli sponsor che hanno pagato tutte le spese di trasporto in cambio di uno spazio sulla carrozzeria”.

Da sognatori squattrinati a viaggiatori “professionisti”

Oltre a questa particolare forma di guadagno hanno anche scritto due libri sulla “vita da van” (uno dedicato interamente all’Australia) e hanno vinto il premio come miglior travel blog in Polonia nel 2014. Dalle vendite dei libri e dal traffico sul sito riescono a guadagnare ulteriore denaro per poter continuare a viaggiare.

Certamente non diventeranno ricchi in questo modo, ma probabilmente non è questo ciò che gli interessa: sei anni fa erano senza un soldo e non desideravano altro che scoprire il mondo a bordo del loro furgoncino.

Ora stanno vivendo il sogno della loro vita e il solo fatto di poterselo finanziare interamente è già il massimo che potessero chiedere.

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Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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