L’albero millenario che ogni anno colora il prato di un tempio buddhista in Cina

La natura è in grado di meravigliarci come nessuna tecnologia potrà mai fare. Ciò che si prova di fronte alla potenza, alla bellezza e all’armonia della natura è un sentimento talmente intenso da risultare indescrivibile. Chi viaggia lo sa bene, perché scoprendo il mondo è veramente facile imbattersi in paesaggi così incredibili da non sembrare nemmeno veri.

In Cina c’è un fenomeno naturale che non ha eguali. Ai piedi delle montagne Zhongnan, c’è un tempio buddhista di cui i monaci si prendono grande cura. Si tratta di un luogo di culto immerso nel verde, lontano dagli edifici grigi della città. Fin dall’antichità è considerato un punto di riferimento per la spiritualità grazie a un albero che ha reso questo luogo famoso in tutto il mondo.

Il tempio è già molto affascinante di per sé, ma in questo periodo dell’anno diventa una meta di pellegrinaggio per migliaia di persone che vogliono vedere con i propri occhi l’albero che si trova in uno dei prati del monastero. Si tratta di un Ginkgo Biloba, una specie antichissima definita “fossile vivente” perché ha avuto origine 250 milioni di anni fa. Quando esistevano i dinosauri e l’uomo non era ancora presente sulla della terra, c’erano già i Ginkgo Biloba.

L’albero del tempio buddhista di cui vi stiamo parlando ha circa 1.400 anni. Un’età immensa, che è difficile anche solo comprendere. Questo albero è stato un testimone silenzioso degli avvenimenti in questa parte del mondo, da più di un millennio a questa parte.

Ginkgo

La sua straordinarietà, però, non si limita all’età. Questo Ginkgo Biloba è considerato magico perché ogni anno, all’incirca in questo periodo, inizia a perdere migliaia delle due foglie dorate. L’effetto è stupefacente: il prato del tempio buddhista si tinge di un intenso colore giallo che sovrasta il verde e risalta sul panorama del luogo, quasi come se l’albero fosse in realtà una statua d’oro.

Invece non si tratta dell’opera dell’uomo, ma della meraviglia della natura. Con la perdita delle foglie e la colorazione del prato, per i monaci buddhisti l’autunno raggiunge il suo momento di massima intensità.

Considerando che il Ginkgo Biloba in questione fu piantato dall’imperatore Li Shimin nel VII secolo d.C., nel corso degli anni si sono sviluppate leggende e credenze di ogni tipo. Ma se la popolazione locale è convinta che le foglie cadute abbiano effetti straordinari sull’uomo, in parte ha ragione: la stessa scienza ha confermato le molteplici proprietà curative del Ginkgo Biloba, una pianta consigliata in erboristeria come integratore alimentare e rimedio per problemi legati alla memoria e alle vertigini.

Al di là delle proprietà benefiche, comunque, ciò che più colpisce di questo albero situato all’interno del tempio buddhista cinese è la sua straordinaria capacità di portare bellezza e armonia con la semplice caduta delle foglie, un evento apparentemente magico che porta avanti da 1.400 anni.

Lo spettacolo più affascinante, come sempre, ce lo offre la natura.

GinkgoGinkgoGinkgo

Gianluca Gotto
Gianluca Gotto
Sognavo di lavorare viaggiando, oggi scrivo mentre giro il mondo. Ho aperto Mangia Vivi Viaggia per condividere la bellezza che abbiamo intorno e mostrare che spesso la felicità si trova nelle scelte di vita alternative

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